Autore Topic: per skianta e vari curiosi  (Letto 19898 volte)

Offline Lucius

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #75 il: Agosto 17, 2009, 11:14:56 Lun »
Capisco benissimo anch'io Vittorio, ma non sono altrettanto certo che lui abbia capito cosa intendiamo per 'farsi attraversare dal dolore'...

E' una tecnica per COMBATTERE più efficacemente un'attacco, non è assolutamente rassegnazione ANZI!!

Con questa tecnica in realtà si 'favorisce' la 'fuoriuscita' di quello 'sfogo' che l'attacco di CH rappresenta, per poi stare meglio!

Potrei fare mille paragoni e o metafore, dallo schiacciarsi un brufolo alla pentola a presione.... ma rischierei di confondere le idee ancora di più...

Forse è una questione di prospettive, io resto fermamente convinto che l'episodio doloroso NON sia il problema, anzi, l'esatto contrario! Ovvero l'episodio doloroso sono convinto che sia il 'processo' con cui il nostro organismo RISOLVE il problema che sta a monte!
Quello che non va è PRIMA dell'attacco... dopo l'attacco SI RISOLVE! (fino all'attacco successivo).

In quest'ottica il 'lasciarsi attraversare dal dolore' o il 'lasciare che sia' assume un significato OPPOSTO alla rassegnazione!

Luciano Patrucco
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Offline casper60

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #76 il: Agosto 17, 2009, 11:16:14 Lun »
Capisco benissimo anch'io Vittorio, ma non sono altrettanto certo che lui abbia capito cosa intendiamo per 'farsi attraversare dal dolore'...

E' una tecnica per COMBATTERE più efficacemente un'attacco, non è assolutamente rassegnazione ANZI!!

Con questa tecnica in realtà si 'favorisce' la 'fuoriuscita' di quello 'sfogo' che l'attacco di CH rappresenta, per poi stare meglio!

Potrei fare mille paragoni e o metafore, dallo schiacciarsi un brufolo alla pentola a presione.... ma rischierei di confondere le idee ancora di più...

Forse è una questione di prospettive, io resto fermamente convinto che l'episodio doloroso NON sia il problema, anzi, l'esatto contrario! Ovvero l'episodio doloroso sono convinto che sia il 'processo' con cui il nostro organismo RISOLVE il problema che sta a monte!
Quello che non va è PRIMA dell'attacco... dopo l'attacco SI RISOLVE! (fino all'attacco successivo).

In quest'ottica il 'lasciarsi attraversare dal dolore' o il 'lasciare che sia' assume un significato OPPOSTO alla rassegnazione!

concordo

casper ;)

Offline evi

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #77 il: Agosto 17, 2009, 21:39:23 Lun »

Anche
 io, Lu, desidero non dare adito a fraintendimenti e, poichè il mio post era incompleto tengo a chiarire che:
1) non ho mai pensato che con i vostri discorse steste incoraggiando alla rassegnazione...se così fosse non esisterebbe l?OUCH o comunque tu non faresti parte del direttivo, e non studieresti e non ti sbatteresti per risovere tuoi ed altrui problemi causati dall'esistenza della Bestia;
2) il mio è, come dicevo, un caso singolo...sono convintissima del fatto che se NON mi fosse fatta "attraversare dal dolore", se mi fossi opposta al dolore, non avendo alternativa alcuna, avrei sofferto MOLTO di più...qualcuno forse può ricordare che ho scritto sul forum in pieno attacco...ed era un attacco forte, ve lo posso garantire, come tutti quelli notturni. Il mio e vostro approccio secondo me è simile se non identico, solo io l'ho adottato per motivi diversi e quando, per motivi anagrafici, ero certamente immatura...e questo approccio era la necessaria risposta ad una forzosa passività di fronte al dolore. "Farsi attraversare dal dolore" nel mio caso è la ricorrente alternativa a dasse da fare per tentare di altrimenti risolvere il problema...e questo per me è negativo, ha effetti negativi sulla mia vita.
3) Capisco l'irritazione di Vittorio, non la condivido, non è la mia e non può esserlo sia per i motivi suddetti, sia perchè io, a differenza sua, NON sono cronica manco pe nniente.
4) Non posso che accogliere e rispettare le vostre opinioni sulla natura ed origine di questo dolore, e naturalmente chiedo a voio di fare altrettanto...perchè di opinioni e solo opinioni, purtroppo, al momento si tratta. E' lecito il mio dubbio che abbiate ragione voi e non io perchè avete purtroppo più esperienza di me ed avete riflettuto e sttudiatop il problerma molto più di me.   Assolutammente senza un briciolo di polemica, giuro!  ;)


         Evi
Capisco benissimo anch'io Vittorio, ma non sono altrettanto certo che lui abbia capito cosa intendiamo per 'farsi attraversare dal dolore'...

E' una tecnica per COMBATTERE più efficacemente un'attacco, non è assolutamente rassegnazione ANZI!!

Con questa tecnica in realtà si 'favorisce' la 'fuoriuscita' di quello 'sfogo' che l'attacco di CH rappresenta, per poi stare meglio!

Potrei fare mille paragoni e o metafore, dallo schiacciarsi un brufolo alla pentola a presione.... ma rischierei di confondere le idee ancora di più...

Forse è una questione di prospettive, io resto fermamente convinto che l'episodio doloroso NON sia il problema, anzi, l'esatto contrario! Ovvero l'episodio doloroso sono convinto che sia il 'processo' con cui il nostro organismo RISOLVE il problema che sta a monte!
Quello che non va è PRIMA dell'attacco... dopo l'attacco SI RISOLVE! (fino all'attacco successivo).

In quest'ottica il 'lasciarsi attraversare dal dolore' o il 'lasciare che sia' assume un significato OPPOSTO alla rassegnazione!
Fate conto che io sia nera, ebrea, musulmana, cristiana, induista, buddhista, animista, che io sia entracomunitaria, extraterrestre, clandestina, carcerata, drogata, gialla, disabile, analfabeta, alcolizzata, terrona, lebbrosa, senza tetto, sporca, malvestita, povera, prostituta, donna...

Skianta

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #78 il: Agosto 17, 2009, 22:34:13 Lun »
Mi domandi che utilità ha? Mi sembra tanto ovvia e tanto semplice!

1)Dura di meno l'attacco
2)Ne esci meno sfinito e meno logorato
3)Diventi padrone e non schiavo del dolore
4)Non facendo uso di farmaci e facendo sfogare gli attacchi rischi di meno che ti si instauri una cronicità
5)Alzi in maniera naturale la tua soglia del dolore
6)Potenzi l'uso della tua mente e del tuo centro di consapevolezza

E mo mi fermo perchè se mi concentro ti trovo altri buoni motivi per cimentarsi in questo approccio alla CH.  Ciò non significa che tutti debbano fare così! Chi se la sente e ci riesce ne può trarre alcuni vantaggi, chi non se la sente o non ci riesce può tranquillamente farsi una spada di imigran.

Io nella mia CH ho fatto entrambe le cose in funzione di come la stavo vivendo e ne ho fatte centinaia di altre di cose. Ho anche tirato le craniate ai muri, o mi sono provocato altri forti dolori altrove per vedere se si riduceva la CH.  Non li ho consigliati mai perchè non ne ho tratto alcun beneficio. Se avessi tratto beneficio dal mangiare sterco di cavallo, lo consiglierei a tutti; questo è lo spirito con cui riporto le mie esperienze di CH.

In remissione ci sono entrato dopo aver fatto esperienze atroci e sofferto l'ira di dio. Facendo uno shok farmacologico inverso tale che nessun medico te lo indicherebbe in quanto va contro tutti i consigli dei bugiardini e adoperando sostanze vietate...............................intanto io adesso sono senza CH da molto tempo  ;D ;D ;D ;D



Anche qui, Dav, non posso che quotarti, però quello che io intendevo per dolore patologico non è "dolore senza causa"...la causa c'è per forza, anche in fenomeni irritanti e inutili e talvolta letali come le allergie...
Io paragono il dolore patologico ad una sirena d'allarme che si attiva per motivi che nulla hanno a che fare con la ragione per la quale la sirena è stata concepita, con il risultato di creare disturbo, confusione e disagio senza difendere da nulla nessuno...se il vento forte scuote le automobili e fa scattare l'allarme non ci tutela da ladri e teppisti: rompe semplicemente i maroni, diciamocela tutta! Nella CH qual è la patogenesi: dilatazione dei vasi e conseguente irritazione del famigerato trigemino...se nervo e vaso avessero avuto diversa reciproca collocazione a mala pena ve ne sareste accorti d'avecce sta "anomalia" di funzionamento...il dolore qui è uno spiacevolissimo, ma molto molto spiacevole ed indesiderabile effetto collaterale...che utilità ha, Dav, visto che la vera causa è ignota ed un rimedio veramente valido ancora non si trova?

Io comprendo i discorsi fatti da te, Luna ed altri, ma capisco anche l'iiritazione di Vittorio...perchè capisco che le strategie per affrontare le difficoltà sono profondamente radicate nella struttura di personalità e, fortunatamente, siamo tutti diversi gli uni dagli altri.
Capisco il "farsi attraversare dal dolore " perchè, in modo automatico ed inconsapevole è questo il  mio approccio, da decenni, cioè da uqndo mia madre m'ha fatto capire che mi avrebbe disprezzata se avessi dato voce al disagio quando ero malata...far finta di nulla, sopportare, ecco la "virtù"...perchè lei era stata educata allo stesso modo. Per me è diventata presto una ìseseconda natura...è bene, è male?! Chi lo sa? Io tollero fin troppo lea frustrazione, nel mio caso troppo
perchè ciò mi induce ad essere passiva di fronte al più intenso dolore: ci è voluto un mese e mezzo di dolore quasi ininterrotto e di nottate atroci perchè mi decidessi ad andare in un centro cefaleee! E' solo IL MIO PERSONALISSIMO CASO, RAGAZZI, NON INTENDO MINIMAMENTE GENERALIZZARE, solo dire che capisco Vittorio.

WEvi



Non è un eccezione, il dolore patologico è un dolore legato ad una patologia e lui segnala chè c'è qualcosa che non va, c'è qualcosa di guasto; la funzione del dolore secondo natura non cambia, è la stessa. Poi a volte il dolore lo puoi eliminare e significa rimuovere la causa che l'ha generato, altre volte non lo puoi eliminare. Se non lo puoi eliminare l'unica altra strada onde evitare la pazzia o il suicidio è la convivenza. Conviverci può significare anche "Lascia che sia" e cerca di rilassartici dentro.

Io so che è un impresa, come so bene cosa sia il dolore (non solo quello della CH che non è poi il peggior dolore o malessere che ci sia ne ho sperimentati di peggio)però nella Ch ho sperimentato (e non solo io ) che se non ti ci opponi, non ti irrigidisci, ma ti lasci attraversare quasi rilassandotici dentro, la crisi dura di meno; non fa meno male, ma dura di meno e ti esaurisce di meno. PROVARE PER CREDERE .




« Ultima modifica: Agosto 17, 2009, 23:19:56 Lun da Skianta »

Offline Vittorio

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #79 il: Agosto 17, 2009, 23:08:34 Lun »

Io tollero fin troppo lea frustrazione, nel mio caso troppo
perchè ciò mi induce ad essere passiva di fronte al più intenso dolore: ci è voluto un mese e mezzo di dolore quasi ininterrotto e di nottate atroci perchè mi decidessi ad andare in un centro cefaleee!

WEvi

E questo è uno dei lati negativi che evidenziavo prima... non credete?

V.
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Skianta

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #80 il: Agosto 17, 2009, 23:23:32 Lun »
Non si tratta di "tollerare" , ma di affrontare e non è un atteggiamento passivo, ma attivo.

Detto questo, nessuno è obbligato a farlo, se ne trovi giovamento bene altrimenti amen, se conosci strade o tecniche utili postale sul forum che esiste anche per questo  ;)




Io tollero fin troppo lea frustrazione, nel mio caso troppo
perchè ciò mi induce ad essere passiva di fronte al più intenso dolore: ci è voluto un mese e mezzo di dolore quasi ininterrotto e di nottate atroci perchè mi decidessi ad andare in un centro cefaleee!

WEvi

E questo è uno dei lati negativi che evidenziavo prima... non credete?

V.

Offline evi

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #81 il: Agosto 18, 2009, 07:27:42 Mar »

 :-\ :-\ :-\ :-\ :-\
Come ho scritto non ho intenti polemici ed ho esposto il mio personalissimo caso, per esemplificare come analoghi approcci abbiano significati, conseguenze, valenze diverse a seconda delle diverse vicende e, soprattutto, personalità.
Nel mio caso, come ho già scritto, la tecnica del "lasciarsi attraversare" ha avuto la sua efficacia (e infatti sono andata avanti più di due mesi senza farmaci), ma è stata sostitutiva di indagini ed interventi opportuni e necessari...NEL MIO CASO.
Ho parlato del modo in cui sono arrivata a quell'approccio perchè mi sembrava importante chiarire che nel mio caso il percorso è stato diverso dal vostro e certamente molto meno consapevole e maturo...ce sò arrivata ugualmente perchè non avevo molta scelta e perchè la mia struttura di personalità mi ci ha condotta...io sono un eccellente "incassatrice", finchè le cose vanno male, e nella misura in cui vanno male, io do fondo a tutte le mie risorse, e tiro fuori una forza spaventosa (so che non si tratta affatto di un approccio passivo)
...però bisogna vivere anche nell'ordinario, e cercare anche soluzioni che non richiedano misure "straordinarie"...su questo punto siamo tutti d'accordo, credo. E' in questo senso che capisco perfettamente Vittorio e credo lo capiate anche voi.
Spero Dav che non vorrai leggere un tono polemico in questo post perchè non esiste.   

                                                                                                                                                                                     Evi                                                                                                                                                     
Fate conto che io sia nera, ebrea, musulmana, cristiana, induista, buddhista, animista, che io sia entracomunitaria, extraterrestre, clandestina, carcerata, drogata, gialla, disabile, analfabeta, alcolizzata, terrona, lebbrosa, senza tetto, sporca, malvestita, povera, prostituta, donna...

Skianta

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #82 il: Agosto 18, 2009, 09:45:58 Mar »
Non capisco perchè parli di toni polemici ?



 :-\ :-\ :-\ :-\ :-\
Come ho scritto non ho intenti polemici ed ho esposto il mio personalissimo caso, per esemplificare come analoghi approcci abbiano significati, conseguenze, valenze diverse a seconda delle diverse vicende e, soprattutto, personalità.
Nel mio caso, come ho già scritto, la tecnica del "lasciarsi attraversare" ha avuto la sua efficacia (e infatti sono andata avanti più di due mesi senza farmaci), ma è stata sostitutiva di indagini ed interventi opportuni e necessari...NEL MIO CASO.
Ho parlato del modo in cui sono arrivata a quell'approccio perchè mi sembrava importante chiarire che nel mio caso il percorso è stato diverso dal vostro e certamente molto meno consapevole e maturo...ce sò arrivata ugualmente perchè non avevo molta scelta e perchè la mia struttura di personalità mi ci ha condotta...io sono un eccellente "incassatrice", finchè le cose vanno male, e nella misura in cui vanno male, io do fondo a tutte le mie risorse, e tiro fuori una forza spaventosa (so che non si tratta affatto di un approccio passivo)
...però bisogna vivere anche nell'ordinario, e cercare anche soluzioni che non richiedano misure "straordinarie"...su questo punto siamo tutti d'accordo, credo. E' in questo senso che capisco perfettamente Vittorio e credo lo capiate anche voi.
Spero Dav che non vorrai leggere un tono polemico in questo post perchè non esiste.   

                                                                                                                                                                                     Evi                                                                                                                                                     

Offline evi

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #83 il: Agosto 18, 2009, 11:26:20 Mar »
Non capisco perchè parli di toni polemici ?


 

Ormai, Dav, ho il TERRORE  ;D  che mio malgrado i miei "appassionati" posts possano essere percepiti come polemici...avere l'abitudine di esprimere il proprio pensiero "paro paro" come la mente lo fabbrica al momento può dare adito a fraintendimenti...diciamo che so di essere spesso, come dire?, "ruvida"...e se credete che esageri parlate pure con chi vive con me...poracci!  ;D

Sono felicissima che non siano stati percepiti come polemici.

Come dice Lu, la prenderò d'ora innanzi molto easy...easy easy...

                                                                                                                                                                     :-* :D Evi

                                                                                                               
Fate conto che io sia nera, ebrea, musulmana, cristiana, induista, buddhista, animista, che io sia entracomunitaria, extraterrestre, clandestina, carcerata, drogata, gialla, disabile, analfabeta, alcolizzata, terrona, lebbrosa, senza tetto, sporca, malvestita, povera, prostituta, donna...

Offline lunalafata

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #84 il: Agosto 18, 2009, 12:05:28 Mar »
Questa discussione mi piace molto perchè si sta aprendo un confronto interessante e anche molto utile non solo sul come affrontare un attacco, ma soprattutto su come viviamo la bestia, quanto e come riusciamo a integrarla a noi stessi, alla nostra storia.

L'approccio di farsi attraversare dal dolore è difficile da spiegare, e a dire il vero non sono nemmeno convinta che questa definizione gli calzi a pennello, ma non ne trovo altre.
Quoto i grandi Skianta e Lucius, non si tratta di rassegnarsi a, e forse non la considererei nemmeno una reazione contro.

E' provare a integrarsi a un lato che malgrado tutto mi appartiene.

Dopo aver in vari modi tentato di contrastarlo con rimedi e farmaci e altro ancora, mi fermo e lo lascio parlare, e lo ascolto. Rassegnazione e reazione sono atteggiamenti che ho vissuto e in parte ancora vivo eccome, in base allo stato d'animo, al momento, alla situazione; in questo momento invece vivo una possibilità diversa. Forse è la conseguenza di credere che il dolore sia un messaggio, e come tale lo ascolto, che non significa piegarsi a pecorina, tapparsi il naso e stringere i denti finchè la tortura passa, ma guardarlo negli occhi, entrare nei suoi occhi, diventare i suoi occhi.
In quel momento, quando i due sguardi sono diventati uno, succede qualcosa che fa diventare il dolore possibile e poi una possibilità, e forse piano piano riuscirò anche a creare in qualche modo un dialogo.
Nel frattempo quell'attacco è diventato meno invasivo, ho aperto la mia anima a una possibilità diversa, propositiva e non distruttiva, ne vengo fuori con un'idea e non solo spossata, ho una speranza che brilla tra le mani, piccola ma viva.

Poi ci sono altri momenti in cui non sarò all'altezza di questo percorso e per tanti motivi sfilerò l'imigran dalla borsa e lo userò e basta, l'ho fatto anche ieri in un momento in cui non sapevo trovare alternative.

Ognuno di noi ha una storia unica, nella quale compare una bestia alla quale rassegnarsi o opporsi, o dialogare o tutte le reazioni possibili. Nella mia storia in questo momento sto provando questo percorso che in fondo è il risultato di tutto quello che ho fatto fino ad ora, come del resto lo è la mia bestia e il suo modo di esserci, insieme a me. Non credo arriverò mai a considerarla una parte di me positiva, ma ora c'è un alito di vento in sottofondo che me la fa vedere come una sottile, subdola e diabolica possibilità.

Sottile, subdola e dialolica, ma comunque una possibilità.


Lidia Gandellini     OUCH Italia (onlus)
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Offline mao

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #85 il: Agosto 18, 2009, 15:02:52 Mar »
sempre x lunalafata:provo a spiegarti cosa dovresti fare ad ogni insorgenza di attacco,che non è proprio quello che io faccio ma una parte.piegamenti sulle ginocchia o accosciate o squat..scegli come chiamarlo ..finche non sei stanca riposarti un minuto e ricominiare finche non ti passa. se funziona anche con te in venti minuti dovresti sentirlo regredire ...se ti fà sentire piu' sicura reggiti alla maniglia di una porta chiusa:-)puoi provare come no..io in due mesi e circa 4/5 attacchi al giorno ho preso 1 auradol che non ha fatto molto e l'isoptin ..dal prossimo giro basta anche con l'isoptin..ovviamente se puoi fare sport..se non sono stato chiaro c'è la mail e ti passo il mio tel.ciao mao

Offline Vittorio

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #86 il: Agosto 18, 2009, 15:49:51 Mar »
se conosci strade o tecniche utili postale sul forum che esiste anche per questo  ;)

Se ne conoscessi, le avrei già riportate qui.
Io so soltanto di essere riuscito (non chiedetemi come ho fatto, perché credo sia soltanto una botta di... fortuna) ad eliminare tutti i farmaci noti (isoptin, carbolithium, imigran) prendendo semplicemente un Auradol la sera che mi "protegge" da attacchi notturni. Gli attacchi li fronteggio solo con l'ossigeno.
Inoltre, invece che innalzare la mia personale soglia del dolore, sono riuscito ad abbassare l'intensità del dolore stesso, che adesso potrebbe anche essere sopportabile senza intervenire con nulla, ma l'ossigeno lo uso ugualmente e... funziona praticamente sempre.

V.


Ormai, Dav, ho il TERRORE  ;D  che mio malgrado i miei "appassionati" posts possano essere percepiti come polemici...
                                                                                                                                                                    :-* :D Evi

Polemici i tuoi? Che dire dei miei che lo sembrano ancora di più (anche se non lo sono affatto)   :) :)

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #87 il: Agosto 18, 2009, 19:03:54 Mar »
Vittorio, secondo me se riesci a non prendere farmaci e a lasciar sfogare la bestia quando arriva, ti tortura di meno e rischia di meno di diventare cronica.


se conosci strade o tecniche utili postale sul forum che esiste anche per questo  ;)

Se ne conoscessi, le avrei già riportate qui.
Io so soltanto di essere riuscito (non chiedetemi come ho fatto, perché credo sia soltanto una botta di... fortuna) ad eliminare tutti i farmaci noti (isoptin, carbolithium, imigran) prendendo semplicemente un Auradol la sera che mi "protegge" da attacchi notturni. Gli attacchi li fronteggio solo con l'ossigeno.
Inoltre, invece che innalzare la mia personale soglia del dolore, sono riuscito ad abbassare l'intensità del dolore stesso, che adesso potrebbe anche essere sopportabile senza intervenire con nulla, ma l'ossigeno lo uso ugualmente e... funziona praticamente sempre.

V.


Ormai, Dav, ho il TERRORE  ;D  che mio malgrado i miei "appassionati" posts possano essere percepiti come polemici...
                                                                                                                                                                    :-* :D Evi

Polemici i tuoi? Che dire dei miei che lo sembrano ancora di più (anche se non lo sono affatto)   :) :)

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Offline Vittorio

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #88 il: Agosto 19, 2009, 19:18:15 Mer »
Vittorio, secondo me se riesci a non prendere farmaci e a lasciar sfogare la bestia quando arriva, ti tortura di meno e rischia di meno di diventare cronica.



Troppo tardi! Sono cronico ormai da qualche anno.
Si possono contare sulle dita delle mani i giorni in cui non ho attacchi in un anno.

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #89 il: Agosto 19, 2009, 19:37:59 Mer »
La situazione può cambiare, anche se sei cronico. Io ero cronico farmacoresistente ed ora non lo sono più


Vittorio, secondo me se riesci a non prendere farmaci e a lasciar sfogare la bestia quando arriva, ti tortura di meno e rischia di meno di diventare cronica.



Troppo tardi! Sono cronico ormai da qualche anno.
Si possono contare sulle dita delle mani i giorni in cui non ho attacchi in un anno.

V.