Personalmente ho sempre preferito NON mentire e, anzi, ho inserito l'appartenenza all'OUCH Italia (con la descrizione dei suoi scopi) nel mio Curriculum Vitae.
Il NON aver MAI mentito mi ha permesso di utilizzare IMIGRAN durante dei viaggi con i colleghi senza dovere dare spiegazioni lì per lì (in momenti di ovvia difficoltà), ottenendo da questi aiuto e manifestazioni di solidarietà.
Naturalmente il tutto è condito dal fatto di NON "approfittare" MAI della "condizione di malato" e di lavorare bene e con grande impegno sempre.
L'avere abbandonato un lavoro "perchè malato", come ha dichiarato Oblitas al colloquio che cita, è chiaro che NON può essere accolto come un buon precedente.
Sarebbe forse stato meglio affermare di essere stato "discriminato e soggetto a mobbing" a causa della CH (come si può interpretare dalla sua affermazione
"ero vittima dello stress causatomi dai capi"), magari sottolineando che, nonostante la CH, aveva sempre fatto il suo dovere come (e pure meglio) dei colleghi sani...
Comunque ognuno di noi vive il proprio dolore a modo suo (sia per la gravità oggettiva che per le implicazioni psicologiche) e ognuno di noi incontra sul suo cammino persone differenti (più o meno comprensive e aperte) e, per tanto, penso che NON sia possibile avere una "formula" che possa andare sempre bene per tutti.