So che questo forse non sarà un thread popolare ma mi sento di fare una riflessione...
Molte volte, me compresa, abbiamo avuto la sensazione che "più farmaci, più ch" e qui lo ribadisco.
Però c'è anche da dire alcune cose.
La ch è una malattia cronica che ha manifestazioni, nel 90% dei casi, episodiche. L'episodio avviene in genere una volta l'anno e ai più fortunati dura poche settimane.
Ognuno di noi ha reazioni e modalità di somministrazione diverse. Il problema più grave che abbiamo è la tolleranza, intesa in senso medico, ossia se si assume per troppo tempo un farmaco, quel farmaco non dà più gli effetti iniziali. Succede con tutti i farmaci, anche con l'aulin...
Quando questo succede, qual è il consiglio che noi stessi abbiamo più volte dato e che i medici ci danno? Cambiare farmaco... Far impazzire la Bestia! E moltissime volte funziona...
Mi stupisco quando leggo "se 3 anni fa non avessi preso il verapamil, forse oggi non avrei la cefalea"... Non è così, non può fisiologicamente essere così...
Ripeto: la ch è una malattia cronica a manifestazione episodica. Noi ce l'abbiamo sempre e prima o poi torna. Non serve cambiare abitudini, città, moglie, clima... Lei è lì sopita e un giorno si sveglia e ti fa nero!
La demonizzazione dei farmaci, di cui mi faccio portabandiera, deve necessariamente avvenire solo quando si prendono in modo continuativo (e questo appartiene assolutamente ai cronici, ovviamente, o a chi ha più grappoli l'anno). Esiste la cefalea da abuso, esiste la tolleranza ai farmaci. Tutto questo esiste però hinc et nunc, non è una condizione irreversibile e perenne.
Per 15 anni io ho avuto 2 grappoli l'anno per 3 mesi l'uno. Per circa 6-7 anni (non continuativi intendo) mi sono curata con Verapamil. Poi ha smesso di funzionare e li ne ho prese veramente di tutti i colori e in tutte le salse... Per la prima volta nella mia vita ora sono in remissione da 2 anni. Merito dei farmaci? Boh... può darsi... o forse solo la mia bestia era stanca di affliggermi.
Non si può stabilire questo...
L'uso continuativo dei farmaci è sbagliato, ma il non uso a prescindere è ugualmente sbagliato.
Per cui, fortunati grappolati non-tolleranti, non abbiate paura di prendere farmaci per un breve periodo, se può diventare ancor più breve.