Si è sempre ritenuto che un eccesso di rame nel corpo potesse provocare gravi disturbi mentali; tuttavia non esistono prove scientifiche serie a sostegno di questa tesi. Il rame può essere uno dei fattori responsabili di alcuni tipi di schizofrenia in individui con bassi livelli di istamina e livelli di rame anormalmente alti nel sangue. In questi casi le analisi devono essere effettuate da un medico qualificato. Dosi troppo elevate o troppo basse di rame sono state trovate anche nelle persone che soffrono di disturbi della sfera emotiva; questi problemi possono essere causati anche da ipoglicemia o squilibri dei neurotrasmettitori. Il rame può accumularsi anche come difesa contro questi disturbi. Un eccesso di rame nel sangue può aggravare l’ipertensione (dovuta all’uso di contraccettivi orali o al fumo), può causare balbuzie, autismo, iperattività infantile, tossiemia gravidica, tensione premestruale (l’attività ormonale ne aumenta i livelli ematici), depressione, insonnia, senilità, calvizie precoce, tinnito (fischi nelle orecchie), pigmentazione facciale, dolori alle articolazioni, ipoglicemia funzionale, cirrosi epatica, ipoproteinemia, carenza di niacina, infezioni, attacchi di cuore, leucemia e malattie mentali. L’uso prolungato della pillola anticoncezionale può causare aumenti eccessivi o carenze di rame nel sangue che portano ad un aumento dei livelli di colesterolo. Alcune forme d’anemia in cui il ferro si dimostra inefficace possono indicare un livello troppo alto di rame. L’anemia emolitica, l’emoglobinuria e l’ittero, sono provocate da un improvvisa immissione di rame nel flusso sanguigno.
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Tra i sintomi dell’intossicazione troviamo nausea, vomito, dolore epigastrico, cefalea, vertigini, debolezza, diarrea e un gusto metallico in bocca. I casi di intossicazione più grave possono dare tachicardia, ipertensione, ittero, uremia, coma e morte.
Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann