La nostra dolce Conigliona nazionale scrive:
Cosa dovrei fare per non naufragare più nella spiaggia della malinconia?
Montare la guardia?
Affilare le armi?
Scavare una fossa tra me e gli altri?
Parlare in codice?
Far finta?
Blindare porte e finestre?
Nascondere il male dentro?
Spegnere il fuoco volontariamente?
Mandare a quel paese tutto e tutti?
Bere solo acqua??
Spero di NO…ripartirei peggio di prima…tanto vale prendersi altre belle paure…e anche senza garanzia di riuscita.
Magari più ammaccata, col cuore zoppicante, l’animo malinconico, gli occhi un po’ socchiusi, scommettere che il viaggio verso l’incognito sarà sempre più ricco del parcheggio dei ns. luoghi comuni….MA RIPARTIRE…
Si riparte per incontrare l’abisso, come due compagni di strada, caos dentro e fuori.
Camminare in un filo teso sopra il vuoto.
Imparare a ingoiare insieme la dolcezza e l’amarezza.
Provare a non avere sempre ragione e subirne i torti.
Abituarsi alle catastrofi, soprattutto a quelle di produzione propria.
Lasciare che il vento gelido come il sole cocente riempiano le nostre vene.
Sapere che i porti servono per salpare più che attraccare.
Ricordarsi che il mondo non è fatto solo di esseri umani.
Io lancio la sfida a tutti i dèmoni e a tutti i miraggi.
Do appuntamento a tutti nel mondo che sono i nostri sogni, o nel viale del tramonto…
Voglio vedere chi ci sarà , come siamo ridotti e chi avrà ancora voglia di dire che il dolore è un’illusione..…
Spero di farcela e se così non fosse, perlomeno ci ho provato!
.....grazie Za'