NON PARLA DI CH MA CI FA CAPIRE I PROBLEMI DEL MEDICO DI BASE PER LA PRESCRIZIONE DI O2.
Il MMG e la prescrizione di ossigenoterapia
Nell'ambito dell'attività di controllo sulle prescrizioni dei MMG effettuata dagli appositi servizi delle A.S.L. uno dei punti più spesso causa di controversie è quello relativo alla prescrizione della ossigenoterapia a lungo termine in soggetti affetti da patologie croniche.
Considerato che, spesso, da parte del personale di controllo delle A.S.L. viene contestato che solo l'ossigeno liquido è rimborsabile per terapie di lunga durata mentre l'ossigeno gassoso può essere utilizzato solo per episodi acuti o terapie occasionali e che nel caso in cui al MMG pervengano proposte di prescrizioni di ossigeno gassoso da parte di pneumologi per terapie di lunga durata ciò provoca incomprensioni tra MMG e Specialista pneumologo ed aumento del contenzioso tra MMG ed assistito, proprio il MMG, come sempre, rischia di diventare il capro espiatorio nelle vicende legate a sprechi nella sanità e di essere chiamato per primo ed in prima persona a risarcire danni veri o presunti alle casse dello Stato.
E' pertanto il caso di vigilare attentamente e di fare un po' di chiarezza sul problema.
L'ossigenoterapia, nell'accezione generale, consiste nella somministrazione continuativa di una supplementazione di ossigeno in quantità adeguata a far tornare i valori di ossiemia entro i limiti della norma in tutte quelle situazioni in cui si verifichi, per patologie acute o croniche, una severa riduzione della saturazione in ossigeno del sangue arterioso oppure una grave alterazione degli scambi gassosi tali da determinare ipossiemia tissutale, definita come una riduzione della pressione parziale di ossigeno al di sotto dei 60 mmHg.
Ovviamente nessun problema prescrittivo o clinico si pone nei casi di ipossia dismetabolica, quale si verifica per es. nella intossicazione da monossido di carbonio con conseguente incapacità delle cellule ad utilizzare l'ossigeno, oppure nei casi di ipossia determinata da gravi riduzioni del flusso ematico ai tessuti quali quelle provocate da processi tromboembolici, shock cardiogeno, scompenso cardiaco.
Al contrario, serie perplessità e rischi concreti di richieste di rimborso da parte delle ASL per inappropriatezza prescrittiva possono derivare da prescrizione di ossigenoterapia a lungo termine (OLT), ove lungo termine di solito significa per tutta la vita anche se con frequenza variabile, nei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva o da enfisema polmonare, spesso seguiti da più pneumologi, ma con l'obiettivo di correggere l'ipossiemia al fine di migliorare la qualità e la quantità della vita prevenendo i danni tissutali provocati dalla stessa ma senza dimenticare i costi elevati dell'ossigenoterapia che, pertanto, richiedono un attento e periodico monitoraggio del paziente e, da parte del MMG, una attenta vigilanza ad evitare di essere additato come il responsabile di prescrizioni o trascrizioni di terapie non corrette nella forma e nella sostanza.