Autore Topic: per skianta e vari curiosi  (Letto 19899 volte)

Offline lunalafata

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #60 il: Agosto 15, 2009, 23:21:24 Sab »
Ma scusatemi, non credete di essere in contraddizione?

Se il dolore è un campanello d'allarme significa che nel nostro corpo qualcosa non va. E quindi, dobbiamo trovare il modo di risolvere la causa del dolore e, di conseguenza, eliminare il dolore, no?

Invece qui ho letto di "farsi attraversare dal dolore", elevare la soglia di sopportazione, abituarsi per sopportarlo meglio. Ok, ma se facciamo questo lo sopporteremo meglio ma non cercheremo di eliminarne la causa.

MAGARI POTESSIMO RISOLVERE LA CAUSA!!!

...il fatto è che (di fatto) nessuno la conosce!

Quali alternative abbiamo??!

provare a cercarla finchè non la troviamo

Lidia Gandellini     OUCH Italia (onlus)
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cometa

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #61 il: Agosto 15, 2009, 23:25:49 Sab »
Diciamolo al dottor House...

Offline Lucius

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #62 il: Agosto 15, 2009, 23:28:43 Sab »
Ma scusatemi, non credete di essere in contraddizione?

Se il dolore è un campanello d'allarme significa che nel nostro corpo qualcosa non va. E quindi, dobbiamo trovare il modo di risolvere la causa del dolore e, di conseguenza, eliminare il dolore, no?

Invece qui ho letto di "farsi attraversare dal dolore", elevare la soglia di sopportazione, abituarsi per sopportarlo meglio. Ok, ma se facciamo questo lo sopporteremo meglio ma non cercheremo di eliminarne la causa.

MAGARI POTESSIMO RISOLVERE LA CAUSA!!!

...il fatto è che (di fatto) nessuno la conosce!

Quali alternative abbiamo??!

provare a cercarla finchè non la troviamo

...d'accordissimo!!

Ma nel fratempo dobbiamo anche trovare il modo di 'sopportarla' al meglio!

Luciano Patrucco
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Offline lunalafata

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #63 il: Agosto 15, 2009, 23:30:53 Sab »
Ma scusatemi, non credete di essere in contraddizione?

Se il dolore è un campanello d'allarme significa che nel nostro corpo qualcosa non va. E quindi, dobbiamo trovare il modo di risolvere la causa del dolore e, di conseguenza, eliminare il dolore, no?

Invece qui ho letto di "farsi attraversare dal dolore", elevare la soglia di sopportazione, abituarsi per sopportarlo meglio. Ok, ma se facciamo questo lo sopporteremo meglio ma non cercheremo di eliminarne la causa.

MAGARI POTESSIMO RISOLVERE LA CAUSA!!!

...il fatto è che (di fatto) nessuno la conosce!

Quali alternative abbiamo??!

provare a cercarla finchè non la troviamo

...d'accordissimo!!

Ma nel fratempo dobbiamo anche trovare il modo di 'sopportarla' al meglio!

e mentre si cerca di renderla più sopportabile, in base alle sue reazioni ai nostri tentativi cercare di comprenderla meglio, studiarla e farci aiutare da lei a trovare la causa

Lidia Gandellini     OUCH Italia (onlus)
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Offline evi

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #64 il: Agosto 15, 2009, 23:55:25 Sab »
Sulla definizione del dolore non sono daccordo ne con Vittorio ne con Luna.

In brevi parole il dolore è forse il nostro più grande alleato; non va assolutamente combattuto, ma va ascoltato ed interpretato, per capire il messaggio che ci sta comunicando e constirci di intevenire a risolvere il problema.

Se non ci fosse il dolore probabilisticamente parlando la vita media delle  persone non raggiungerebbe l'adolescenza.




Questa osservazione non può che essere condivisa in termini generali...PERò Dav ogni regola ha la sua eccezione, e nel caso del dolore l'eccezione è il dolore patologico. Chi ha un minimo di nozioni di biologia e patologia sa che alcuni meccanismi preziosissimi di difesa possono essere essi stessi causa di danno e malattia, come accade in alcuni casi per i l processo infiammatorio, in cui di fatto sono le cellule del sistema immunitario a determinare il danno d'organo.
La Natura ha i suoi limiti, purtroppo.

Evi
Fate conto che io sia nera, ebrea, musulmana, cristiana, induista, buddhista, animista, che io sia entracomunitaria, extraterrestre, clandestina, carcerata, drogata, gialla, disabile, analfabeta, alcolizzata, terrona, lebbrosa, senza tetto, sporca, malvestita, povera, prostituta, donna...

Offline mao

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #65 il: Agosto 16, 2009, 19:48:04 Dom »
x lunalafata: ho dato un'occhio a 2 pagine sole di questo post e magari lo sai gia' ma sembra che ti manchi di provare con lo sport.. 20 minuti di corsa o qualunque cosa che mandi il tuo cuore a150 160 battiti al minuto... provato tutto prova anche questo...ciao mao

Offline lunalafata

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #66 il: Agosto 16, 2009, 21:29:51 Dom »
x lunalafata: ho dato un'occhio a 2 pagine sole di questo post e magari lo sai gia' ma sembra che ti manchi di provare con lo sport.. 20 minuti di corsa o qualunque cosa che mandi il tuo cuore a150 160 battiti al minuto... provato tutto prova anche questo...ciao mao

Ti ringrazio tanto Mao, ci sono sport che mi piacciono e che a periodi pratico. Mi incuriosiscono però in effetti due cose più di tutto in questo spunto:
-ho letto anche da altri che fare un'attività fisica intensa durante l'attacco contribuisce a placarlo o fermarlo; mi è difficile proiettarmi in questa cosa, tipo che all'esordio dell'attacco prendo la bici e pedalo in salita al massimo dello sforzo? Mi è difficile immaginare di farcela, anche solo ad affrontare la luce del palo della luce se è notte, della luce del sole se è giorno, e coordinare il movimento, ma forse correre è possibile, o fare un altro genere di attività li dove mi trovo. Forse non sto capendo precisamente cosa si intende.
-Aumentare improvvisamente la frequenza cardiaca aiuta? In effetti però già aumenta, non so di quanto, non credo così tanto (140/150 b/m), ma certamente aumenta, almeno  nel mio caso. Forzare ulteriormente può servire? Come forzare, sempre con l'attività fisica?

Incredibilmente stiamo esplorando il campo dall'immobilità assoluta e ricerca dell'azzeramento di reazioni, all'estremizzazione del movimento e esasperazione della frequenza.

Torna sempre l'andamento generale della ch, il suo modo di far incontrare gli estremi mentre noi siamo in mezzo...

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Skianta

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #67 il: Agosto 16, 2009, 21:30:24 Dom »
Non è un eccezione, il dolore patologico è un dolore legato ad una patologia e lui segnala chè c'è qualcosa che non va, c'è qualcosa di guasto; la funzione del dolore secondo natura non cambia, è la stessa. Poi a volte il dolore lo puoi eliminare e significa rimuovere la causa che l'ha generato, altre volte non lo puoi eliminare. Se non lo puoi eliminare l'unica altra strada onde evitare la pazzia o il suicidio è la convivenza. Conviverci può significare anche "Lascia che sia" e cerca di rilassartici dentro.

Io so che è un impresa, come so bene cosa sia il dolore (non solo quello della CH che non è poi il peggior dolore o malessere che ci sia ne ho sperimentati di peggio)però nella Ch ho sperimentato (e non solo io ) che se non ti ci opponi, non ti irrigidisci, ma ti lasci attraversare quasi rilassandotici dentro, la crisi dura di meno; non fa meno male, ma dura di meno e ti esaurisce di meno. PROVARE PER CREDERE .



Sulla definizione del dolore non sono daccordo ne con Vittorio ne con Luna.

In brevi parole il dolore è forse il nostro più grande alleato; non va assolutamente combattuto, ma va ascoltato ed interpretato, per capire il messaggio che ci sta comunicando e constirci di intevenire a risolvere il problema.

Se non ci fosse il dolore probabilisticamente parlando la vita media delle  persone non raggiungerebbe l'adolescenza.




Questa osservazione non può che essere condivisa in termini generali...PERò Dav ogni regola ha la sua eccezione, e nel caso del dolore l'eccezione è il dolore patologico. Chi ha un minimo di nozioni di biologia e patologia sa che alcuni meccanismi preziosissimi di difesa possono essere essi stessi causa di danno e malattia, come accade in alcuni casi per i l processo infiammatorio, in cui di fatto sono le cellule del sistema immunitario a determinare il danno d'organo.
La Natura ha i suoi limiti, purtroppo.

Evi

Skianta

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #68 il: Agosto 16, 2009, 21:33:48 Dom »
A me l'attività fisica all'esordio di una crisi me la fa peggiorare subito. Secondo me durante un attacco ciò che lo contrasta è una inibizione delle attività elettriche celebrali (che sono aumentate in maniera esponenziale durante l'attacco)non un incremento e l'attività fisica necessariamente le incrementa



x lunalafata: ho dato un'occhio a 2 pagine sole di questo post e magari lo sai gia' ma sembra che ti manchi di provare con lo sport.. 20 minuti di corsa o qualunque cosa che mandi il tuo cuore a150 160 battiti al minuto... provato tutto prova anche questo...ciao mao

Ti ringrazio tanto Mao, ci sono sport che mi piacciono e che a periodi pratico. Mi incuriosiscono però in effetti due cose più di tutto in questo spunto:
-ho letto anche da altri che fare un'attività fisica intensa durante l'attacco contribuisce a placarlo o fermarlo; mi è difficile proiettarmi in questa cosa, tipo che all'esordio dell'attacco prendo la bici e pedalo in salita al massimo dello sforzo? Mi è difficile immaginare di farcela, anche solo ad affrontare la luce del palo della luce se è notte, della luce del sole se è giorno, e coordinare il movimento, ma forse correre è possibile, o fare un altro genere di attività li dove mi trovo. Forse non sto capendo precisamente cosa si intende.
-Aumentare improvvisamente la frequenza cardiaca aiuta? In effetti però già aumenta, non so di quanto, non credo così tanto (140/150 b/m), ma certamente aumenta, almeno  nel mio caso. Forzare ulteriormente può servire? Come forzare, sempre con l'attività fisica?

Incredibilmente stiamo esplorando il campo dall'immobilità assoluta e ricerca dell'azzeramento di reazioni, all'estremizzazione del movimento e esasperazione della frequenza.

Torna sempre l'andamento generale della ch, il suo modo di far incontrare gli estremi mentre noi siamo in mezzo...

Offline lunalafata

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #69 il: Agosto 16, 2009, 21:44:19 Dom »
Tutti ottimi spunti per me,
ma in questo momento sto sperimentando la faccenda della convivenza col dolore (questo modo di chiamarla mi piace, trovo che calzi molto) e credo di cominciare a riuscire a viverlo abbastanza a lungo da sentirne l'effetto.
Skianta dici che è per questo che gli attacchi durano un pochino di meno?
Non sono meno intensi, sono più possibili. E più ci provo più mi rendo conto che sono due cose abissalmente diverse. Perchè sentirli possibili rende in qualche modo l'intensità indifferente per qualche attimo.


Lidia Gandellini     OUCH Italia (onlus)
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cometa

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #70 il: Agosto 16, 2009, 23:05:49 Dom »
Luna sicuramente il tuo nuovo approccio è quello che fa passare la crisi prima...
Ricordati durante l'attacco di pensare la famosa frase di Piero HA DA PASSA' e rilassati il più possibile con i metodi che riesci ad applicare.
Ci ho provato con l'attività fisica ma anche a me la crisi sale vertiginosamente... ma ripeto che è l'adrenalina che la fa passare.

Skianta

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #71 il: Agosto 16, 2009, 23:18:29 Dom »

Skianta dici che è per questo che gli attacchi durano un pochino di meno?


[/quote]

Assolutamente si, è il motivo per cui suggerisco di provarci, sio soffre un pochino di meno. Continua con questo approccio che non è facile e che necessita di più volte per essere  perfezionato, poi col tempo tirerai le tue somme e ci potrai confermare o smentire se questo approccio è utile ed efficace o meno  :-*

Offline Vittorio

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #72 il: Agosto 17, 2009, 01:36:47 Lun »
Ribadisco ancora una volta che non mi piacciono le espressioni "convivere con il dolore", "lasciarsi attraversare dal dolore", e in generale "lascia che sia" perché mi sembrano tecniche di rassegnazione. E a me non piace rassegnarmi mai. E' cmq il mio personalissimo parere.

Premesso che la CH è imprevedibile, a rigor di logica durante un attacco l'esercizio fisico, soprattutto se esasperato, dovrebbe peggiorare la crisi.
Durante un attacco, molti di noi fanno un'iniezione di Imigran che causa un restringimento delle arterie con conseguente riduzione di afflusso di sangue al cervello... e noi cosa facciamo? Esercizio fisico per aumentarlo?

Credo invece che l'esercizio fisico faccia bene per prevenire gli attacchi. Personalmente ho notato che gli attacchi aumentano se sto per una giornata a poltrire, mentre solitamente si riducono quando ho giornate intense. Il risultato non è matematico, per cui sarebbe da prendere con beneficio di inventario.

V.
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Offline evi

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #73 il: Agosto 17, 2009, 09:51:13 Lun »

Anche qui, Dav, non posso che quotarti, però quello che io intendevo per dolore patologico non è "dolore senza causa"...la causa c'è per forza, anche in fenomeni irritanti e inutili e talvolta letali come le allergie...
Io paragono il dolore patologico ad una sirena d'allarme che si attiva per motivi che nulla hanno a che fare con la ragione per la quale la sirena è stata concepita, con il risultato di creare disturbo, confusione e disagio senza difendere da nulla nessuno...se il vento forte scuote le automobili e fa scattare l'allarme non ci tutela da ladri e teppisti: rompe semplicemente i maroni, diciamocela tutta! Nella CH qual è la patogenesi: dilatazione dei vasi e conseguente irritazione del famigerato trigemino...se nervo e vaso avessero avuto diversa reciproca collocazione a mala pena ve ne sareste accorti d'avecce sta "anomalia" di funzionamento...il dolore qui è uno spiacevolissimo, ma molto molto spiacevole ed indesiderabile effetto collaterale...che utilità ha, Dav, visto che la vera causa è ignota ed un rimedio veramente valido ancora non si trova?

Io comprendo i discorsi fatti da te, Luna ed altri, ma capisco anche l'iiritazione di Vittorio...perchè capisco che le strategie per affrontare le difficoltà sono profondamente radicate nella struttura di personalità e, fortunatamente, siamo tutti diversi gli uni dagli altri.
Capisco il "farsi attraversare dal dolore " perchè, in modo automatico ed inconsapevole è questo il  mio approccio, da decenni, cioè da uqndo mia madre m'ha fatto capire che mi avrebbe disprezzata se avessi dato voce al disagio quando ero malata...far finta di nulla, sopportare, ecco la "virtù"...perchè lei era stata educata allo stesso modo. Per me è diventata presto una ìseseconda natura...è bene, è male?! Chi lo sa? Io tollero fin troppo lea frustrazione, nel mio caso troppo
perchè ciò mi induce ad essere passiva di fronte al più intenso dolore: ci è voluto un mese e mezzo di dolore quasi ininterrotto e di nottate atroci perchè mi decidessi ad andare in un centro cefaleee! E' solo IL MIO PERSONALISSIMO CASO, RAGAZZI, NON INTENDO MINIMAMENTE GENERALIZZARE, solo dire che capisco Vittorio.

WEvi



Non è un eccezione, il dolore patologico è un dolore legato ad una patologia e lui segnala chè c'è qualcosa che non va, c'è qualcosa di guasto; la funzione del dolore secondo natura non cambia, è la stessa. Poi a volte il dolore lo puoi eliminare e significa rimuovere la causa che l'ha generato, altre volte non lo puoi eliminare. Se non lo puoi eliminare l'unica altra strada onde evitare la pazzia o il suicidio è la convivenza. Conviverci può significare anche "Lascia che sia" e cerca di rilassartici dentro.

Io so che è un impresa, come so bene cosa sia il dolore (non solo quello della CH che non è poi il peggior dolore o malessere che ci sia ne ho sperimentati di peggio)però nella Ch ho sperimentato (e non solo io ) che se non ti ci opponi, non ti irrigidisci, ma ti lasci attraversare quasi rilassandotici dentro, la crisi dura di meno; non fa meno male, ma dura di meno e ti esaurisce di meno. PROVARE PER CREDERE .




Fate conto che io sia nera, ebrea, musulmana, cristiana, induista, buddhista, animista, che io sia entracomunitaria, extraterrestre, clandestina, carcerata, drogata, gialla, disabile, analfabeta, alcolizzata, terrona, lebbrosa, senza tetto, sporca, malvestita, povera, prostituta, donna...

Offline evi

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Re: per skianta e vari curiosi
« Risposta #74 il: Agosto 17, 2009, 09:52:26 Lun »
 ;D Non ho firmato "viva Evi"...ho solo problemi con il pc e non posso apportare correzioni una volta battuta la parola...chiedo venia...

                                                                                                                                                                                    Evi
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