Anche qui, Dav, non posso che quotarti, però quello che io intendevo per dolore patologico non è "dolore senza causa"...la causa c'è per forza, anche in fenomeni irritanti e inutili e talvolta letali come le allergie...
Io paragono il dolore patologico ad una sirena d'allarme che si attiva per motivi che nulla hanno a che fare con la ragione per la quale la sirena è stata concepita, con il risultato di creare disturbo, confusione e disagio senza difendere da nulla nessuno...se il vento forte scuote le automobili e fa scattare l'allarme non ci tutela da ladri e teppisti: rompe semplicemente i maroni, diciamocela tutta! Nella CH qual è la patogenesi: dilatazione dei vasi e conseguente irritazione del famigerato trigemino...se nervo e vaso avessero avuto diversa reciproca collocazione a mala pena ve ne sareste accorti d'avecce sta "anomalia" di funzionamento...il dolore qui è uno spiacevolissimo, ma molto molto spiacevole ed indesiderabile effetto collaterale...che utilità ha, Dav, visto che la vera causa è ignota ed un rimedio veramente valido ancora non si trova?
Io comprendo i discorsi fatti da te, Luna ed altri, ma capisco anche l'iiritazione di Vittorio...perchè capisco che le strategie per affrontare le difficoltà sono profondamente radicate nella struttura di personalità e, fortunatamente, siamo tutti diversi gli uni dagli altri.
Capisco il "farsi attraversare dal dolore " perchè, in modo automatico ed inconsapevole è questo il mio approccio, da decenni, cioè da uqndo mia madre m'ha fatto capire che mi avrebbe disprezzata se avessi dato voce al disagio quando ero malata...far finta di nulla, sopportare, ecco la "virtù"...perchè lei era stata educata allo stesso modo. Per me è diventata presto una ìseseconda natura...è bene, è male?! Chi lo sa? Io tollero fin troppo lea frustrazione, nel mio caso troppo
perchè ciò mi induce ad essere passiva di fronte al più intenso dolore: ci è voluto un mese e mezzo di dolore quasi ininterrotto e di nottate atroci perchè mi decidessi ad andare in un centro cefaleee! E' solo IL MIO PERSONALISSIMO CASO, RAGAZZI, NON INTENDO MINIMAMENTE GENERALIZZARE, solo dire che capisco Vittorio.
WEvi
Non è un eccezione, il dolore patologico è un dolore legato ad una patologia e lui segnala chè c'è qualcosa che non va, c'è qualcosa di guasto; la funzione del dolore secondo natura non cambia, è la stessa. Poi a volte il dolore lo puoi eliminare e significa rimuovere la causa che l'ha generato, altre volte non lo puoi eliminare. Se non lo puoi eliminare l'unica altra strada onde evitare la pazzia o il suicidio è la convivenza. Conviverci può significare anche "Lascia che sia" e cerca di rilassartici dentro.
Io so che è un impresa, come so bene cosa sia il dolore (non solo quello della CH che non è poi il peggior dolore o malessere che ci sia ne ho sperimentati di peggio)però nella Ch ho sperimentato (e non solo io ) che se non ti ci opponi, non ti irrigidisci, ma ti lasci attraversare quasi rilassandotici dentro, la crisi dura di meno; non fa meno male, ma dura di meno e ti esaurisce di meno. PROVARE PER CREDERE .