Autore Topic: METALFENIDATE  (Letto 7027 volte)

Offline thevask

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METALFENIDATE
« il: Agosto 16, 2008, 14:05:48 Sab »
L'articolo che riporto qui di seguito parla di un caso di un paziente il cui attacco di ch è stato trattato con Ritalin. Per chi non lo sapesse il Ritalin è un farmaco, usato, soprattutto negli Usa per curare i disturbi di attenzione nei bambini ed ultimamente applicato anche negli adulti per curare la narcolessia, che aumentano i livelli di dopamina. La sostanza contenuta è appunto il Metalfenidate. Bene, appena assunto, gli ha estinto il grappolo in dieci minuti.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15613186?dopt=Citation
Bene, bene, bene.....
Grazie a mia moglie Any la vita è sempre meravigliosa, anche con il dolore più forte.....
004407748660776

Offline Sten

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #1 il: Agosto 16, 2008, 14:40:46 Sab »
Lo spunto è interessante.

Ovvio, trattandosi di UN SOLO caso, il tutto va preso con la debita cautela MA, nel caso le Terapie più "consuete" dovessero fallire, questa è una via che può essere ulteriormente esplorata.

Grazie VASK.

 ;)
Stefano Capurro
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ilgladiatore

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #2 il: Agosto 16, 2008, 16:13:52 Sab »
Che dire,
in questi due o tre anni che sono stato assente dal forum ho continuato ad esplorare in modo abbastanza sistematico le sperimentazioni fatte in campo internazionale sulla cluster.
Devo dire che purtroppo in Italia ci sono un sacco di remore di ordine etico nella sperimentazione di nuove vie, e mi sembra che soprattutto negli Stati Uniti siano piu' aperti a nuovi tentativi di intervento.
Io da parte mia sono in remissione completa da due anni abbondanti, ma non dimentico mai il dolore che si prova con la bestia, e so che e' li, sempre in agguato.
Ora, innanzitutto,pensando soprattutto a chi ha una CH cronica, farmacoresistente e bastardissima,mi sono fatto una mia personale convinzione: nei casi estremi, appunto, nei quali la qualita' della vita e' completamente compromessa, l'âttenzione dovrebbe essere spostata da trattamenti neurologici alla sfera d'intervento della terapia del dolore, dell'analgesia pura,insomma.
Oltreoceano ci sono una miriade di testimonianze in questo senso, anche laddove le tecniche di deep brain stimulation e l'accanimento terapeutico con mix tremendi di farmaci preventivi ed abortivi non sortiscono effetto alcuno, almeno in modo duraturo, persistente ed efficace.
Il ritalin citato da the vask e' in questo senso emblematico. Si tratta di unamolecola amfetaminosimile, e pertanto con gli stessi effetti collaterali. Ma sembra che gli effetti sul sistema dopaminergico siano efficacissimi per stroncare la sofferenza continua da CH. Perche' non provare a sperimentare sotto controllo medico? Qui nessuno si vuole dopare, vuole solo avere una vita decente e vivibile.
E ho molto altro da dire in proposito!!!!

A presto, amici miei!!!!



Duccio

Offline thevask

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #3 il: Agosto 16, 2008, 17:18:52 Sab »
Che dire,
in questi due o tre anni che sono stato assente dal forum ho continuato ad esplorare in modo abbastanza sistematico le sperimentazioni fatte in campo internazionale sulla cluster.
Devo dire che purtroppo in Italia ci sono un sacco di remore di ordine etico nella sperimentazione di nuove vie, e mi sembra che soprattutto negli Stati Uniti siano piu' aperti a nuovi tentativi di intervento.
Io da parte mia sono in remissione completa da due anni abbondanti, ma non dimentico mai il dolore che si prova con la bestia, e so che e' li, sempre in agguato.
Ora, innanzitutto,pensando soprattutto a chi ha una CH cronica, farmacoresistente e bastardissima,mi sono fatto una mia personale convinzione: nei casi estremi, appunto, nei quali la qualita' della vita e' completamente compromessa, l'âttenzione dovrebbe essere spostata da trattamenti neurologici alla sfera d'intervento della terapia del dolore, dell'analgesia pura,insomma.
Oltreoceano ci sono una miriade di testimonianze in questo senso, anche laddove le tecniche di deep brain stimulation e l'accanimento terapeutico con mix tremendi di farmaci preventivi ed abortivi non sortiscono effetto alcuno, almeno in modo duraturo, persistente ed efficace.
Il ritalin citato da the vask e' in questo senso emblematico. Si tratta di unamolecola amfetaminosimile, e pertanto con gli stessi effetti collaterali. Ma sembra che gli effetti sul sistema dopaminergico siano efficacissimi per stroncare la sofferenza continua da CH. Perche' non provare a sperimentare sotto controllo medico? Qui nessuno si vuole dopare, vuole solo avere una vita decente e vivibile.
E ho molto altro da dire in proposito!!!!

A presto, amici miei!!!!



Duccio

Duccio mi trovi praticamente daccordo, il mio infatti sottolineare il nome della molecol era infatti un invito agli amici grappolati ad andare a vedere di cosa si trattasse ( simil anfetamina che ammorbidisce le synapsi e blocca alcuni recettori serotoninici, problemino? = in Italia è una droga )........tu hai chiarito il resto. Io sono sulla tua stessa lunghezza d'onda e via internet sono quasi sempre oltre oceano o oltre manica e riporto il tutto ai miei fratelloni, la maggior parte dei miei post parlano di questo..........non ti conosco ma già mi piaci  ;D
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Offline casper60

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #4 il: Agosto 16, 2008, 18:29:02 Sab »
Che dire,
in questi due o tre anni che sono stato assente dal forum ho continuato ad esplorare in modo abbastanza sistematico le sperimentazioni fatte in campo internazionale sulla cluster.
Devo dire che purtroppo in Italia ci sono un sacco di remore di ordine etico nella sperimentazione di nuove vie, e mi sembra che soprattutto negli Stati Uniti siano piu' aperti a nuovi tentativi di intervento.
Io da parte mia sono in remissione completa da due anni abbondanti, ma non dimentico mai il dolore che si prova con la bestia, e so che e' li, sempre in agguato.
Ora, innanzitutto,pensando soprattutto a chi ha una CH cronica, farmacoresistente e bastardissima,mi sono fatto una mia personale convinzione: nei casi estremi, appunto, nei quali la qualita' della vita e' completamente compromessa, l'âttenzione dovrebbe essere spostata da trattamenti neurologici alla sfera d'intervento della terapia del dolore, dell'analgesia pura,insomma.
Oltreoceano ci sono una miriade di testimonianze in questo senso, anche laddove le tecniche di deep brain stimulation e l'accanimento terapeutico con mix tremendi di farmaci preventivi ed abortivi non sortiscono effetto alcuno, almeno in modo duraturo, persistente ed efficace.
Il ritalin citato da the vask e' in questo senso emblematico. Si tratta di unamolecola amfetaminosimile, e pertanto con gli stessi effetti collaterali. Ma sembra che gli effetti sul sistema dopaminergico siano efficacissimi per stroncare la sofferenza continua da CH. Perche' non provare a sperimentare sotto controllo medico? Qui nessuno si vuole dopare, vuole solo avere una vita decente e vivibile.
E ho molto altro da dire in proposito!!!!

A presto, amici miei!!!!



Duccio

condivido

casper ;)

Offline AMY60

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #5 il: Agosto 16, 2008, 20:11:10 Sab »
Ciao Duccio condivido pienamente quello che dici e aggiungo, sul discorso terapia del dolore, che per esperienza personale ho cercato di ottenerla la illustri luminari (così si fanno chiamare) quando niente mi bloccava le crisi e mi hanno quasi riso  in faccia. E' stata forse l'unica volta in cui ho augurato a qualcuno di provare quel dolore anche se solo per qualche minuto.
In Italia manca assolutamente l'apertura mentale alla sperimentazione e tutto viene gestito con grande egoismo, quasi come un potere personale da elargire con grande parsimonia. Scusa per questo sfogo personale ma questo argomento mi provoca sempre grande sdegno. Il medico dovrebbe aiutare il paziente e non denigrarlo perchè "non  sopporta un semplice mal di testa" quando poi l'unico da denigrare sarebbe proprio lui per la sua ignoranza in materia
Scusa ancora ma mi è scappato lo sfogo

Anna Maria
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Offline casper60

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #6 il: Agosto 16, 2008, 20:29:00 Sab »

Scusa ancora ma mi è scappato lo sfogo

Anna Maria

non c'è nulla di cui scusarsi :)

casper ;)

evi

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #7 il: Agosto 16, 2008, 22:28:04 Sab »
Ciao Duccio condivido pienamente quello che dici e aggiungo, sul discorso terapia del dolore, che per esperienza personale ho cercato di ottenerla la illustri luminari (così si fanno chiamare) quando niente mi bloccava le crisi e mi hanno quasi riso  in faccia. E' stata forse l'unica volta in cui ho augurato a qualcuno di provare quel dolore anche se solo per qualche minuto.
In Italia manca assolutamente l'apertura mentale alla sperimentazione e tutto viene gestito con grande egoismo, quasi come un potere personale da elargire con grande parsimonia. Scusa per questo sfogo personale ma questo argomento mi provoca sempre grande sdegno. Il medico dovrebbe aiutare il paziente e non denigrarlo perchè "non  sopporta un semplice mal di testa" quando poi l'unico da denigrare sarebbe proprio lui per la sua ignoranza in materia
Scusa ancora ma mi è scappato lo sfogo

Anna Maria

Cara Anna Maria, condivido pienamente.
Non scusarti, ti prego!!!
Queste cose devono essere dette.
Siamo usciti un pò - solo un pò- dal seminato, per dire qualcosa di pregnanza maggiore.
Spero non pensiate che io pecchi di protagonismo se mi cito e riporto il contenuto di un mio post in risposta all'interessante articolo riportato da Lucius e tradotto da Alessandro TheVask sullo Psilocybe e la CH:

"Il problema delle "droghe" e della terapia del dolore in Italia, più che in altri paesi tecnologicamente avanzati, è DOLOROSA in più di un senso.
Secondo l'OMS l'Italia è il paese in cui il consumo di oppioidi in ambito medico è di gran lunga il più basso, e questo secondo loro è un indice di insensibilità ed incapacità, mancanza di volontà, politica e culturale, di far fronte al terribile problema del dolore-malattia.
Siamo messi bene, Bimbi, ed io ne so qualcosa avendo assistito sotto tutti gli aspetti mia madre morta di cancro...il deserto dei Tartari...temo che solo la Lombardia si salvi!!!! E ci andrebbe già bene...figuratevi se vi fanno sperimentare i funghi allucinogeni e l'LSD!!!
Io, come dicevo sopra, non mi sono mai fatta neppure una canna, e se è per questo mi sono fatta sette anni di Depressione Maggiore ad un soffio di vento dal suicidio senza prendere mai neppure mezza pasticchetta o goccina...sono una persona che ha una forte resistenza ad assumere farmaci...perchè i farmaci sono tutti droghe, anche i fitoterapici!!!! Qualunque sostanza che contenga un principio biologicamente attivo è un veleno potenziale, o un farmaco potenziale...è la dose, il modo, lo scopo, a fare la differenza...ma che gli frega ai medici, al SSN, a chi non sta male e, perdonatemi -io sono CREDENTISSIMA-, alla Chiesa Cattolica, se c'è gente che si ferisce alla testa per alleviare un mal di testa, o se ci sono malati di cancro che muoiono disperati maledicendo d'esser mai nati!!!
Che gli frega a loro?
Tutta questa stupida, insulsa, ipocrita retorica sul dolore e la sua "santità" , il suo potere "emendante" (da che? che peccati si scontano così?, il dolore è ABBRUTENTE!), tutta questa vomitevolmente retorica ed ipocrita GUERRA alle "droghe", mentre i nostri legislatori vanno a legiferare con le arteriuzze sature di coca!!!!!!

Io ho preso qualche schifosissima pasticchetta di co-efferalgan, antidolorifico contro il dolore moderato, che contiene un oppioide minore, la codeina, e qualche farmacista mi ha guardato e fatto storie manco fossi una tossica e dovessi tirar fuori una siringa sporca di sangue dalla borsetta....

La terra dei cachi..."

Oggi direi le stesse cose con tono molto più pacato, tuttavia i  fatti, al di là di reazioni emotive ed interpretazioni, sono questi: in Italia il problema del dolore-malattia viene ignorato, con costi individuali, sociali, economici enormi.
E la responsabilità è prevalentemente della classe medica, ma non soltanto della classe medica. Personalmente sono convinta che vi sia un problema culturale, a riguardo, nel nostro paese. La gran parte di noi è inconsapevolmente responsabile di questo stato di cose. Il dolore bisogna "essere bravi a sopportarlo", così tendiamo a credere noi italiani, che se ne sia consapevoli o no; ne ho avute diverse riprove, ed io stessa sono stata a lungo portatrice di questo aberrante modo di pensare, perchè, semplicemente, così mi era stato insegnato, proprio da quella stessa madre da me citata.
Cosa fare, dunque? Per come la vedo io, Amy, PARLARNE, come hai fatto tu, cosa per la quale ti ringrazio.

                                                                                                                                             :-* :-* :-* :-* :-* Evi





                                                                                                                                           


Offline jude

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #8 il: Agosto 17, 2008, 13:35:51 Dom »
Qui nessuno si vuole dopare, vuole solo avere una vita decente e vivibile.
Duccio

Ma ci dopiamo già col cortisone!!!!!!!!!
Bravo Duccio, concordo con quello che dici!

ilgladiatore

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #9 il: Agosto 28, 2008, 18:53:14 Gio »
Ciao a tutti

sono sorpreso dal fatto che nessuno abbia continuato questo post.
Come si fa ad ignorare che le uniche terapie per cronici che riscuotono qualche successo siano legate alla terapia del dolore in senso stretto? Vorrei un parere medico in questo senso,altrimenti ho la vaga impressione che si faccia un mare di aria fritta! Vorrei sapere cosa pensano i medici dell'uso di oppiodi maggiori nella terapia del dolore da ch!!!!
Negli states e' utilizzata in modo molto ampio, nonostante le resistenze di carattere sociale, ed inoltre gli oppiodi maggiori neutralizzano gli stati di depressione maggiore e bipolare, che sembrano mostrare una correlazione diretta con stati di cefalea a grappolo.
Che ne pensate?
Mi piacerebbe avere qualche risposta!!!


saluti



Duccio

Offline casper60

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #10 il: Agosto 28, 2008, 23:03:23 Gio »
Ciao a tutti

sono sorpreso dal fatto che nessuno abbia continuato questo post.
Come si fa ad ignorare che le uniche terapie per cronici che riscuotono qualche successo siano legate alla terapia del dolore in senso stretto? Vorrei un parere medico in questo senso,altrimenti ho la vaga impressione che si faccia un mare di aria fritta! Vorrei sapere cosa pensano i medici dell'uso di oppiodi maggiori nella terapia del dolore da ch!!!!
Negli states e' utilizzata in modo molto ampio, nonostante le resistenze di carattere sociale, ed inoltre gli oppiodi maggiori neutralizzano gli stati di depressione maggiore e bipolare, che sembrano mostrare una correlazione diretta con stati di cefalea a grappolo.
Che ne pensate?
Mi piacerebbe avere qualche risposta!!!


saluti



Duccio

io ci sono andato avanti parecchio con gli oppioidi, sia sintetici che non, devo dirti che son ben contento di essermene liberato da un bel pò.
Non fanno assolutamente nulla all'attacco( almeno per me), si...sei talmente rincoglionito che riesci anche a sopportare il dolore, però l'attacco si allunga e di molto.
A livello di terapia sono completamente controproducenti, o provato a livello preventivo e  almeno con me avevano effetto trigger.
Sarei piu propenso ad approfondire psycocibe o lsd.

casper ;)

Offline Barbara BG

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #11 il: Agosto 29, 2008, 08:03:36 Ven »
IO direi che possiamo girare il quesito alla ns Professoressa Cerbo che è anche medico specializzato nella terapia del dolore ;)
Barbara Maffeis
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Offline casper60

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #12 il: Agosto 29, 2008, 08:40:26 Ven »
IO direi che possiamo girare il quesito alla ns Professoressa Cerbo che è anche medico specializzato nella terapia del dolore ;)

sicuramente un parere medico male non fà....anzi, se poi è della cerbo

casper ;)

Offline jude

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #13 il: Agosto 29, 2008, 09:20:20 Ven »
Come si fa ad ignorare che le uniche terapie per cronici che riscuotono qualche successo siano legate alla terapia del dolore in senso stretto?
Duccio

Ciao Duccio! Le uniche terapie per tutti sono legate alla terapia del dolore in senso stretto....

Negli states e' utilizzata in modo molto ampio, nonostante le resistenze di carattere sociale, ed inoltre gli oppiodi maggiori neutralizzano gli stati di depressione maggiore e bipolare, che sembrano mostrare una correlazione diretta con stati di cefalea a grappolo.
Che ne pensate?
Mi piacerebbe avere qualche risposta!!!


saluti



Duccio

Molti farmaci "legali" che ci prescrivono per la ch sono prescrivilbili sia per il disturbo bipolare che per la depressione maggiore.
Quindi passo agli oppiodi... ti dico che la Prof. Cerbo è una dei 2 medici in Italia che possono prescrivere sostanza oppiodi nel trattamento degli stati di dolore. Credo che queste sostanze non vengano legalizzate appieno in Italia, oltre per tutta la serie di ragioni cattoliche, politiche ecc.... perchè c'è un grave rischio di dipendenza. Come tutti noi proviamo sulla nostra pelle es: il verapamil, che dopo un po' che lo usi tende a non fare più effetto o comunque è difficile da scalare, gli oppiodi potrebbero avere lo stesso effetto all'ennesima potenza. Ciò non toglie che sappiamo che funzionano....... ciò non toglie che non sappiamo nulla degli effetti collaterali, quelli indesiderati, della tollerabilità di queste sostanze, nell'impiego a lungo termine.
Se l'OUCH riuscisse a diventare abbastanza grande, potremmo certamente chiedere di far partire una sperimentazione, e io sarei la prima a firmare per questo! 

Offline casper60

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Re: METALFENIDATE
« Risposta #14 il: Agosto 29, 2008, 10:20:45 Ven »
Quindi passo agli oppiodi... ti dico che la Prof. Cerbo è una dei 2 medici in Italia che possono prescrivere sostanza oppiodi nel trattamento degli stati di dolore.

su qust'affermazione jude non sono tanto convinto.
La mia dottoressa mi prescriveva il tangesic ( morfina sintetica)usando il ricettario speciale, quello a tre copie dove vanno inseriti anche i dati del paziente.
E a tanti malati di tumore , terminali, viene prescritta la morfina.

casper ;)