Che vi sia un influenza di questo tipo ne sono certo, su come gestirla invece ho molte più difficoltà.
Per esempio che in fase di grappolo, continuare a pensare alla ch , l'alimenti, è un dato di fatto. Tu dirai come fare però a non pensarci quando hai attacchi tutti i giorni? Si può fare con la gestione della mente. Io mi ricordo che anni fa al mio risveglio il mio primo pensiero era la CH e continuare a pensarci e a logorarmi in proposito faceva aumentare gli attacchi.
Così come quando andava in remissione per due o tre giorni (da cronico farmacoresistente era una manna )il fatto di continuare a dirlo (che stava andando meglio)o a pensarci la faceva riscatenare.
Che vi sia un rapporto biunivoco tra pensieri emozioni e biochimica celebrale è una cosa assodata è una certezza, pertanto che questa cosa influenzi la CH, ci sta alla grande visto che durante un attacco c'è una alterazione biochimica celebrale.
Tra il comprendere questa cosa e trovare delle soluzioni c'è un abisso;quindi su come gestirla ed influenzarla positivamente anzichè negativammente è davvero difficile dare delle soluzioni, ognuno dovrebbe trovarli le proprie, dopo aver metabolizzato questi concetti; io una cosa nella quale ho trovato aiuto è la meditazione che non mi ha certo risolto il problema alla radice ma mi ha dato un arma per combatterlo. In modo particolare per contrastare le emozioni quali la rabbia e il malumore, che sono emozioni alimentatrici di CH.