Per quanto riguarda la profilassi, io non ho ancora capito che diamine devo fare. Il Verapamil non posso prenderlo. Il Cortisone non mi fa niente. Il Carbolithium idem e poi è pericoloso. Lo scorso anno sembrava che Topamax mi avesse aiutato e invece quest'anno, ormai ne sto prendendo 100 mg al giorno, non sortisce effetti.
Avevo una mezza idea di andare a cercare il Deseril ma l'idea di prendere allucinogeni non mi attira molto. Il neurologo che mi segue, poverino, non sa più come aiutarmi.
Ma non è finita: al momento dell'attacco l'ossigeno funziona abbastanza bene soltanto se l'attacco è di lieve vigore o se è preso all'inizio. Purtroppo però i miei attacchi sono quasi tutti notturni, o comunque nel sonno, e quasi sempre mi svegliano solo quando sono già a un buon livello di dolore, ergo l'ossigeno può fare poco. La cura del freddo, contrariamente a quanto mi era sembrato inizialmente, non funziona punto. Né bevendo acqua fredda, né con oggetti molto freddi appoggiati in giro per la testa o per il collo.
L'unica cosa che ancora funziona, come al solito, è il maledetto Imigran fiale. Che però aumenta il livello di dolore della crisi successiva (o almeno a me sembra così).
Lo scorso anno assumevo una compressa di Auradol 2.5 prima di dormire e questo mi aiutava a non avere crisi notturne (o quanto meno a ridurne il numero e la forza). Questo non funziona più. Il neurologo mi ha detto di provare con Seglor (ergotamina): niente da fare.
Insomma, la notte appena trascorsa l'ho passata per 4 ore e mezza in salotto fra respirare ossigeno, iniettarmi Imigran e attendere gli effetti (e addormentarmi, anche, sul divano) e 3 ore scarse sul letto a dormire poco perché nervoso ad aspettare l'attacco successivo.
Il primo degli attacchi era così forte che neanche Imigran è riuscito a spegnerlo. Sono stato lì lì per farmi una seconda fiala dopo 10 minuti...