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eccoci.fatto.In verità non abbiamo detto tanto, anzi se non era per mamma Lara che ha fatto notare il viaggio affrontato per essere li non avremmo neanche parlato.In effetti era un dibattito tra alcuni giornalisti e alcuni professori ed il tema era, la comunicazione.Si sono affrontati quindi i temi di una giusta e corretta informazione, evidenziando le problematiche dei giornalisti e dei medici nello scambio di informazione anzichè della comunicazione in generale tra medici pazienti e mondo esterno.Comunque siamo stati presentati all'inizio del dibattito.Io sono intervenuto dicendo semplicemente che noi sofferenti subiamo le problematiche su esposte. La necessità, per gli addetti alla comunicazioni, di indicare come "mal di testa" (per rendere più comprensibile ai più i termini scientifici) tutte le forme di emicrania/cefalee è riduttivo e non mette in evidenza la gravità della malattia per cui a volte siamo considerati del lavativi, fannulloni sopratutto in ambito lavorativo.e poi la mancanza di informazione all'interno del sistema sanitario e cosa più grave, ho fatto l'esempio di chi và in pronto soccorso e non riesce a trovare beneficio per "ignoranza" sulla malattia mentre esistono dei farmaci salvavita tipo l'imigran e ossigeno ed ancora la mancanza di informazione non solo dei medici di base ma di molti neurologi e deleterio perchè non si riesce ad avere la giusta diagnosi ecc.ecc.era giusto per intervenire e farci conoscere.Alla fine si avvicina un professore che mi dice "bravo, resisti con la cefalea, bravo. appena ti sei alzato ho detto: questo è un sofferente di cefalea a grappolo, complimenti.L'anziano professore in questione di chiama prof. Del Bene ed è una personalità nel mondo della cafalea a grappolo e componente dell'antica equipe del prof. Sicuteri. Ovviamente io nel rangraziarlo ho prospettato l'ipotesi di future collaborazioni o partecipazione ai meeting, la risposta è stata positiva.questo e quantoalessandromancanza della giusta