Perdonatemi se ancora vi disturbo.
Lo faccio perchè voglio che sappiate questo: io non ho nulla da insegnare a nessuno, non l'ho mai creduto e temo che mai potrò nutrire una simile illusione.
Più mi voglio bene e mi apprezzo e più trovo la forza di mettere a fuoco i miei limiti e le mie brutture...e sono brutte, ma tanto...
Ma la mia imperfezione è anche la mia maggiore risorsa, perchè è proprio come cita Brizz: "dai diamanti non nasce niente e dal fango nascono i fiori".
La consapevolezza dei miei limiti, dei miei errori, della mia stupidità, della mia meschinità, mi aiuta a capire gli altri, ad esercitare la virtù della pazienza, mi aiuta a s
upportare...sempre per quel poco pochissimo di cui sono capace.
Ma soprattutto, la consapevolezza dei miei limiti mi fa venire il desiderio di cambiare, di evolvere, di crescere.
Quando sbaglio e gli altri mi aiutano a riconoscerlo non mi fermo a difendere a spada tratta i miei errori come se i miei errori e le mie colpe fossero ME.
Provo vergogna, provo dolore, chiedo scusa, penso, rifletto, mi pongo la domanda "cosa farò da oggi in poi per evitare di commettere lo stesso errore?"
E poi faccio come posso, come tanti, tra alti e bassi, commettendo più errori che compiendo opere di bene.
Non mi sento migliore di nessuno, credetemi, tutt'altro: intorno a me vedo tante persone migliori, tanti modelli ed esempi per me.
Ma dal basso della mia massiccia imperfezione sento di avere il dovere ed il diritto di dire a me stessa e, talvolta, anche agli altri, cos'è bene - con la b minuscola - e cos'è male - con la m minuscola - per me
Ascoltate bene, non CHI sia "buono" o "cattivo", ma cosa è giusto e cosa no, cosa nuoce e cosa fa bene.
Il mio modesto parere, infatti, è che solo Dio, se esiste, possa "pesare" il cuore di un uomo; noi non abbiamo conoscenza, saggezza e purezza sufficienti.
I singoli comportamenti, frutto delle più disparate circostanze, però, sì, secondo me DEVONO essere giudicati.
Perchè un omicidio rimane un omicidio chiunque lo commetta, in qualunque circostanza, ed uno stupro uno stupro, un insulto un insulto e via discorrendo.
Questo è il mio pensiero, volevo lo sapeste: io non posso dire di nessuno "lo conosco, so com'è", dunque non giudico nessuno, dico solo "questa cosa per me è un errore, nuoce".
Buona notte, Grappolaiuto, e ancora GRAZIE.
Evi