Autore Topic: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH  (Letto 6984 volte)

Skianta

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Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« il: Settembre 27, 2010, 00:21:40 Lun »
Subito dopo che è stata fondata l’OUCHITALIA mi si è subito acceso un forte impulso a conoscere personalmente i grappolati.
Prima di conoscere i primi grappolati che abbia mai incontrato nella mia vita e con i quali ho fondato l’associazione, avrei pagato oro per conoscere un'altra persona che soffrisse della mia stessa Bestia. Stavo troppo male, continuavo a vivere nel pensiero liberatorio del suicidio, da cronico farmaco resistente che ero, mi aggrovvellavo il cervello di migliaia di domande, anche su tutti i problemi che accompagnano la bestia; dai disturbi neurovegetativi, alla paura di dormire, dall’incubo del primo attacco dopo ogni risveglio agli sbalzi temici che subivo più volte in una sola giornata, dalla perenne voglia di attività sessuale allo stato di letargia ed astenia  nei momenti di perdita energetica; un continuo di sbalzi energetici  alti e bassi.

Insomma, prima di conoscere un altro grappolato, il mio scopo di vita era quello di trovarlo per potermici confrontare; potergli domandare se gli succedevano le stesse cose;  avevo troppo bisogno di capire!

Ecco che grazie a Riccardo con la spinta di Piera e le possibilità di internet tutto è cominciato!

Dopo aver cominciato a conoscere un grappolo di persone grappolate il mio obiettivo è cresciuto; volevo conoscerle bene personalmente, da vicino, per vedere se si riusciva ad individuare un denominatore comune, qualcosa che fosse comune a tutti e che presumibilmente potesse essere LA CAUSA DELLA CH. Ecco che ho cominciato ad organizzare incontri a due con più grappolati possibile e tutto grazie al forum.
Questo è stato un lavoro che ho portato avanti personalmente dal 2001 al 2007, che in minima parte prosegue attualmente e che è stato condiviso sia con vecchi direttivi che con molti grappolati.

Dapprima sono riuscito a tranquillizzarmi sul fatto che molti disturbi erano d’accompagnamento alla CH (non erano altro e specialmente non erano altre PATOLOGIE) e comuni a molti, magari non tutti, ma molti grappolati. Ad esempio cito gli sbalzi termici, anche durante un attacco, le difficoltà del sonno, la rinorrea, la lacrimazione dell’occhio, la maggiore densità della salivazione, le shadows, la rabbia, gli sbalzi d’umore, l’agitazione, ecc.

Poi ecco che parlando insieme e piangendo anche insieme, sono cominciati ad uscire aspetti curiosi; un denominatore comune a molti, anche se non tutti, connesso allo stress e allo shock post traumatico.  Tantissimi dei grappolati con cui ho parlato hanno vissuto esperienze emozionali negative fortissime, come ad esempio non esaustivo cito: lutti prematuri o non superati in famiglia, violenza sessuale, violenza fisica da parte di un genitore, abbandono o crisi sentimentale non superata, padre ubriaco che picchia la madre, insomma esperienze come queste che vengono vissute dalla mente (e quindi biochimicamente nel cervello) come uno shock, un trauma.
Ribadisco e sottolineo, non a tutti i grappolati, ma decisamente a molti.

Lascia molto a pensare infatti ………………………………………. come un trauma riesce ad interagire con la bestia.
In alcuni casi un trauma riesce a innescare un grappolo, cosi come può riuscire a bloccarlo.
Un lungo periodo di stress, appena cessa fà partire gli attacchi o se sei cronico li fa aumantare.
Il bolo di cortisone è chiamato dalla stessa comunità scientifica “Shok farmacologico” ed in molti casi intercetta il grappolo.
Assumere il verapamil a dosi elevate sin da subito (solo per chi sà di sopportarlo) anzicè prenderlo aumentandolo progressivamente è un'altra forma di shock che intercetta il  grappolo molto più velocemente.

L’uso dello psilocibe o dell’LSD (oggi fattibile in alcuni ospedali europei,svizzeri, canadesi o americani) è anch’esso, come spiegato www.clusterbusters.com, una specie di shock.

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Offline A.lisa

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #1 il: Settembre 27, 2010, 13:37:45 Lun »
bellissimo post molto interessante anche per chi come me, ha potuto vivere e capire il dramma solo parzialmente stando vicino a te e porvando un profondo senso di impotenza.
Quello che mi ha fatto piacere rileggere era lo spirito iniziale di solidarietà, di fratellanza ...... lo poteva percepire chiunque assistenva ai vostri incontri .... penso sia stata l'unica cosa positava della ch.
E' proprio un peccato che tutto questo si sia vanificato .......
Perché cambiare il mondo quando possiamo cambiare noi stessi?

Offline joselita

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #2 il: Settembre 27, 2010, 17:52:23 Lun »
No sbagli A.lisa,anche se può sembrare così io posso assicurarti che molti sforzi fatti dai primi non sono stati vani.Tieni conto persone come me che non sono molto brave con le parole o ad esprimere un pensiero coerente,mi sento fortunata di aver conosciuto persone valide che solo a leggerle hanno insegnato molto.Non tutti purtroppo sono abbastanza intelligenti da non rompere le scatole, ma se si riesce a scindere le cose,ti posso assicurare che non tutto è perduto.un'abbraccio con la speranza che i forti non mollino mai.
LA VITA? UN TUFFO IN MARE:A VOLTE CALMO A VOLTE IN TEMPESTA

Offline marcello

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #3 il: Settembre 27, 2010, 21:37:16 Lun »
Subito dopo che è stata fondata l’OUCHITALIA mi si è subito acceso un forte impulso a conoscere personalmente i grappolati.
Prima di conoscere i primi grappolati che abbia mai incontrato nella mia vita e con i quali ho fondato l’associazione, avrei pagato oro per conoscere un'altra persona che soffrisse della mia stessa Bestia. Stavo troppo male, continuavo a vivere nel pensiero liberatorio del suicidio, da cronico farmaco resistente che ero, mi aggrovvellavo il cervello di migliaia di domande, anche su tutti i problemi che accompagnano la bestia; dai disturbi neurovegetativi, alla paura di dormire, dall’incubo del primo attacco dopo ogni risveglio agli sbalzi temici che subivo più volte in una sola giornata, dalla perenne voglia di attività sessuale allo stato di letargia ed astenia  nei momenti di perdita energetica; un continuo di sbalzi energetici  alti e bassi.

Insomma, prima di conoscere un altro grappolato, il mio scopo di vita era quello di trovarlo per potermici confrontare; potergli domandare se gli succedevano le stesse cose;  avevo troppo bisogno di capire!

Ecco che grazie a Riccardo con la spinta di Piera e le possibilità di internet tutto è cominciato!

Dopo aver cominciato a conoscere un grappolo di persone grappolate il mio obiettivo è cresciuto; volevo conoscerle bene personalmente, da vicino, per vedere se si riusciva ad individuare un denominatore comune, qualcosa che fosse comune a tutti e che presumibilmente potesse essere LA CAUSA DELLA CH. Ecco che ho cominciato ad organizzare incontri a due con più grappolati possibile e tutto grazie al forum.
Questo è stato un lavoro che ho portato avanti personalmente dal 2001 al 2007, che in minima parte prosegue attualmente e che è stato condiviso sia con vecchi direttivi che con molti grappolati.

Dapprima sono riuscito a tranquillizzarmi sul fatto che molti disturbi erano d’accompagnamento alla CH (non erano altro e specialmente non erano altre PATOLOGIE) e comuni a molti, magari non tutti, ma molti grappolati. Ad esempio cito gli sbalzi termici, anche durante un attacco, le difficoltà del sonno, la rinorrea, la lacrimazione dell’occhio, la maggiore densità della salivazione, le shadows, la rabbia, gli sbalzi d’umore, l’agitazione, ecc.

Poi ecco che parlando insieme e piangendo anche insieme, sono cominciati ad uscire aspetti curiosi; un denominatore comune a molti, anche se non tutti, connesso allo stress e allo shock post traumatico.  Tantissimi dei grappolati con cui ho parlato hanno vissuto esperienze emozionali negative fortissime, come ad esempio non esaustivo cito: lutti prematuri o non superati in famiglia, violenza sessuale, violenza fisica da parte di un genitore, abbandono o crisi sentimentale non superata, padre ubriaco che picchia la madre, insomma esperienze come queste che vengono vissute dalla mente (e quindi biochimicamente nel cervello) come uno shock, un trauma.
Ribadisco e sottolineo, non a tutti i grappolati, ma decisamente a molti.

Lascia molto a pensare infatti ………………………………………. come un trauma riesce ad interagire con la bestia.
In alcuni casi un trauma riesce a innescare un grappolo, cosi come può riuscire a bloccarlo.
Un lungo periodo di stress, appena cessa fà partire gli attacchi o se sei cronico li fa aumantare.
Il bolo di cortisone è chiamato dalla stessa comunità scientifica “Shok farmacologico” ed in molti casi intercetta il grappolo.
Assumere il verapamil a dosi elevate sin da subito (solo per chi sà di sopportarlo) anzicè prenderlo aumentandolo progressivamente è un'altra forma di shock che intercetta il  grappolo molto più velocemente.

L’uso dello psilocibe o dell’LSD (oggi fattibile in alcuni ospedali europei,svizzeri, canadesi o americani) è anch’esso, come spiegato www.clusterbusters.com, una specie di shock.

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GRAZIE DI CUORE
Marcello
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Offline A.lisa

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #4 il: Settembre 28, 2010, 10:14:46 Mar »
No sbagli A.lisa,anche se può sembrare così io posso assicurarti che molti sforzi fatti dai primi non sono stati vani.Tieni conto persone come me che non sono molto brave con le parole o ad esprimere un pensiero coerente,mi sento fortunata di aver conosciuto persone valide che solo a leggerle hanno insegnato molto.Non tutti purtroppo sono abbastanza intelligenti da non rompere le scatole, ma se si riesce a scindere le cose,ti posso assicurare che non tutto è perduto.un'abbraccio con la speranza che i forti non mollino mai.
ciao cometa, io non stavo giudicando il lavoro fatto o quello che si farà ..... non ne sono in grado, come ho detto sopra io le vostre sofferenze non le posso capire .... posso solo assitere con impotenza :'(.
Quello che mi dispiace è che si creano delle cordate contro alcune persone a prescindere.
Questo atteggiamento è distruttivo non aiuta a crescere ne a sentirsi uniti infatti .... molta gente è sparita.
Penso che non si debba pensare solo alla netiquette che regola il forum ma, ognuno dovrebbe avere dentro di se un senso civico e umano che gli permetta di non ferire gli altri anche se sono in disaccordo.
Perché cambiare il mondo quando possiamo cambiare noi stessi?

Offline cometa

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #5 il: Settembre 28, 2010, 12:03:19 Mar »
ciao A.lisa
Hai risposto a me ma io non ho espresso pareri.
Io la penso esattamente come te quando dici "Penso che non si debba pensare solo alla netiquette che regola il forum ma, ognuno dovrebbe avere dentro di se un senso civico e umano che gli permetta di non ferire gli altri anche se sono in disaccordo".
E' da una vita che i temi etici mi torturano... quello che io sento giusto lo è anche per gli altri? Uno è consapevole di ferire la sensibilità altrui con i propri comportamenti? Se invece lo fa è segno di stupidità o cattiveria? Il male esiste a prescindere o è solo la negazione del bene?
Quando poi mi trovo a dover affrontare situazioni in cui sarebbe necessario schierarsi preferisco defilarmi... e comportami come ritengo giusto, chiudendo porte ed aprendo finestre per cambiare aria.
Oltretutto non capisco come si possa far del male a chi già soffre di suo.
A me piace leggere i vecchi post, vi trovo quello spirito solidale, quella partecipazione che a volte ora manca... e cerco per quanto mi è possibile di offire la mia solidarietà a chi la cerca...
Lotte di potere, ricerca di primeggiare le rifiuto nella vita quotidiana e qui proprio non le capisco e quindi mi estraneo dai post.
Ho risposto in modo caotico ma spero che la mia posizione in merito sia chiara.
Tutta la mia simpatia e affetto a te e alla tua famiglia
Un abbraccio
Stefania

Offline A.lisa

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #6 il: Settembre 28, 2010, 12:26:38 Mar »
scusa non volevo coinvogerti .... sono un po' stanca è stato solo un errore di sbaglio  ;D comunque mi fa piacere sentire che altre persone la pensano alla stesso modo.
Ciao baci
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Offline Sten

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #7 il: Settembre 28, 2010, 12:33:18 Mar »
Senza nessuna velleità di "autocelebrarmi" rinvio a quanto già espresso nel mio Post:

http://www.grappolaiuto.it/smf/index.php?topic=9112.0

confidando in una "meditazione" collettiva.

 ;)

Stefano Capurro
Socio Fondatore OUCH Italia (onlus)
Cell. +39 373 866 0245
e-mail  stefano.capurro@fastwebnet.it

Offline cometa

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #8 il: Settembre 28, 2010, 13:25:29 Mar »
come già ti risposi...
AUUUUUUUUUUUUUUUUU
A.lisa, tutto ok...
oltretutto mi piace sbrodolarmi di parole
:-)

Offline BRIZZ

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #9 il: Settembre 28, 2010, 16:37:17 Mar »
No sbagli A.lisa,anche se può sembrare così io posso assicurarti che molti sforzi fatti dai primi non sono stati vani.Tieni conto persone come me che non sono molto brave con le parole o ad esprimere un pensiero coerente,mi sento fortunata di aver conosciuto persone valide che solo a leggerle hanno insegnato molto.Non tutti purtroppo sono abbastanza intelligenti da non rompere le scatole, ma se si riesce a scindere le cose,ti posso assicurare che non tutto è perduto.un'abbraccio con la speranza che i forti non mollino mai.
ciao cometa, io non stavo giudicando il lavoro fatto o quello che si farà ..... non ne sono in grado, come ho detto sopra io le vostre sofferenze non le posso capire .... posso solo assitere con impotenza :'(.
Quello che mi dispiace è che si creano delle cordate contro alcune persone a prescindere.
Questo atteggiamento è distruttivo non aiuta a crescere ne a sentirsi uniti infatti .... molta gente è sparita.
Penso che non si debba pensare solo alla netiquette che regola il forum ma, ognuno dovrebbe avere dentro di se un senso civico e umano che gli permetta di non ferire gli altri anche se sono in disaccordo.

Cara Annalisa

Sono pienamente d'accordo con te SU TUTTO ciò che hai detto tanto che ''imbullonerei'' la tua risposta, ma non sò come si fa

grazie

Pero' se può farti piacere, il mondo ouch è vivo e vegeto solo che viaggia su altri canali: facebook, skype, posta privata,email,telefono,pizzate varie

Questo proprio perchè per non far torto ad una ''cordata'' (come giustamente dici tu) o ad un'altra, si preferisce comunicare in altri modi

Siamo immensamente di più rispetto al 2003, anno della mia entrata in ouch, c'erano una manciata di soci e poche centinaia di utenti, adesso siamo centinaia di soci e migliaia di utenti. La crescita ,anche come visibilità, dell'associazione è esponenziale ed è merito di TUTTI, perchè tutti hanno dato in base a quanto potevano.

e' vero dobbiamo lavorare per ricreare ,pubblicamente, quel clima gioioso dei primi tempi e ,sempre secondo me, basterebbe semplicemente che qualora vi fossero polemiche,scontri, controversie e perche no litigi questi si svolgessero solo privatamente utilizzando tutti i canali in nostro possesso.

Lasciando così il forum solo per AIUTARE, INFORMARE, CONSOLARE E A VOLTE PER STRAPPARE UN SORRISO,AI MALATI DI CH

Un abbraccio

Brizz
Fabrizio Amadio
Cel. 366-2683385 

Offline A.lisa

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #10 il: Settembre 28, 2010, 17:02:01 Mar »
ciao Brizz, concordo pienamente riguardo agli sca..i che si dovrebbero fare in privato oppure creare una zona riservata nel forum anche se, penso che gli scontri dovrebbero essere costruttivi (non possono mancare, qui si incontrano persone con esperienze di vita e quindi caratteri diversi)e non per attaccare le persone quasi x sport.
Le persone possono cambiare e capire che rompere le scatole pesantemente facendosi dominare solo dall'istinto non era la strada giusta x comunicare la loro idea.
Davide è convinto che la mia sia utopia (e forse lo è) ma credo che le persone di fondo siano buone ed è compito di tutti far riemergere la loro parte migliore ... sarebbe un successo x tutti! ....... soprattutto quando uno sta male potrebbe sentirsi apprezzato (non che non lo sia ma, forse non se ne rende conto) visto che sta bestia crea anche problemi di depressione.
Perché cambiare il mondo quando possiamo cambiare noi stessi?

Offline Loko

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #11 il: Settembre 28, 2010, 19:29:37 Mar »
non cito il post solo x nn allungare inutilmente la pagina, ma a beneficio di chiarezza mi sto riferendo al post iniziale di skianta...
nn necessariamente la ch è associabile ad un trauma, quantomeno psichico, e io ne posso essere la prova vivente...
forunatamente non ho avuto nessuno dei problemi da te citati (anche se nn ne escludo a priori altri), ma cmq sono un grappolato, ad sordio cronico, che ora sta trovando forse un po' di pace con il verapamil...
tt questo nn vuole essere a scopo di critica, anche perché capisco soprattutto il bisogno di dare una specie di senso alla nostra malattia, ma penso che il discorso rauma possa essere al massimo un surplus, e nn una causa vera e propria...
Emanuele 3274425840
"T’insulteranno a gran voce e tu ridi
Ti chiuderanno la bocca e tu scrivi
Se ti picchieranno e t’imporranno divieti
Tu fatti beffa dei tuoi padroni e canta i loro segreti"
I Consigli di un pirla - Articolo 31

Skianta

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #12 il: Settembre 28, 2010, 22:45:39 Mar »
Ciao Loko, finalmente qualcuno alimenta l'oggetto del post  ;) ;) ;) ;)

Vedi, io non credo che NECESSARIAMENTE la Ch sia associata ad un trauma. Io ho raccontato e voluto condividere con tutti, un lavoro che ho portato avanti per anni e che ho affrontato non con leggerezza, ma con una grande attenzione.

Tra le righe infatti puoi trovare, ribadito in più passaggi, che in questo lavoro, non ho tovato questo denominatore comune in TUTTI, ma in MOLTI grappolati.  Una percentuale più che significativa che supera almeno il 70% degli intervistati.

Io penso, e la comunità scientifica ci sta indagando sopra (quindi non la trovo una  ipotesi così strampalata), che in soggetti in cui vi sia una familiarità, una predisposizione genetica, una labilità di fondo (nel sistema neuro-endocrino) possa insediarsi la Ch a casusa di un trauma o un eccesso di stressor che poi genera trauma.
Quando parlo di trauma, non intendo il trauma cranico, ma un trauma psicologico, psichico;un trauma che colpisce aspettti emozionali, emotivi, sensitivi, e che pertanto appartiene a quella parte del ns cervello che è prioritaria rispetto alla corteccia  frontale e che ne è radicata nel cervello primordiale "Il sistema limbico" costituito da (amigdale, ippocampo, ipotalamo, talamo, ecc).

Questa è la parte del cervello che hanno tutti gli animali, rettili compresi, che invece sono privi della corteggia frontale ove si è evoluto il ragionamento , la logica, il pensiero conscio.

Le ricerche scientifiche più evolute infatti hanno dimostrato che durante un attacco c'è una iperattività ipotalamica, non un ipertrofia. Non c'è un ingrossamento dell'ipotalamo, (una anomalia fisica, una caratteristica fisica anormale)ma un malfunzionamento temporaneo! Come un attacco di panico, che se ricordata l'origine (della paura che l'ha generato) e metabolizzato consciamente, viene eliminato e spento dall'attività della corteccia frontale; dal pensiero, dal ragionamento, che poi vanno a pacare l''agitazione  elettrica che ha generato l'amigdala ove risiede la memoria associativa che ogniuno dei 5 sensi ha percepito durante l'evento in cui si è generata la paura stessa.

Considerate le caratteristiche della CH e la soggettività dell'essere umano in questi aspetti (se il funzionamento del fegato o del pancreas e poco soggettivo e molto più meccanico, quello delle emozioni e del sentimento  sono estremamente soggettive e funzione delle esperienze di vita avute e della programmazione della corteccia frontale ricevuta) ci stanno anche queste altre due possibilità:
1)L'eccezione che conferma la regola (la medicina non è matematica)
2)Oppure talune  persone possono anche non esserne consapevoli  non aver ancora riconosciuto  momenti della propria vita che sono stati vissuti in termini traumatici. Questo avviene anche per banali processi di difesa.
Sai quanti bambini subiscono violentissimi traumi di cui non si ricordano più durante lo scorrere della loro vita e che poi invece (per enne motivi) realizzano e ne acquisiscono consapevolezza a 40,50 o 60 anni? La stessa inconsapevolezza dei traumi avviene anche quando un bambino è nei suoi primi tre anni di vita; lui non si rende conto, non capisce quello che gli sta succedendo (quindi non lo ricordeà nemmeno), ma le emozioni che prova un cucciolo di un anno, sono le stesse che prova un adulto:la paura, la rabbia, la solitudine, il terrore, l'amore, l'affetto, la sicurezza, la serenità;lui le vive, anche se ancora non le conosce, ed hanno un influenza su quella che sarà la memoria del corretto funzionamento del suo sistema limbico.

Lo shock si è anche già dimostrato che agisce sulla Ch e spesso arrestando un attacco o un grappolo.
Empaticamente ne capisco anche bene il motivo visto che lìho sperimentato più volte.
Questa logica spiegherebbe anche perchè ( MA NON SEMPRE)) arrivati a una certa età la ch svanisce; dopo l'andro e la menopausa il sistema neuroendocrino subisce uno shock naturale. (conosco di qualche grappolato che ha 70 anni, ma sono ecceszioni che si contano sulle dita)



non cito il post solo x nn allungare inutilmente la pagina, ma a beneficio di chiarezza mi sto riferendo al post iniziale di skianta...
nn necessariamente la ch è associabile ad un trauma, quantomeno psichico, e io ne posso essere la prova vivente...
forunatamente non ho avuto nessuno dei problemi da te citati (anche se nn ne escludo a priori altri), ma cmq sono un grappolato, ad sordio cronico, che ora sta trovando forse un po' di pace con il verapamil...
tt questo nn vuole essere a scopo di critica, anche perché capisco soprattutto il bisogno di dare una specie di senso alla nostra malattia, ma penso che il discorso rauma possa essere al massimo un surplus, e nn una causa vera e propria...


Skianta

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #13 il: Settembre 29, 2010, 00:05:22 Mer »
Una cosa importante non ho spiegato. Quando ho iniziato una ricerca profonda tra grappolati, l'ho sempre fatto a quattro o sei occhi e di persona.

Usare il forum per un indagine, una ricerca di questo tipo sarebbe assolutamente inefficace.

Dico questo perchè in nove anni di partecipazione e di consultazione del forum, ho notato che quasi tutti hanno una propria "Maschera"; ripeto, quasi tutti, poi ci possono essere eccezioni che confermano la regola.

La gente sapendo comunque che il forum è accessibile a tutti, maschera molte cose; non si manifesta come "Un libro aperto". Perfino a 4 occhi è difficile mostrarsi come "Un libro aperto" ma la CH quando è cattiva riesce ad aprire dei canali di comunicazione tra grappolati che sono veramente eccezionali.
Questo accade su alcuni argomenti, ma in particolar modo se si tratta di parlare davvero del proprio sè, del proprio vissuto o delle proprie emozioni delle proprie turbe delle proprie paure, dei propri traumi, ecc.   Certo è più facile parlare del proprio stress e dell'assiduità degli impegni lavorativi, delle prprie responsabilità ecc che guarda poi caso sono un altro comune denominatore a molti grappolati  ;D

Offline Sten

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Re: Lavorare alla ricerca di un ago in un pagliaio L'ORIGINE DELLA CH
« Risposta #14 il: Settembre 29, 2010, 08:59:34 Mer »
...
Pero' se può farti piacere, il mondo ouch è vivo e vegeto solo che viaggia su altri canali: facebook, skype, posta privata,email,telefono,pizzate varie
...

Brizz

Brizz,

se vogliamo, è proprio questa la cosa triste...

La "Casa dei Grappolati" dovrebbe essere proprio questa e, anche se differenti canali di comunicazione sono sempre stati usati fra i sofferenti legati da un particolare senso di amicizia (affinità o quant'altro), che adesso per vedere le foto della Pizzata da Enry (alla quale mio malgrado NON ho potuto, per la prima volta, partecipare) si debba andare su Facebook (che personalmente ODIO) lo trovo un po' deprimente...


...
Ciao Loko, finalmente qualcuno alimenta l'oggetto del post  ;) ;) ;) ;)
...


Skianta,

sai bene che concordo con la tua visione e confermo che già nel 1994 al Mondino se ne parlava.

Lo shock (il "trauma") può essere stato di qualsiasi natura e entità visto che, per le sue eventuali influenze sul nostro povero ipotalamo, la cosa importante NON è l'oggettiva "gravità" dell'evento MA il "significato" (o l'impatto) che questo ha avuto su di noi.

Nella mia esperienza di Grappolato "di lungo corso" (39 di CH cominciano a essere tantini) ho notato quanto un mio particolare "stato" emotivo influenzasse la "danza della BESTIA" anche se NON in modo "lineare"...

Con questo intendo che il mio Grappolo poteva essere più o meno forte (intenso e/o lungo) sia in occasione di periodi particolarmente negativi (dal punto di vista e motivo) che in altri particolarmente positivi e viceversa.

Ovvero, se talvolta un periodo BUIO poteva fare emergere una sorta di "voglia di riscatto" che mi dava "energie" particolari e il Grappolo era "clemente", in periodi particolarmente SOLARI ho avuto poi Grappoli "cattivi" quasi mi volessero "punire" per la mia "troppa felicità".

Però mi è accaduto anche l'esatto opposto...

 ;)
« Ultima modifica: Settembre 29, 2010, 09:04:46 Mer da Sten »
Stefano Capurro
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