Autore Topic: Prognosi? Si può guarire?  (Letto 11770 volte)

Offline kip11

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Prognosi? Si può guarire?
« il: Luglio 13, 2011, 13:35:46 Mer »
Dopo aver letto il forum in lungo e in largo mi sembrava giusto iscrivermi e presentarmi, se non altro per buona educazione.

 ;)

Dai diversi topic letti sono sicuro che troverò modo e posto per sviscerare/raccontare il mio percorso con la CH, negli ultimi 13 anni, e confrontarmi con tutti voi sulla malattia e sulle varie cure (trattamenti di cura, terapie d'attacco per il dolore, rimedi di nonna papera e quant'altro).


Ma per il momento comincio con il chiedere perdono in anticipo se farò inavvertitamente un uso scorretto di alcuni termini: ho preso e sto prendendo solo recentemente coscienza dei dettagli scientifici del male che mi ha colto e delle cure disponibili.

In ogni caso provo comunque a presentarmi per dare un quadro del mio percorso, possibilmente sintetico.


Diagnosi: Cefalea a grappolo

- diagnosticata 'a prima vista' dal primario del centro cefalee presso cui mi curo, che mi ha riconosciuto dalle espressioni sul volto; poche analisi, quasi nessuna, sintomatologia schiaccciante.
- confermata semplicemente dal fatto che il 90 per cento delle cose lette in questo forum sembrano esattamente scritte da me, punto per punto, virgola per virgola. Proprio quello che cercvavo, per la verità. Qualcuno che sapesse esattamente ciò di cui si parla, la CH, oltre al mio medico.

Eziologia: abbastanza certa, si tratta di CH di origine traumatica. Non immaginatevi nulla di sanguinoso o catastrofico: semplicemente ho dormito una notte con la testa sul bocchettone dell'aria condizionata di un treno, in uno di quei viaggi incredibili che si fanno a 18 anni. Da quel giorno dell'agosto 1998 soffro di dolori alla parte sinistra del volto, sempre quelli e sempre atroci. La diagnosi è arrivata anni dopo.... ma al di là delle possibili concause o predisposizioni nel mio caso quell'episodio è abbastanza significativo sull'insorgenza del male. Badate che il problema con l'aria condizionata è stato traumatico all'epoca, ma senza lasciare strascichi veri: oggi posso stare anche sotto un getto di aria fredda senza soffrire, se non sono in periodo di grappolo. Però in quella nottata del '98 qualcosa deve essersi rotto, o qualche meccanismo è saltato. Ed eccomi con la CH.



Cronica o episodica: qui devo dire che ero proprio a digiuno di conoscenza.

Quindi se mi sbaglio vi prego di correggermi.

Se non ho capito male la diagnosi di cronicità si basa sulla durata dei periodi di remissione.

Sempre se non ho capito male io dovrei essere tra gli 'episodici': e in effetti il solo pensiero di non aver MAI tregua dal grappolo mi sconvolge.

Vediamo se tutto fila: ho diversi periodi di dolore ogni anno da allora, ogni periodo dura circa 45 giorni (6 settimane).
Durante il periodo di attacco ho crisi di cefalea tutti i giorni, tra le due e le tre volte al giorno. Ogni crisi dura 50 minuti circa, se non trattata significativamente.


Il mio storico del dolore visto alla luce degli anni sembra positivo: nei primi 4-5 anni avevo 4 periodi di attacco ogni anno, esattamente al volger delle stagioni.
Nel tempo e con fatica sono riuscito a tagliare prima un periodo all'anno, e poi a confinare il male a due periodi di intenso dolore, rispettivamente uno in estate e uno in inverno.

Ripeto, vista così è una bella notizia, considerando che buona parte di questo percorso è stato affrontato completamente senza alcun tipo di aiuto dalla farmacologia medica.
Semplicemente mi avevano già proposto il cortisone nel 2001 (mi pare) e io mi ero rifiutato alla grande, perchè pensavo che il tempo e l'automedicazione avrebbero avuto effetti migliori e senza danni collaterali.


In ogni caso: se tutto fila ho la cefalea a grappolo episodica con periodi di remissioni in allontanamento sul lunghissimo periodo... bene.



Presa di coscienza
Contenere a due periodi annui il male è stata per me una grande vittoria; e di rimedi per contenere gli attacchi nè ho provati e sperimentati parecchi, e molti con grande successo.
Il problema su cui non vedo assolutamente luce è legato al fatto che non riesco a scendere nella scala di intensità del dolore, che è sempre stata abbastanza altina.

Esclusi alcuni giorni iniziali più soft, le mie crisi raggiungono sempre punteggi tra il 7 e il 10 nella celebre scaletta sull'intensità del dolore nella cefalea.
Questo... da sempre.

 :(

Ora da due anni la mia situazione complessiva stava precipitando, per un motivo molto semplice.

A vent'anni riuscivo a resistere al dolore con un sistema nervoso forte e combattivo. Dopo dieci anni abbondanti di questa 'cura' direi che la mia reazione di trentenne è di gran lunga meno 'forte'.

Intendiamoci: il dolore 'massimo' è il medesimo. Quello 'da delirio', insomma.

Ma quello che mi sembra di aver capito - negli ultimi 24 mesi - è che le capacità di risposta al dolore dell'intero sistema-corpo si siano parzialmente e progressivamente deteriorate.

Il dolore sotto l'arco sopraccigliare sinistro è lo stesso di dieci anni fa, per capirci, ma gli spasmi, le nausee, le contrazioni... non le reggevo più con tanta leggerezza.

Tre sintomi secondari gravi mi hanno spinto pertanto, nel luglio 2010, ad abbandonarmi alle cure 'occidentali' del centro cefalee che tutti mi raccomandavano da anni.

Da un paio di anni la cefalea mi ha ragalato inoltre:

- una fotofobia intensa e dolorosissima;
- vertigini (non posso più affacciarmi da un balcone) e lievi attacchi di panico alla guida (non posso più guidare nelle strade a rapido scorrimento);

Questi fattori e la scoperta dei triptani mi hanno spinto a prendere coscienza della malattia e a rivolgermi a degli specialisti.


Oggi
Eccomi qui, che scrivo come un pazzo con la sensazione di fare qualcosa di non troppo dissimile da quello che fanno gli alcolisti anonimi: cioè apppunto un percorso di presa di coscienza di un problema.
Spero perdonerete le mie riflessioni da novizio, le mie ingenuità scientifiche.

Parleremo forse in altra sede di terapie e farmaci vari, se ce ne sarà occasione.


Quello che invece mi premeva di chiedere subito, o sommi grappolisti, era qualche informazione in più su un aspetto troppo trascurato del bollettino medicato di un malato di Ch, come per esempio quello brutalmente tracciato parlando del mio caso, poche righe sopra.

E cioè, qualcosa in più sulla Prognosi che ci si può attendere per questo maledetto male.


Si può guarire?

Ci sono casi di remissioni complete e permanenti (salvo smentite)?

Con che incidenza?


Insomma, posso sperare di superare realmente prima o poi la cefalea, o devo attendermi una lenta ma inevitabile agonia?

Siate brutali se possibile, ma questa informazione proprio non riesco a trovarla in giro, e devo dire che i vostri racconti sul forum non sono molto rassicuranti in merito.


Il mio medico - su esplicita richiesta (e anzi insistita richiesta..) - ha vaticinato di potermi guarire con "un anno e mezzo/due anni di terapia".

A me la cosa ha sempre puzzato di risposta palcebo, ma attendo da voi esperti qualche parere.

Conoscete qualcuno che è guarito? E' facile/possibile o è un esito molto raro?

 

grazie a tutti per le risposte.

 :-*
fabio


Offline siciliano

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #1 il: Luglio 13, 2011, 14:50:53 Mer »
Ciao Kip e benvenuto in famiglia,
si può e si guarisce dalla Ch.....difficilmente o quasi mai si muore con la malattia.
Quando si guarisce: quando vuole lei
Ci sono casi di un solo grappolo, casi di alcuni anni di sofferenza, casi risolti con terapie stravaganti, remissioni con l'andro-menopausa, ecc.ecc. ma il tutto è affidato al caso.
Non esistono cure che garantiscono la guarigione...ci sono cure tese a stroncare un'attacco o un grappolo (quando ci si riesce) ma nessuna garanzia che non ritorni più la bestia.
La remissione totale resta, almeno per noi frequentatori del forum, un caso molto raro.

L'unica cosa certa è che dobbiamo combattere e che insieme ci riesce meglio

rimani con noi e leggi più che puoi.

alessandro
Alessandro Anelli
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Offline Sten

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #2 il: Luglio 13, 2011, 15:14:27 Mer »
Risponderò con la brutalità che richiedi (e che mi è congeniale)...

E' meglio partire dal presupposto che di CH NON si guarisce!

Il ns. buon Presidente Sicilano NON ha però tutti i torti; in base a criteri tutti suoi la BESTIA può decidere di lasciarti in pace per anni, ad esempio il ns. compianto co-fondatore e Primo Presidente Riccardo è stato in remissione per ben 5 anni e io stesso per ben 2 (dopo 2 anni di cronicità) per poi ritornare.

Abbiamo anche il ns. carissimo Franco di Roma la cui BESTIACCIA ha deciso di "andare in pensione" quando ha compiuto 65 anni.

In ormai 40 anni di CH (episodica nella norma) ho però deciso che è meglio che abdichi a velleità di guarigione in senso stretto, cercando di godermi tutti gli spazi che la BESTIA mi lascia e armandomi di coraggio "gladiatorio" per affrontare ogni suo ritorno.

Adesso sono in remissione dal 28 di Luglio dello scorso anno e spero proprio di riuscire a godermi la seconda vacanza senza BESTIA degli ultimi 40 anni MA, se decidesse di tornare, sono qua pronto ad affrontarla dritto sulle mie gambe, determinato a NON sprecare neanche un solo minuto senza dolore.

Ti abbraccio fratello.

 ;)

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Offline casper60

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #3 il: Luglio 13, 2011, 15:53:29 Mer »
concordo in tutto con l'amico Stenasso
io me la porto sulle spalle dal 74 e più o meno con due grappoli l'anno per poi scendere a uno dopo circa 20 anni e infine dal penultimo grappolo all'aprile di quest'anno son passati ben tre anni, cosa mai successa prima.
Se si possa guarire del tutto non è cosa certa, di sicuro molto improbabile che a tutt'oggi ci riesca qualche miracolosa medicina.
Armati di pazienza e coraggio e cerca i metodi a te più congeniali per evitare il più possibile di soffrire, qui troverai molti spunti , sopratutto io metto ossigeni - ghiaccio e acqua, ma penso dalla presentazione che  ti devi già esser fatto una tua bella idea.
Mio unico consiglio, limita il più possibile l'uso di farmaci.

casper ;)

Offline cometa

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #4 il: Luglio 13, 2011, 16:02:41 Mer »
Ordunque...
perché io non mi sono mai fatta la domanda che ti fai tu?
Forse perché considero la ch come un raffreddore, si supera ma poi torna!
Io ho avuto 10 anni di remissione, dopo aver avuto grappoli stagionali, dopo averne sofferto con 2/4 grappoli annui, dopo aver avuto grappoli di 5 mesi... non fo più previsioni e vivo quello che capita, non mi chiedo neanche più quando tornerà e non calcolo neanche quanto tempo è trascorso dall'ultima visita.
Procurati l'ossigeno, aiuta nel superare le crisi e guardare il cilindro rassicura nei periodi di remissione.
La situazione psicologica aiuta nel superare le crisi a mani nude ma con l'ossigeno vedrai che anche nei periodi bui si riesce a vedere la luce.
Non credo che la tua bestia sia traumatica, cioè sarebbe uscita fuori per qlc altro "accidenti", certo una dormita sotto l'aria condizionata ha sballato i processi di vasodilatazione/costrizione del cranio ma come lo fa una bevuta alcoolica o uno sforzo col caldo.
Quello che mi preoccupa è quando dici:
"
Da un paio di anni la cefalea mi ha ragalato inoltre:

- una fotofobia intensa e dolorosissima;
- vertigini (non posso più affacciarmi da un balcone) e lievi attacchi di panico alla guida (non posso più guidare nelle strade a rapido scorrimento);"

la fotofobia ci sta... ma le vertigini e gli attacchi di panico no, perché attribuisci tutto alla ch?

Offline mauriziofu

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #5 il: Luglio 13, 2011, 16:57:12 Mer »
Ciao e benvenuto tra noi, sono nuovo anche io ma ho trovato subito conforto e sicurezza qui con questi nuovi amici; tornando a te, da come la vedo io il medico ha "ca.... fuori dalla tazza" (perdonatemi il francesismo ma davvero non mi veniva nulla di meglio), è dal ?94 che soffro di cefalea a grappolo e sono stanco di sentirmi dire dalla Prof. Cerbo "ce l'hai e te la tieni", come ti è arrivata così (forse) se ne andrà, non ci sono periodi precisi, cure o chissà cosaper fartela passare del tutto, c'è gente che c'ha convissuto fino all'ultimo giorno di vita, c'è gente che senza nemmeno accorgersene non ha più avuto attacchi...è così; solo unacosami sembra strana, voi ditemi se sbaglio o se avete notizie in merito, è che abbiano dato una causa precisa alla tua CH, a me la prof ha detto che non hanno mai trovato le cause e non sanno legare ancora cause ed effetti, cioè situazioni particolari come la tua e insorgere della malattia...voi avete avuto altre esperienze di qualcuno che ha azzardato cause per l'insorgenza della malattia?

Comunque, sempre forza e coraggio

P.S. Oggi dopo quasi 2 settimane ho avuto 2 attacchi!! non voglio crederci, era appena finito, appena finito.....

Offline siciliano

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #6 il: Luglio 13, 2011, 17:21:07 Mer »
quando si saprà la causa certa dell'insorgenza della CH a quel punto si potrà fare anche la cura per sconfiggerla definitivamente.
Molti notano un'associazione tra evento traumatico e insorgerza......ma nessuna notizia scientifica o studio hanno mai confermato questo.....probabilmente l'evento se non è la casua può aver stimolato o accellerato un processo che comunque sarebbe emerso negli anni.

alessandro
« Ultima modifica: Luglio 13, 2011, 19:47:38 Mer da siciliano »
Alessandro Anelli
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Offline Maria Francesca Giacco

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #7 il: Luglio 13, 2011, 18:19:30 Mer »
P.S. Oggi dopo quasi 2 settimane ho avuto 2 attacchi!! non voglio crederci, era appena finito, appena finito.....

Son contenta per te!

Benvenuto in famiglia Kip11

Maria Francesca Giacco
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Offline Gabriele85

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #8 il: Luglio 13, 2011, 20:36:24 Mer »

Risponderò con la brutalità che richiedi (e che mi è congeniale)...

E' meglio partire dal presupposto che di CH NON si guarisce!

Il ns. buon Presidente Sicilano NON ha però tutti i torti; in base a criteri tutti suoi la BESTIA può decidere di lasciarti in pace per anni, ad esempio il ns. compianto co-fondatore e Primo Presidente Riccardo è stato in remissione per ben 5 anni e io stesso per ben 2 (dopo 2 anni di cronicità) per poi ritornare.

Abbiamo anche il ns. carissimo Franco di Roma la cui BESTIACCIA ha deciso di "andare in pensione" quando ha compiuto 65 anni.

In ormai 40 anni di CH (episodica nella norma) ho però deciso che è meglio che abdichi a velleità di guarigione in senso stretto, cercando di godermi tutti gli spazi che la BESTIA mi lascia e armandomi di coraggio "gladiatorio" per affrontare ogni suo ritorno.

Adesso sono in remissione dal 28 di Luglio dello scorso anno e spero proprio di riuscire a godermi la seconda vacanza senza BESTIA degli ultimi 40 anni MA, se decidesse di tornare, sono qua pronto ad affrontarla dritto sulle mie gambe, determinato a NON sprecare neanche un solo minuto senza dolore.

Ti abbraccio fratello.

 ;)



Te l'ho mai scritto che sei GRANDE??!! Anzi TUTTI noi siamo grandi dal primo all'ultimo!!!!!

 :) :)

Offline kip11

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #9 il: Luglio 14, 2011, 06:49:31 Gio »
Grazie VERAMENTE a tutti voi per le risposte.

Siete incredibilmente gentili ed altruisti, e pertanto la mia gratitudine e il mio affetto incondizionato va a tutti, semplicemente per la solidarietà che esprimete ad uno sconosciuto.


Intanto ringrazio chi ha risposto alla mia domanda... che forse era ingenua o retorica, o almeno così potrebbe sembrare.
Ma la verità è che non ho mai avuto occasione di parlare con altri malati di Ch - se non di sfuggita al centro cefalee una volta... ma insomma, veramente non  avendo mai preso coscienza della malattia non mi ero mai posto veramente il problema di informarmi dal punto di vista 'scientifico', ed in effetti arrivo a scoprire il forum di Ouch Italia solo ora, proprio nella consapevolezza di voler affrontare la Bestia per quello che è. Cioè una malattia di lungo periodo; o quasi inguaribile, sembra.

Leggere le vostre storie di grappolisti pluridecennali - prima di iscrivermi - mi è servito a pormi sul serio questa prima domanda.
La domanda è ed era legittima, credo, nel senso che per ogni malattia esiste una prognosi, per quanto infausta, ed io avevo bisogno che qualcuno potesse fornirmi un quadro generale su cui regolarmi.

Come detto il mio medico mi ha risposto in quel modo - e per il momento posso anche dargli credito, vista l'alternativa.

Ma senza dubbio mi sembrano di gran lunga più asssennate le vostre, di repliche: mi sembra che voi abbiate provato tutte le strade terapetutiche 'tradizionali' - cioè farmacologiche - e praticamente tutti i forumisti hanno esperienze non proprio di breve durata con questa CH... quindi me l'aspettavo la risposta brutale.

Ma avevo comunque bisogno di 'leggerla per iscritto' per prenderne atto emotivamente.

 :)

Detto questo voglio anche premettere alcune cose, per rispondere almeno in parte ad alcune osservazioni fatte nelle vostre repliche.


1 - Sono consapevole del fatto che l'origine traumatica della CH sia un assioma tutto da dimostrare, mentre invece il trauma potrebbe semplicemente aver agito come causa efficiente di un 'problema' (una disfunzione o quello che volete) che non aveva nulla a che fare con il trauma. Se è per questo ho ricostruito negli anni i cento motivi per cui la parte sinistra del mio volto è quella 'debole' rispetto alla destra.
Ma almeno nel mio caso posso dire di aver avuto il primo attacco di 'mal di testa' in assoluto nella vita dopo quell'episodio (avevo 18 anni, mai avuto nessun dolorino in testa prima di allora), al risveglio; e da allora sempre, puntuale come un orologio svizzero.
Il trauma potrebbe aver attivato la malattia latente (o geneticamente prevista?) e nulla più. Ma tant'è. Il medico non ha mai commentato particolarmente questa associazione tra evento traumatico e insorgenza della malattia, sono io che lo ribadisco perchè nel mio caso 'sembrerebbe' proprio così.
Ma so che l'eziologia è assolutamente ininfluente e non è nota (in termini generali). Per rispondere a cometa, mauriziofu e siciliano.

:)

E' che in tanti anni ho ripensato spesso a quel bocchettone dell'aria condizionata (dove 'inavvertitamente' ho abbandonato la testa per un'intera notte).... non sarà stata colpa sua, ma a 18 anni si fanno pure tante ca...ate.

:)

2 - Si, ho letto il vostro forum e ho apprezzato lo spirito anche 'naturale' con cui affrontate la cosa: per capirci, il vostro approccio ai farmaci è l'unico che avrei potuto condividere. Non conoscevo l'ossigenoterapia e la proverò al più presto. E sarà molto presto, perchè aspetto visite da un ospite particolarmente puntuale.

:)

Questo per rispondere nel dettaglio a Siciliano e a Casper. La mia è una storia di un grappolista anonimo che si è rifiutato di prendere farmaci da subito... quindi per me la vostra esperienza è semplicemente oro colato.
Mi interessano sicuramente l'ossigenoterapia e la terapia dell'acqua.
Ma voglio anche tentare di proporre al forum (nell'apposita sezione) una ricostruzione sintetica della terapia termica che mi ha tenuto lucido in tutti questi anni, senza ossigeno, senza imigran e senza nessun altro farmaco.
Ho letto che moltissimi di voi utilizzano il ghiaccio, io dal ghiaccio sono arrivato a sperimentare una strategia di risposta termica più complessiva, che ha effetti interessanti anche sugli attacchi intensi e che in ogni caso non coinvolge sostanze chimiche o altre schifezze.
Naturalmente solo in anni recenti i medici mi hanno spiegato qual'è l reazione biologica al tipo di trattamento termico che mi somministravo e che tutt'ora mi somministro, contestualmente ai farmaci da loro proposti.

Devo dire che nessuno mi ha detto che facevo male, per quanto si tratti di 'medicazioni' di grande impatto sul piano generale (applicazioni che senza CH non potresti sopportare, materialmente, stimoli termici che puoi applicare solo alla parte malata e non al lato 'buono', per capirci).
I medici mi hanno fatto i complimenti: sostanzialmente utilizzo degli shock termici localizzati per ripristinare la normale vasodilatazione della zona interessata.

Ora, detto così è ok... a vederlo dal vivo sembra una tortura. Ma agli altri sembra così, non per chi ha la Bestia addosso, che invece può letteralmente goderne.
Insomma.... vi assicuro che anche la Bestia ha un suo punto di cottura, e il ghiaccio è solo un aspetto dell'intervento che si può fare in tal senso.
Parleremo anche di questo, mi piacerebbe provare a dare il mio piccolo contributo, se possibile e se può aiutare qualcun'altro.





Ma in questo momento della mia vita mi stavo iniziando a chiedere quali fossero le risposte terapeutiche della medicina 'ufficiale', e in realtà mi sarebbe piaciuto credere che con un paio di anni di cortisone la cosa si poteva risolvere.
Ripeto, sono in cura da uno specialista solo dal luglio del 2010.

In un anno abbiamo recuperato molto tempo perduto, sotto il profilo della somministrazione di farmaci tout court.
Chiaramente TUTTi hanno funzionato molto bene, visto che il mio corpo era totalmente digiuno sotto quel profilo.

Dopo undici anni da 'gladiatore' figuratevi cosa significa scoprire tutte insieme le magie del cortisone, del litio, e la stupefacente efficacia della puntura di imigran fiale.

:)

Ma se sono arrivato dallo specialista tanto tardi è proprio per la mia cultura familiare di origine: omeopatia, meditazione trascendentale, agopuntura, rimedi fitoterapici per qualsiasi cosa.

Per carità: mia madre lavora in un ospedale da una vita, non sono un quacchero filo-orientale.
Ma in generale avrò preso gli antibiotici un paio di volte nella vita e sono uno di quelli che 'va dal dottore' solo in casi veramente eccezionali.
E infatti in dodici anni senza farmaci ho sviluppato strategie di lotta e di intervento sugli attacchi che riempiono un libro.

La cosa stupefacente per me è stato scoprire quanto alcune delle pratiche più strane fossero effettivamente già presenti tra i 'Rimedi' proposti dalla sezione di questo stesso forum.

Segno che il corpo ci parla, e dice a tutti le stesse cose (più o meno).

:)

Ma appunto nel 2010 ho deciso di tentare la strada della medicina tradizionale perchè avevo iniziato a notare che alcuni segni sul contesto sembravano esser peggiorati.

In dodici anni senza farmaci ho dimezzato i periodi di crisi annuali: questo è un dato su cui rimango positivamente convinto della bontà di determinati approcci.
Contestualmente però mi è sembrato che la mia capacità di resistere iniziava a perdere colpi sul piano del 'resto del corpo'.
Affrontare diverse crisi di alta intensità tutti i giorni è uno sforzo, secondo me.

Per il sistema nervoso sicuramente, ma anche per il muscolo cardiaco.

O almeno, questa è la mia sensazione da un paio di anni a questa parte. La paura di cronicizzare e di subire conseguenze peggiori (per esempio cardiache) mi ha spinto a capitolare alla farmacia e alle cure mediche specialistiche.
Capisco che potrebbe essere vero il contrario: cioè la dipendenza dai farmaci (che ho subito avuto modo di apprezzare) potrebbe essere realmente deleteria per la salute dell'individuo.
Detto questo mi affaccio solo ora alla terapia della CH, e in generale vorrei solo non lasciare nulla di intentato.

:)


Attribuisco alcuni sintomi derivati alla CH per esclusione: non dico che siano necessariamente collegati alla malattia sul piano delle conseguenze dirette, ma che possano essere dei 'regali' lasciati dalla CH al mio sistema nervoso, dopo anni e anni di corpo a corpo senza ausilio chimico.

O se non altro: non mi vengono in mente altri significativi eventi neurologici  che potrebbero giustificare tali effetti secondari.


In particolare:

- Le vertigini fino a 36 mesi fa non le avevo mai avute. Quando mi sono trasferito nel mio attuale appartamento (al quinto piano) ho ristrutturato io stesso la ringhiera di ferro dei nostri balconcini, sporgendomi senza problemi per pitturare il lato esterno.
Ecco, a distanza di soli 4 anni SOLO IL RICORDO mi genera un senso di caduta e 'vertigine', anche se sono seduto alla mia scrivania.
Saltuariamente posso anche uscire in un balcone, ma tendenzialmente mi da fastidio e in generale credo di avere problemi di vertigini in rapporto alla vista da una certa altezza.

Fatto sta che mi sono anche accorto che la cosa non è necessariamente strana, ma forse mi sbaglio, ditemi voi.

Uno dei primi farmaci che mi sono stati prescritti, insieme al cortisone etc etc, è il Fluxarten. Il medico me lo ha giustificato come farmaco necessario per 'riattivare il microcircolo locale' dei vasi sanguigni etc etc.

Ma sulla scatola del farmaco c'è scritto grosso come una capanna che si tratta di un farmaco antivertigine, dal punto di vista della classificazione sintetica.

Comunque il medico mi ha prescritto il Fluxarten senza sapere dei miei problemi di vertigine, ma come terapia 'standard' per la CH.

Ora io non saprei.... ditemi voi. Nessuno ha mai avuto problemi di vertigini, magari dopo anni di CH? Nemmeno i cronici?




- Gli attacchi di panico. Sono un profano, quindi forse potrei aver sbagliato il termine. 'Semplicemente' mi capita che se supero i 70 all'ora in una strada priva di riferimenti spaziali circoscritti (es. macchine parcheggiate ai lati della carreggiata) il cervello perde facilmente l'equilibrio.
va in 'vertigine', non so, sfarfalla.... :).

Il cervello, non le braccia o le gambe, anche se una volta - per una frazione di secondo - anche le braccia hanno deviato involontariamente la traiettoria (senza alcuna conseguenza... ma naturalmente per sicurezza ho smesso di guidare in autostrada o in tangenziale).
Detto questo in città guido tranquillamente senza alcun tipo di problema, ed anche con una guida sportiva ed energica.
Mai avuto problemi o incidenti, nè da giovane nè ora che ho questi problemini di tenuta nervosa.



Insomma, il problema non è la guida in sè, o l'equilibrio soggettivo (non sono mai caduto da un balcone).
Ma la tenuta nervosa in determinate circostanze, purtroppo anche in fase di remissione temporanea e non solo durante il grappolo. Si tratta di sintomi recenti dopo buoni dodici anni di cefalea non contrastata farmacologicamente, ma combattuta con tutte le mie forze.

Avevo pensato di attribuire questi disagi alla CH - direttamente o meno direttamente - perchè davvero non mi vengono in mente episodi neurologici o anche psicologici tanto importanti come le crisi di 'mal di testa' dei miei ultimi tredici anni.

Intendiamoci: se mi dite 'vai dallo strizzacervelli' non mi dite mica una novità, nel centro cefalee dove vado c'è anche lo psicologo volendo.

Ma non mi hanno ancora indirizzato in quella direzione, e anzi la strada psicoterapeutica e anche farmacologica associata (calmanti) vedo che viene spesso suggerita ai malati di TTh, la cefalea di tipo tensivo.

Detto tra noi: amici malati di TTh mi hanno anche offerto delle benzodiazepine in un paio di occasioni, sconvolti dal vedere la mia bestia dal vivo.
Una mano santa i calmanti per delle crisi con kip ai massimi livelli... ma insomma, a parte la pietà dei pochissimi con cui ho fraternizzato in materia, nè lo  specialista nè il medico di base (altrimenti generosissimo) mi hanno mai indirizzato verso una psicoterapia o comunque strategie di sedazione più o meno terapeutiche.
:)

Puoi anche imbottirti di valium, ma la siringa di imigran è un altro discorso e da quello che mi sembra il mio percorso secondo loro (i vari medici) è quello.

Tanto il medico curante quanto lo specialista hanno ribadito che l'intervento primario è sulla sindrome dolorosa acuta, anche per far fronte alla mia ridotta capacità di resistenza nervosa.
Entrambi vogliono che io utilizzi i farmaci per contenere le crisi, e i farmaci sono quelli che conoscete tutti e non altri.
Conoscono la mia storia di malato e sanno che il mio essermi 'auto-costituito' è la loro occasione per tentare di curarmi.
Io per il momento devo dargli credito se non altro per rispetto alle persone che mi circondano (che non ce la fanno più a vedermi in quelle condizioni).

Da ignorante avevo persino sperato che si potesse guarire, usando i farmaci della 'Scienza'.
Perchè no...

:)

Ma appunto, probabilmente era solo una pia illusione.

Ok, una lacrimuccia per la vaga speranza che avevo concedetemela.

 :'(

Dopodiche torno gladiatore, ci mancherebbe.

 8)

Da quello che mi sembra di aver capito non sono pazzo... non particolarmente almeno.

  ::)

I vari medici pensano che io abbia esagerato a tenermi la CH senza farmaci tutti quegli anni e che probabilmente ora sono un po' 'esaurito' sotto il profilo generale (che è un po' l'anamnesi che mi ero fatto da solo anche io, in soldoni).


Nessuno ha mai avuto nemmeno vaghi problemi di equilibrio, o di altro genere simile?

:)

In caso negativo meglio per voi, perchè è una bella seccatura.

:)

Ringrazio il presidente e il presidente onorario di Ouch Italia per la franchezza e l'umanità delle loro repliche iniziali: come detto, avevo bisogno di sincerità, ma anche di pareri in qualche modo autorevoli o comunque 'molto informati dei fatti'.


E non potevo avere risposte migliori delle loro, sotto tutti i punti di vista.
fabio


Offline kip11

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #10 il: Luglio 14, 2011, 07:07:14 Gio »
Ah.

Mi chiamo Fabio e il mio mal di testa è a Roma.

Il nickname 'fabio' era già preso e quindi ho pensato di coniarne uno più allegro apposta per la mia permanenza in questo particolarissimo forum.

 ;D

Kip 11 perchè la mia diagnosi è stata rapidissima, il mio neurologo mi ha fatto solo la domanda di rito.... ma me l'aveva letta in faccia, la diagnosi.

"In una scala da uno a dieci come collocherebbe il suo dolore?"

"Undici, dottore, almeno undici."

Ricordo solo che mentre scaldava il timbro a fuoco stile mucca con le lettere CH, blaterava cose sulle pugnalate che sentivo nel mio occhio sinistro.

E il mio stupore nel sentire un medico di una certa età, tutto inamidato, che era riuscito a tradurre con un'analogia così efficace una sensazione tanto particolare e tanto intensa.... naturalmente lui l'ha letta sui libri, ma ingenuamente per me è stata una grande liberazione, dopo tanti anni di 'mal di testa' passati nell'incomprensione generale di chi mi circondava...
fabio


Offline Margherita

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #11 il: Luglio 14, 2011, 07:49:30 Gio »
Benvenuto, Fabio!
Io sono grappolata da gennaio 1987, episodica per tanti anni (un grappolo ogni due anni e mezzo preciso, poi ogni due anni), poi da agosto 2006 a gennaio 2007 si è verificato in me un terremoto durato mesi che ha prostrato me e la mia famiglia: associazione dell'emicrania alla Ch (o meglio conferma id questa avvenuta associazione) e passaggio da episodica e cronica (riferisco come da diagnosi). Non faccio una iniziezione di Imigran da gennaio 2007, segno che attacchi killer non ne ho più avuti, ma prendo Isopitin sempre, per un anno ho preso anche Fluxarten, e non mangio tanti alimenti che il medico mi ha fatto eliminare per l'emicrania che mi stava annientando.
Non dico e non posso dire di essere guarita, assolutamente no. La sento, è qui in me sempre subdola, la guardo in faccia quando tante mattine mi alzo con  l'occhio sinistro quasi chiuso, tante volte, quando mi sernto la narice sinistra come si volesse otturare, quando comincia a tirarmi l'occhio sinistro perchè mi sono concessa il lusso di saltare qualche compressa di Isoptin...
La sento e mi aspetto che possa tornare da un momento all'altro...
Non si guarisce... è lì, sempre in agguato e allora utilizziamo i giorni "buoni"  (direi migliori dei peggiori, ma non buoni al 100% visto che la presenza almeno io l'avverto)che ci vengono per diventare più forti ed aspettarla al varco. Io almeno così sto prendendo questo periodo di "grazia"...

Resta con noi


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Margherita Sapio
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Offline siciliano

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #12 il: Luglio 14, 2011, 10:43:52 Gio »
grazie Fabio,
questo è il posto giusto per confrontarsi e visto che sei di Roma spero di avere l'occasione di farlo di presenza.
Raccontaci della terapia termica......mi incuriosisce......

Personalmente non soffro in modo particolare di vertigini......ma non mi piace stare ai bordi di un burrone.

sei stato fortunato a trovare subito un medico che ha azzeccato la diagnosi.....non capita spesso purtroppo.

alessandro
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Offline centauro

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #13 il: Luglio 14, 2011, 10:49:54 Gio »
ciao fabio e un benvenuto anche da me :)
è stato duro leggere tutto quello che hai scritto(la nottata appena passata è stata veramente......una delle peggiori ultimamente).però evinco da quello che hai scritto che,tra i nuovi utenti del forum,sei molto preparato in materia e il fatto che nei nostri post trovi motle analogie con il tuo approccio alla bestia ti dovrebbe rassicurare sulla bontà della tua terapia.bravo continua così e non demonizzare troppo i farmaci......quando ci vogliono;ci vogliono!
per dovere di cronaca io sono un neo grappolato:la bestia l'ho incontrata una notte di primavera di due anni fà e dormiamo insieme da allora.sempre!
nella vita non è importante per quanto tempo ancora respiriamo;quello che veramente conta sono i momenti che il respiro te lo tolgono!

Offline BRIZZ

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Re: Prognosi? Si può guarire?
« Risposta #14 il: Luglio 14, 2011, 13:22:46 Gio »
ciao fabio ;)
Fabrizio Amadio
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