Autore Topic: per le prof. Cerbo e d'Agostino  (Letto 7636 volte)

Offline BRIZZ

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per le prof. Cerbo e d'Agostino
« il: Ottobre 30, 2009, 20:43:50 Ven »
Come richiesto dalla dott. Cerbo ecco la mia esperienza con la ''Terapia dell'acqua''

Cronistoria:
Sono un malato di cefalea a grappolo episoca, ogni due anni per 40-50 giorni, dalla meta' degli anni novanta

iI primi grappoli li ho trattati con zomig pasticche con un successo del 60%

poi nel 2003 scopro l'ouch che, di per se, e' gia un'ottima ''terapia'' per affrontare il dolore comunque, studio a fondo le esperienze di tutti gli utenti e mi faccio l''idea,del tutto personale, che l'accanimento medicinale porti ad un peggioramento notevole della malattia sia per numero di attacchi che per durata dei grappoli (aumento) e della remissione (diminuzione)

c'era la voce fuori dal coro (vai con cortisone,isoptin ed imigram) del grande Rodolfo che parlava della ''terapia dell'acqua e del freddo'' (e non finiro' mai di ringraziare)

a dire il vero era un po' dispersiva: ghiaccio sotto la lingua, acqua fredda, tuffi sulla neve,vasche da bagno piene di acqua e ghiaccio ( Sten parlava anche di bide' ghiacciati)ed altro ma il tutto aveva un senso.

per cui mi concentro sull'acqua fredda, piu' facile da reperire ovunque ed in qualsiasi momento

esperienza

1° grappolo con la ''terapia dell'acqua'' nel 2003

un fallimento totale su piu' di 100 attacchi i successi si contavano sulle dita di una mano, ho avuto un paio di congestioni con relativo vomito e sono riuscito a bere anche due litri di acqua senza alcun effetto

2° grappolo con la ''terapia dell'acqua'' nel 2006

su 100 attacchi ho avuto un successo del 60%, quando il grappolo e' finito avevo la sicurezza della tecnica

3° grappolo con la ''terapia dell'acqua'' 3 settembre 2009
su piu' di 120 attacchi  solo 3 non sono riuscito a fermare con l'acqua ed i successi sono passati al 98% (come per il famoso imigram)

TECNICA

1) l'acqua deve essere fredda (5-10 gradi)

2) come inizia l'attacco (iniziare dal dolore alla tempia non dalle prime avvisaglie) prendi una bottiglia e riempi il primo bicchiere

3) cominci a deglutire piccoli sorsi d'acqua, finche' non senti il nervo dolorante freddarsi

4) ti fermi, quando la sensazione di freddo sul nervo va via, ricominci

5) nervo freddo ti fermi

6) quando la sensazione del freddo va via ricominci

7) se avrai successo sentirai scorrere il dolore dalla tempia fin sopra la testa (con sensibilita' al cuoio capelluto) per poi sparire con una sensazione fantastica

PARTICOLARI

1) non funziona con acqua a temperatura ambiente (sopra i 10 gradi)

2) ho provato la tecnica fuori attacco e non avevo alcuna sensazione di raffreddamento del nervo

buon lavoro care Prof

brizz


« Ultima modifica: Ottobre 30, 2009, 23:16:35 Ven da BRIZZ »
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Offline Prof.sa CERBO

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Re: per le prof. Cerbo e d'Agostino
« Risposta #1 il: Dicembre 28, 2009, 13:15:15 Lun »
Grazie Brizz per le informazioni e buone feste!

Offline Prof.sa CERBO

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Re: per le prof. Cerbo e d'Agostino
« Risposta #2 il: Gennaio 24, 2010, 18:53:24 Dom »
Caro Brizz,
molto interessante! Potremmo farci un protocollo sopra più serio! Mi documento e ti dico se è già stato condotto e con quali risultati. In effetti potrebbe esserci una base fisiopatogenetica --> freddo vasocostrizione, quindi antagonismo alla vasodilatazione da infiammazione neurogena del grappolo.
Sembra troppo facile e bello, ma delle volte le cose semplici sono altrettanto efficaci, se anche si avesse minor efficacia della tua, sarebbe un ottimo risultato.

A presto

Vittoria d'Agostino

Offline BRIZZ

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Re: per le prof. Cerbo e d'Agostino
« Risposta #3 il: Gennaio 27, 2010, 00:33:06 Mer »
A DISPOSIZONE

GRAZIE PROF

BRIZZ
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