Bene, bene ragazzi! Vi propongo un piccolo riassunto del lavoro svolto al meeting (non lo chiamo "verbale" perchè non sono così brava da farne uno
, però mi impegno!!!)
Dunque:
- L'argomento principale di cui si è parlato è stato quello che da oggi chiameremo
"Progetto La Torre". (scrivo in Principale un thread che lo esplica).
- Abbiamo parlato dei problemi riscontrati nei P.S. per la mancanza di Imigran e per i trattamenti alternativi (ma poco efficaci) somministrati ai pazienti, facendo spesso riferimento alla situazione di Marcello di quest'estate, ma anche ad altre, come quella di Sfranta e Clio.
- Abbiamo parlato dei problemi relativi alle liste di attesa interminabili per avere una visita in un centro cefalee. E' venuta fuori l'idea di indagare qual è il tempo di attesa medio in ogni centro cefalee, per poi riportarlo come dato alle associazioni di neurologi.
- Abbiamo parlato del ruolo dell'OUCH in Italia, dato che abbiamo notato un lievitato interesse nei nostri confronti, da parte sia dei sofferenti sia dei medici.
- Interesse che è stato confermato nella relazione delle Dott.ssa Finocchi, che ha esplicitamente dichiarato di aver letto il nostro forum per confermare l'argomento di cui ha parlato, ossia se i farmaci possono o meno cronicizzare la ch. In particolare, la Finocchi, dopo aver visitato un paziente che diceva + farmaci + ch, e dopo aver visto che sul forum questa teoria era condivisa da più sofferenti, ha detto di aver tirato fuori le cartelle cliniche dei pazienti dal 1975 (se non erro) a oggi e di volerle studiare per capire se c'è un nesso tra l'uso dei farmaci e il peggioramento della CH. Ha esplicato alcuni dati in letteratura, secondo i quali alcuni fattori possono favorire la cronicizzazione, come ad esempio i soliti fumo e alcool, ma anche riportare traumi cranici senza perdita di conoscenza, oppure avere l'esordio della CH a 30 anni piuttosto che a 25. La Dott. Finocchi ha espresso il desiderio di voler andare più a fondo nell'argomento e di voler collaborare in modo continuativo con l'OUCH.