Effetti del Propofol
Stato di coscienza
Il propofol somministrato alla dose di 2.5 mg/kg produce perdita di conoscenza in un tempo variabile tra i 30” ed 1 minuto nell’ adulto con un bolo e.v. di 20 secondi.
(6-7) La velocità di perdita di conoscenza è proporzionale alla rapidità di somministrazione: se il farmaco è somministrato lentamente la perdita di conoscenza sarà proporzionalmente più lenta ad instaurarsi.
Respiro
Le azioni che questa sostanza ha sull’ apparato respiratorio sono sintetizzabili in tre punti (
Depressione marcata dei riflessi faringolaringei
Apnea transitoria della durata di 30-90 secondi. La somministrazione lenta (da sedazione) produce una bradipnea e riduzione delle escursioni ventilatorie ma la apnea completa può essere prevenuta dal dosaggio attento.
Il farmaco non sembra presentare effetti di rilievo per quanto riguarda il tono dell’ albero bronchiale.
Apparato cardiovascolare
Gli effetti cardiovascolari di questa molecola vanno assolutamente conosciuti perché è soprattutto in questo punto che si concentrano le problematiche di impiego.
Il propofol è un farmaco fortemente depressivo per quanto riguarda l’ apparato cardiovascolare. Gli effetti non sono molto diversi da quelli ottenuti dalla somministrazione di tiopentone sodico ed anzi sono probabilmente anche più marcati.(9)Si verifica infatti un calo pressorio sisto-diastolico del 15-30%. Il fenomeno è accentuato dalla somministrazione di altre sostanze narcotiche concomitanti, dalla età elevata, dalla ipovolemia e da una ridotta contrattilità miocardica preesistente. Nel dettaglio osserviamo:
Abbassamento della PA
Abbassamento delle resistenze periferiche
Abbassamento della gittata cardiaca
Bradicardia relativa
Il propofol non avrebbe un effetto diretto sulla contrattilità miocardica. Sostanzialmente gli effetti emodinamici sarebbero legati da una parte ad una riduzione del riempimento ventricolare e dall’ altra a depressione del sistema nervoso autonomo. La bradicardia relativa che si realizza in concomitanza con la vasodilatazione è legata a perdita del riflesso barocettore o meglio ad un suo settaggio ad un livello più basso di attivazione.
L’ utilizzo di atropina e di amine vasocostritrrici come l’ efedrina possono contrastare al bisogno gli effetti cardiovascolari del propofol soprattutto nel paziente anziano dove l’ emodinamica è più delicata.(10)
Effetti analgesici
Il farmaco non ha di fatto effetti analgesici per cui come vedremo in seguito l’ uso razionale del propofol prevede l’ utilizzo di un analgesico oppioide potente di tipo pipridinico (fentanyl, alfentanil).
Il ruolo del Propofol nell'emergenza preospedaliera (11-12)
L’ impiego del propofol nelle emergenze extraospedaliere ha delle indicazioni abbastanza precise rappresentate per lo più dalla traumatologia maggiore, che da sola rappresenta più del 30% della attività di una unità mobile di rianimazione. Se da una parte la rapidità della ipnosi, la facile controllabilità e il rapido risveglio ne fanno un farmaco ideale dall’ altra gli effetti emodinamici ne possono fortemente limitare l’ utilizzo.
Quali possono essere le situazioni di urgenza che possono giustificare la attuazione di una anestesia generale extraospedaliera ?
dolori intensi spontanei o prodotti dalla mobilizzazione
stati di gravissima agitazione psicomotoria
manovre di rianimazione estrema: intubazione, cardioversione
messa in sicurezza di pazienti critici prima di un trasporto
In generale possiamo dire che la realizzazione di una anestesia nel contesto preospedaliero presenta due caratteristiche fondamentali:
Le condizioni sono solitamente di estrema urgenza
Il contesto è peraltro estremamente ostile o quanto meno inadatto a realizzare l’ anestesia in condizioni di sicurezza.
Il paziente potrà avere molto facilmente lo stomaco pieno senza che questo possa essere accertato prima.
Non possiamo conoscere i precedenti sanitari del paziente se non in maniera assolutamente superficiale.
Il soggetto può spesso presentare un quadro di grave ipovolemia, come accade del resto nel soggetto traumatizzato.
Non di rado troviamo la esotossicosi alcolica che altera segni e sintomi clinici.
Rispetto al tavolo operatorio troveremo sistemi di monitoraggio assolutamente ridotti, siamo esposti alle intemperie, non abbiamo buone condizioni di luce.
A tutto questo si aggiungano le pressioni psicologiche cui possiamo essere sottoposti dai testimoni dell’ accaduto, dalla folla....
Quello che si andrà a realizzare in fondo deve costituire solo una tappa della intera gestione del paziente critico: deve permettere la rianimazione iniziale senza compromettere il proseguimento del trattamento che avverrà in ambito ospedaliero. Quindi deve essere:
-rapidamente reversibile
-complementare e priva di interferenza con il trattamento intraospedaliero