Ciao a tutti, mi sono iscritto al sito per cercare di condividere con voi il problema di mio figlio che ha 16 anni e che, nel mese di maggio ha cominciato ad avere dei forti mal di testa notturni.
Dopo una serie di prove con antidolorifici comuni da banco, risultati del tutto inefficaci, siamo andati da un neuropsiachiatra infantile e dell'età evolutiva il quale, dopo un EEG e una RM ci ha diagnosticato la CH.
La prima fase ha previsto il trattamento con melatonina, cortisone, litio carbonato e triptofano, ma la terapia più efficace è risultata quella con l'ossigeno, che ci ha consentito di risolvere il problema dopo circa un mese.
Alla fine del mese di settembre, però, si sono ripresentati nuovamente tutti i sintomi, con un'impressionante puntualità (tutte le notti alle ore 1,55), ma questa volta non riusciamo in alcun modo a eliminare/ridurre il dolore né con l'ossigeno e neppure con altri antidolorifici come INDOXEN50, tant’è che non è più andato a scuola da allora.
Dal risultato degli esami del sangue è emerso che il Litio contenuto nel Carbolitium 300 mg che mio figlio prende due volte al giorno 1 compressa al mattino e 2 alla sera, viene assorbito solo allo 0,34 contro lo 0,80 che, a quanto dice il neurologo, sarebbe necessario per far passare il dolore.
Da quanto leggo dalle vostre esperienze, i vostri attacchi durano al massimo 2 ore, ma mio figlio mi dice che da quando cominciano, gli durano almeno per 6/8 ore.
Oltre alle prevedibili preoccupazioni che ci stanno consumando, ora ci si è messa anche la signora Gelmini che ha stabilito la bocciatura automatica dopo 52 giorni di assenza.
Cosa ne pensate dall’alto della vostra esperienza?
Inoltre, se conoscete qualcuno nell’ambito della scuola che può darci indicazioni circa una eventuale deroga al nuovo regolamento vi prego di indicarmelo.
Grazie a tutti in anticipo.