La Cefalea a grappolo (per brevità CH,
dal nome inglese cluster headaches) è una cefalea di tipo primario, con attacchi
intensissimi su un solo lato della testa, ripetuti nelle ventiquattro ore.
La sequenza si ripete per settimane, mesi, o, nel caso dei cronici, per buona parte
della vita.
Le cause non sono ancora accertate, ma
da alcuni anni si ipotizza una disfunzione della regione ipotalamica del cervello
(con ipertrofia). Questa zona del cervello gestisce, tra le altre cose, anche i
ritmi circadiani (quelli che definiscono le attività giorno-notte).
Proprio per questa genesi, probabilmente,
gli attacchi e i cicli stessi hanno cadenze precise, quasi scandite da un orologio.
Nonostante la precisione individuale, gli attacchi e i cicli hanno frequenze, durate
ed intensità estremamente variabile sull'universo dei pazienti.
L'attacco in sé provoca il
dolore più intenso mai provato dall'uomo (donne sofferenti dicono che tutta la sequenza
del parto è un nulla al confronto di una sola ora dell'attacco). L'attacco arriva
quasi sempre con un preavviso minimo. In pochi minuti arriva al picco massimo, continua
per il 90% del tempo, e poi diminuisce velocemente sino a scomparire del tutto.
Il dolore colpisce l'occhio e la tempia
corrispondente; spesso si estende -e a volte nasce- alle mandibole, colpendo gengive
e denti e palato, sempre sul lato dell'occhio. In alcuni casi tutto il lato del
cranio è colpito dal dolore, addirittura i follicoli dei capelli. Raramente il collo
e la spalla, e spesso è un dolore riflesso.
Talvolta delle shadow precedono l'attacco.
Potremmo definirle come l'aura degli emicranici, ma non è la stessa cosa, ne' come
sintomi, ne' come descrizione. Shadow (ombra, in Inglese) è la migliore definizione
possibile: è un precursore del dolore, una specie di attacco senza dolore, una,
se vogliamo andare nel paranormale, premonizione dell'attacco.
Oltre al dolore, i sintomi dell'attacco
sono: occhio che lacrima, rinorrea (naso che cola) e naso ostruito , aumento della
pressione arteriosa, rossori al volto, sudorazione (raro), brividi (raro), fotofobia
(abbastanza raro), fonofobia (raro) rallentamento del battito cardiaco.
Una manifestazione caratteristica è la
necessità di muoversi continuamente, di stare soli, di colpire con la testa muri,
pavimenti, colpirsi e/o premere il lato sofferente con le mani o oggetti.
Non siamo
pazzi! Pare sia una reazione automatica al tipo di dolore. I microtraumi (a volte
non tanto micro) comprimono le arterie, e pare che questo riduca il dolore
della CH.
Un'altra caratteristica peculiare è l'impossibilità
e l'inutilità di stare a letti sdraiati. La posizione coricata -sia prona che supina,
che laterale-peggiora in modo incredibile il dolore, e a volte prolunga l'attacco.
Alcuni -io stesso nei primi tre anni- si impongono di stare a letto, pensando e
sperando di migliorare la situazione; in effetti negli altri tipi di emicrania ciò è utile! Nel nostro caso NO!
Gli attacchi si manifestano principalmente
di notte, svegliandoci repentinamente, generalmente dopo un'ora dall'inizio del
sonno, durante la fase detta REM (Rapid Eye Movements, la fase in cui si sogna e
gli occhi hanno movimenti rapidi in tutte le direzioni). Altri attacchi avvengono
di giorno, ma sono meno comuni, e di tipologia diversa (i miei, ad esempio, sono
più lunghi e meno dolorosi).
Nella tabella sottostante riporto i tempi
e frequenze (minimi e massimi) di cicli e attacchi, ed il loro numero:
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Minimo |
Massimo |
Numero attacchi al giorno |
1 |
8 |
Durata attacco |
15 minuti |
2 ore< |
Durata ciclo |
2 settimane |
3 / 4 mesi (*) |
Frequenza ciclo (tra remissione
e remissione) |
ogni 3 / 4 anni |
più volte all'anno |
*) il ciclo può essere senza remissione,
in questo caso il paziente è cronico
Nella seconda tabella riporto le percentuali
dei sofferenti di CH, sul totale individui, divisi per sesso e per tipo di CH
Sofferenti di CH sul totale abitanti |
0,1% (uno su mille) |
Percentuale di cronici |
20% sul totale CHers |
Proporzione tra maschi e femmine |
1/3 = 1 femmina ogni 3 maschi |
Ereditarietà (parenti 1° e 2° grado anch'essi
con CH |
7 /10% |
Età media di insorgenza (non ben definita) |
5% prima dei 18 anni
55% dai 16 ai 30 anni
40% oltre i 30 anni
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