Ciao caro,
benvenuto in famiglia.
I farmaci da te descritti Paroxetina e Venlafaxina, devono essere assunti regolarmente, in molti casi una volta al giorno, per ridurre la gravità o la frequenza degli episodi di mal di testa.
La scelta della strategia terapeutica contro l’emicrania dipende dalla frequenza e dalla gravità del mal di testa, dal grado di disabilità che il mal di testa provoca e dalle eventuali patologie concomitanti.
Come sono i periodi da te??
Soffri giornalmente?
Rispondo qui sotto più dettagliatamente alla tua domanda, per qualsiasi cosa siamo a tua disposizione.
TERAPIE PREVENTIVE EMICRANEA
Circa la metà delle persone che soffrono di emicrania potrebbe trarre benefici dalle terapie preventive, però solo il 10% circa dei pazienti vi fa ricorso. Potreste essere il candidato ideale per le terapie preventive se hai due o più attacchi debilitanti al mese, se gli antidolorifici non sono efficaci o se tra i sintomi dell’emicrania soffri di aura, o come nel tuo caso depressini e ansia.
Le terapie preventive sono in grado di diminuire la frequenza, la gravità e la lunghezza degli attacchi di emicrania e possono aumentare l’efficacia dei farmaci assunti durante gli attacchi. Il medico può consigliarti di assumere i farmaci preventivi una volta al giorno, oppure solo quando un fattore scatenante prevedibile, si sta avvicinando.
Nella maggior parte dei casi le terapie preventive non eliminano completamente il mal di testa e alcune di esse possono provocare effetti collaterali gravi; se le terapie preventive hanno avuto buoni risultati e il mal di testa non si è presentato per un periodo che va dai sei ai dodici mesi, il medico può consigliarti di diminuire gradualmente il dosaggio per vedere se l’emicrania si ripresenta.
Per ottenere risultati ottimali, assumi i farmaci seguendo attentamente la prescrizione del tuo medico.
Farmaci per i disturbi cardiovascolari. I betabloccanti, usati solitamente per curare l’ipertensione e le coronaropatie, sono in grado di diminuire la frequenza e la gravità degli attacchi di emicrania. Questi farmaci sono considerati tra quelli d’elezione per la terapia dell’emicrania. I calcio-antagonisti, un altro tipo di farmaci per i disturbi cardiovascolari, soprattutto il verapamil (Isoptin), sono efficaci per ridurre la durata e la gravità dell’emicrania. Le ricerche non hanno ancora scoperto il modo esatto con cui questi farmaci riescono a prevenire l’emicrania. Tra gli effetti collaterali ricordiamo le vertigini e la sonnolenza e emicranea, anche questo un vasodilatante farmaco.
Antidepressivi. Diversi antidepressivi sono in grado di contribuire alla prevenzione di alcuni tipi di mal di testa, compresa l’emicrania. I più efficaci sono gli antidepressivi triciclici, come l’amitriptilina, la nortriptilina e la protriptilina. Questi farmaci sono considerati tra quelli d’elezione per il trattamento dell’emicrania e sono in grado di diminuire l’intensità del disturbo perché agiscono sul livello di serotonina e di altri neurotrasmettitori. Per ottenere benefici da queste terapie non è necessario essere depressi. Per altri tipi di antidepressivi, come gli inibitori selettivi dell’assorbimento della serotonina (SSRI) e gli inibitori dell’assorbimento della serotonina e della norepinefrina (SNRI), non è ancora stata dimostrata l’efficacia per il trattamento dell’emicrania. Tuttavia le ricerche, ancora nei primi stadi, suggeriscono che un farmaco SNRI, la venlafaxina (Efexor), potrebbe essere utile nella prevenzione dell’emicrania, anche se un vasodilatatore che può causare attacchi di emicranea.
Anticonvulsivanti. Alcuni farmaci anticonvulsivanti, come il divalproex, il topiramato (Topamax) e il gabapentin (Neurontin) sembrano in grado di diminuire la frequenza degli attacchi di emicrania. Ad alti dosaggi, tuttavia, gli anticonvulsivanti potrebbero causare effetti collaterali, come nausea, vomito, diarrea, crampi, caduta dei capelli e vertigini.
Ciproeptadina. Questo farmaco antistaminico agisce sull’attività della serotonina. I medici spesso lo somministrano ai bambini come terapia preventiva.
Tossina botulinica A . La tossina botulinica A viene usata in alcuni casi per curare l’emicrania cronica. Le ricerche finora compiute, però, danno pareri discordi sull’efficacia: diversi specialisti, tuttavia, ritengono che possa essere utile per alcuni pazienti. Le iniezioni vengono effettuate nei muscoli della fronte e del collo. Se si dimostra efficace, la terapia deve essere ripetuta ogni tre mesi.
Per alleviare il mal di testa causato dall’emicrania, puoi provare alcuni rimedi non farmacologici, evitando così lati collaterali provocati dai farmaci.
Ti auguro tempi senza dolore
Don