Concordo anch'io con Lussi,
molti di noi prima della diagnosi (fatta da un neurologo comunque) sono ricorsi a farmaci spesso inutili e intossicanti e soprattutto alla disperazione, per il non essere compresi, per il non riuscire a dare un nome a questo dolore immane.
Esorto sempre tutti a non affidarsi ciecamente a un medico, ma a cercare di comprendere con lui cosa accade e come comportarsi. Il neurologo è prezioso perchè possiede lo strumento scientifico che noi non abbiamo, (o perlomeno la maggior parte di noi). Sappiamo che i medici non sono guru, nè maghi con la pozione magica che ci guarirà, se ci aspettiamo che lo siano inevitabilmente resteremo delusi. Sono però persone che possono indirizzarci, proporci soluzioni, e con le quali confrontarci su rimedi e strumenti che a nostra volta abbiamo scoperto essere utili nella nostra esperienza.
Quando andiamo da un medico e non comprendiamo quello che propone chiediamogli di chiarircelo, se non ci convince affatto quello che ci indica diciamoglielo, se alla fine continua a non piacerci lasciamolo e basta. Ormai sappiamo bene che sono pochi i medici che conoscono la ch, ancora meno quelli che hanno un'idea di come si può affrontare, ancora meno quelli che cercano di scoprire con noi come trovare nuove soluzioni. Però ci sono.
Non lasciamo che per l'errore di alcuni medici svanisca tutta la fiducia verso la medicina.
Probabilmente è la medicina, è qualche neurologo appassionato e forse un po' pazzo, che domani troverà il nesso nel nesso, la strada nella strada che ci aiuterà.
Quel santo giorno che qualche sant'uomo ha capito, forse per caso, che l'ossigeno poteva esserci utile, che i triptani potevano darci una mano, che il verapamil poteva giovare. Chissà chi è stato, e soprattutto io che oggi non potrei vivere senza ossigeno, penso a quel sant'uomo, con la ch, che ha dato fiducia a una cura nuova e sconosciuta, e al medico che gliela proponeva, lo ha ascoltato, gli ha creduto e ha provato. E oggi io vivo meglio, grazie a lui.
Non mandiamoli proprio tutti a quel paese i medici. Concediamoci il dubbio che forse qualcuno domani starà meglio se noi oggi diamo fiducia a qualcuno di loro. E magari potremmo stare meglio anche noi, già oggi.
Ammazza che fatinata!
miao