Per termoregolazioni sballate intendo dire avere freddo quando la media delle altre persone ha caldo o viceversa; avere delle parti del corpo insolitamente più calde o fredde di altre ecc.
Dunque, se sono affetta da CH lo sono da pochissimo, però da un pò volevo raccontarvi questa storiella perchè la trovo interessantina:
Quando avevo 19 anni andai con mia madre da un bravo omeopata, che praticava anche l'iridologia...ci andai, lo confesso, con la stessa curiosità e lo stesso scetticismo con cui sarei andata ad incontrare un "santone".
Mi fece l'esame dell'iride e dopo aver osservato "Nervosetta, eh?" (Ma no, non mi dire, ero perennemente in uno stato di agitazione che oserei definire "dolorosa") mi disse "Lei soffre di forti mal di testa, vero?" e rimase molto sconcertato quando scossi la testa libera da dolore... Poi aggiunse "Ha una FORTISSIMA predisposizione alla Depressione!!!" Ma no, non mi dire, pensai...ero in Depressione pesante da cinque anni ormai..la curiosità però ancora faticava a morirmi dentro...
L'iridologia mi "convinse"...il medico riuscì a ricostruire la storia clinica di ognuno di noi; disse tra le altre cose a mio padre che all'età di due anni aveva avuto un'ernia poi "rientrata", ed era vero, ma mio padre non lo ricordava, glielo confermò in seguito una parente.
Cosa c'entra tutto questo con la questione da voi sollevata? Bè, intanto io ero una giovane donna BOLLENTE, e non in senso figurato...36 gradi e mezzo sulla punta delle dita in pieno inverno all'aperto...questo NORMALMENTE, poi mi capitava di avere vampate vere e proprie...mi trovavano seminuda con zero gradi che grondavo sudore...
Avevo in generale l'impressione di essere COTTA, dicevo a me stessa "MAMMA MIA, sto cuocendo a fuoco lento!"
Sgradevole impressione, ve l'assicuro...
Se mi sono mai sentita "speciale"? Sì, subnormale, purtroppo, per gran parte della mia vita: le cose facili per me erano difficili per gli altri, le cose facili per tutti erano difficili per me...
Sensibilità? Qui rischio di perdere ogni residua credibilità, perchè c'è stato un lunghissimo periodo in cui ho avuto la netta impressione di poter recepire anche a distanza i pensieri ed i sentimenti degli altri, tanto che a volte mi ritrovavo a dover isolarmi totalmente per non avere tutti quei pensieri, quei desideri, quelle richieste, quelle domande non mie nella testa e nel cuore...
Vi farò un esempio banale altrimenti mi prendete per schizofrenica (con tutto l'amore che porto alle persone affette da schizofrenia!) : lavoravo nel bar di mio padre; arrivano tre ragazzi mai visti, mi chiedono delle birre al tavolo. Normalmente, non so perchè, io aprivo le bottiglie prima di metterle nel vassoio e buttavo i tappi...quella volta mi dissi "No, non devo buttare i tappi, perchè loro li collezionano...glieli lascio sulle bottiglie"...poi, la curiosità, la mancanza di fiducia in queste "percezioni", lo scetticismo che mai muore, pensai "Vediamo...", e misi i tappi in tasca. Andai al tavolo ed uno dei ragazzi, non vedendo i tappi sulle bottiglie, molto timidamente mi chiese se fossero recuperabili perchè "Sai, scusa, noi li collezioniamo..."; felicissima ("Uno è lieto di servire") li tirai fuori dalla tasca.
Queste cose mi accadevano CONTINUAMENTE...una roba...me ne andavo in giro e, vi giuro, mi girava la testa!
Era come sentirsi tirati da tutte le parti, con persone che continuamente chiedono chiedono e chiedono...
Ad un certo momento ho dovuto tentare di desesibilizzarmi, era una vita molto faticosa, ma non è stato semplice, e ad ogni modo oggi mi sento effettivamente come fossi caricata a molla e con un'energia potenziale da poter partire a razzo per la luna...solo che mi rendo conto che questa "energia" io non riesco ad "organizzarla" nè modularla, è ampiamente inutilizzata ed inutilizzabile, spesso mi si ritorce contro...
Vi prego, non fatemi un T.S.O. (trattamento sanitario obbligatorio)
: sono un essere umano sufficientemente equilibrato, semplicemente credo di avere il coraggio di "confessare" quello che molti altri vivono ma non osano rivelare...
Evi