Ti ringrazio Skianta per la tua risposta perchè secondo me riflette bene la complessità ai miei occhi enorme della questione. E' questo che contesto a tanti medici, e cioè la banalizzazione anche paternalistica e moralistica, certo non scientifica, del problema stress: la psicosomatica è una disciplina di una complessità spaventosa, non un modo per ammantare di scientificità il banalissimo pensiero comune: "Eh ma tu fai una vita..."
Lo stress ci entra, ma stabilire come quando e perchè è un altro paio di maniche.
Io non dimenticherò mai il neurologo del Centro Cefalee il quale, dopo aver ascoltato la storia di due mesi di dolore atroce, di attacchi che si susseguivano a ritmo serrato per tutta la notte e che di giorno partivano non appena tentavo di dormire mi disse: "Lei deve ripristinare un corretto equilibrio sonno-veglia"...e non mi diede farmaci contro il dolore! Quasi che il "non corretto equilibrio sonno-veglia" fosse la causa del dolore e non la più sofferta (per me) conseguenza del dolore. Non ho potuto evitare di pensare "Provace te a dormì con una mano invisibile ma violenta che ti infilza le ossa della faccia con un ferro rovente tutta la notte e de ggiorno se te provì a dormì...te vojo vede..."
Io li trovo semplicemente ragionamenti FUORI DAL MONDO.
Detto questo io non fumo, non bevo, son tutta casa, famiglia e università, non ho mai assunto sostanze psicoattive e se è per questo per me una Tachipirina 1000 prima di incontrare la Bestia era già una roba trasgressiva...Il mio unico eccesso è quello alimentare, ma neppure quello davvero significativo, al momento. Non sono certo propensa a stili di vita "eccessivi", però comprendo le ragioni che possono portare un grappolato a fumare troppo, a bere eccetera... Ci si arriva, purtroppo, perchè questa malattia è molto più birba di quanto alcuni medici siano in grado di percepire.
So che sono stati fatti studi sugl stili di vita prevalenti tra i grappolati, e che questi indicavano una propensione agli "eccessi"...però tengo a dire: questi studi dimostrano una certa correlazione, ma "correlazione" non spiega nulla, descrive un fatto che deve essere interpretato.
Faccio un esempio paradossale ma che credo illustri bene la cosa: esistono mestieri particolarmente stressanti, in cui si riposa poco, si è sempre in posti diversi, si è molto esposti, si hanno grandi responsabilità, che inducono la gran parte di quelli che li fanno ad usare "droghe performanti", come coca, anfetamine eccetera...esiste una tendenza tra queste persone, dunque, a stili di vita eccessivi...ma nessuno desumerebbe MAI che lo stile di vita eccessivo abbia portato quella persona a fare quella determinata carriera! La carriera è venuta da sè per altre strade e lo stile eccessivo ne è stata in qualche misura la conseguenza, piffero!
Scusatemi se sono andata così fuori thread ma la cosa mi "scalda" per ragioni sule quali non mi dilungo.
Evi