Autore Topic: su grappolaiuto  (Letto 2607 volte)

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su grappolaiuto
« il: Luglio 28, 2008, 23:35:52 Lun »
E' la terza volta che frequento questo forum. Più o meno è sempre avvenuto in corrispondenza di un grappolo (ho già raccontato in altri post di come, alla fine di un grappolo, la mia prima preoccupazione sia sempre quella di evitare di parlare di Ch. Sarà un debolezza, un pò me ne vergogno, ma per ora è così).

Comunque, vorrei comunicare una mia riflessione serale, forse banale, sull'importanza di grappolaiuto. Innanzitutto debbo dire che il livello di condivisione che  garantisce rende meno disperanti i miei grappoli. Ma l'aiuto non sta tanto nella consapevolezza di potermi confrontare con chi comprende il problema "dal di dentro". Il vero aiuto sta nell'offrire un "terreno di coltura per l'analisi e la sperimentazione". Io non so se le nostre ricerche, le nostre ipotesi, le nostre interrogazioni, le nostre scoperte, a volte ingenue, a volte bislacche,  a volte argute, a volte verosimili,  faranno fare dei passi in avanti alla conoscenza della Ch. Sento però che sono importanti perchè mettono ognuno di noi sotto sforzo. Uno sforzo che tende a diventare collettivo, confronto continuo. E allora, e in questo dubbio risiede la ragione del mio post serale, mi chiedo se non sia proprio questa la funzione latente della nostra Ch. Un attivatore di riflessioni, di processi orientati ad una maggior consapevolezza di noi stessi, delle cose che ci piacciono e di quelle che ci fanno star male. Un attivare, anche, di intima relazionalità. Cose che abbiamo dentro e che, per varie e soggettive ragioni, stentiamo a tirar fuori. Anche in questo modo mi spiego la presenza di tante persone molto in gamba che si confrontano sul sito.

Buonanotte a tutti (per i grappolati non è un saluto qualunque),
Marco

evi

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Re: su grappolaiuto
« Risposta #1 il: Luglio 29, 2008, 00:16:03 Mar »
E' la terza volta che frequento questo forum. Più o meno è sempre avvenuto in corrispondenza di un grappolo (ho già raccontato in altri post di come, alla fine di un grappolo, la mia prima preoccupazione sia sempre quella di evitare di parlare di Ch. Sarà un debolezza, un pò me ne vergogno, ma per ora è così).

Comunque, vorrei comunicare una mia riflessione serale, forse banale, sull'importanza di grappolaiuto. Innanzitutto debbo dire che il livello di condivisione che  garantisce rende meno disperanti i miei grappoli. Ma l'aiuto non sta tanto nella consapevolezza di potermi confrontare con chi comprende il problema "dal di dentro". Il vero aiuto sta nell'offrire un "terreno di coltura per l'analisi e la sperimentazione". Io non so se le nostre ricerche, le nostre ipotesi, le nostre interrogazioni, le nostre scoperte, a volte ingenue, a volte bislacche,  a volte argute, a volte verosimili,  faranno fare dei passi in avanti alla conoscenza della Ch. Sento però che sono importanti perchè mettono ognuno di noi sotto sforzo. Uno sforzo che tende a diventare collettivo, confronto continuo. E allora, e in questo dubbio risiede la ragione del mio post serale, mi chiedo se non sia proprio questa la funzione latente della nostra Ch. Un attivatore di riflessioni, di processi orientati ad una maggior consapevolezza di noi stessi, delle cose che ci piacciono e di quelle che ci fanno star male. Un attivare, anche, di intima relazionalità. Cose che abbiamo dentro e che, per varie e soggettive ragioni, stentiamo a tirar fuori. Anche in questo modo mi spiego la presenza di tante persone molto in gamba che si confrontano sul sito.

Buonanotte a tutti (per i grappolati non è un saluto qualunque),
Marco

Mi emoziona quello che leggo in questo post...
Non credo che la CH, nè qualsivoglia altra sofferenza o disgrazia, abbiano una funzione latente, come dici tu; credo che noi esseri umani, e tutti coloro che vivono, abbiano una forza latente...questo credo.

In un post ho esortato quelli che non sono costretti a lottare a VIVERE, ad apprezzare l'immensa fortuna...dovremmo diventare capaci, tutti, di esprimere il nostro potenziale sempre, anche, perdona l'aulica immagine, col c@lo al caldo ed al morbido...ma così non è, quasi mai...

Quando sto molto comoda, io mi inaridisco, è questa la meschina verità; quando vedo i sorci verdi ecco che vedo la tigre, la belva, la bella, emergere dalle tenebre...la forza vitale si dispiega, mi apre i sensi e il cuore, mi insegna ad essere...

Mi son fatta un'idea, che non risulterà molto popolare: noi esseri umani non siamo fatti per la vita comoda, predigerita, prestabilita, preorganizzata...siamo animali, e non domestici...

A conclusione di un discorso che non so fare -non ho parole sulla punta delle mani che possano dire quello che mi frulla nel cuore- ti dico che vi amo tutti, davvero, che comunque sia, in qualunque modo, per qualunque ragione io vi abbia incontrati, VI AMO.

                                                                                                                                                         Evi




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Re: su grappolaiuto
« Risposta #2 il: Luglio 29, 2008, 09:59:57 Mar »
E' la terza volta che frequento questo forum. Più o meno è sempre avvenuto in corrispondenza di un grappolo (ho già raccontato in altri post di come, alla fine di un grappolo, la mia prima preoccupazione sia sempre quella di evitare di parlare di Ch. Sarà un debolezza, un pò me ne vergogno, ma per ora è così).

Comunque, vorrei comunicare una mia riflessione serale, forse banale, sull'importanza di grappolaiuto. Innanzitutto debbo dire che il livello di condivisione che  garantisce rende meno disperanti i miei grappoli. Ma l'aiuto non sta tanto nella consapevolezza di potermi confrontare con chi comprende il problema "dal di dentro". Il vero aiuto sta nell'offrire un "terreno di coltura per l'analisi e la sperimentazione". Io non so se le nostre ricerche, le nostre ipotesi, le nostre interrogazioni, le nostre scoperte, a volte ingenue, a volte bislacche,  a volte argute, a volte verosimili,  faranno fare dei passi in avanti alla conoscenza della Ch. Sento però che sono importanti perchè mettono ognuno di noi sotto sforzo. Uno sforzo che tende a diventare collettivo, confronto continuo. E allora, e in questo dubbio risiede la ragione del mio post serale, mi chiedo se non sia proprio questa la funzione latente della nostra Ch. Un attivatore di riflessioni, di processi orientati ad una maggior consapevolezza di noi stessi, delle cose che ci piacciono e di quelle che ci fanno star male. Un attivare, anche, di intima relazionalità. Cose che abbiamo dentro e che, per varie e soggettive ragioni, stentiamo a tirar fuori. Anche in questo modo mi spiego la presenza di tante persone molto in gamba che si confrontano sul sito.

Buonanotte a tutti (per i grappolati non è un saluto qualunque),
Marco

Mi emoziona quello che leggo in questo post...
Non credo che la CH, nè qualsivoglia altra sofferenza o disgrazia, abbiano una funzione latente, come dici tu; credo che noi esseri umani, e tutti coloro che vivono, abbiano una forza latente...questo credo.

In un post ho esortato quelli che non sono costretti a lottare a VIVERE, ad apprezzare l'immensa fortuna...dovremmo diventare capaci, tutti, di esprimere il nostro potenziale sempre, anche, perdona l'aulica immagine, col c@lo al caldo ed al morbido...ma così non è, quasi mai...

Quando sto molto comoda, io mi inaridisco, è questa la meschina verità; quando vedo i sorci verdi ecco che vedo la tigre, la belva, la bella, emergere dalle tenebre...la forza vitale si dispiega, mi apre i sensi e il cuore, mi insegna ad essere...

Mi son fatta un'idea, che non risulterà molto popolare: noi esseri umani non siamo fatti per la vita comoda, predigerita, prestabilita, preorganizzata...siamo animali, e non domestici...

A conclusione di un discorso che non so fare -non ho parole sulla punta delle mani che possano dire quello che mi frulla nel cuore- ti dico che vi amo tutti, davvero, che comunque sia, in qualunque modo, per qualunque ragione io vi abbia incontrati, VI AMO.

                                                                                                                                                         Evi

Ciao Evi, concordo con te che lo stare sotto sforzo sia un buon attivatore di energie altrimenti tenute nel cassetto (se leggesse questo post il direttore del posto dove lavoro, instrancabile fautore della teoria del "pepe al c@lo" sarebbe soddisfatto. Ovviamente non capendo che il "pepe..." dobbiamo produrlo da soli altrimenti non serve). Comunque, pur ammettendo che la mia riflessione sulla funzione latente possa essere un pò romanzesca, vorrei non abbandonarla. Ho infatti la sensazione che la Ch vada in remissione quando non serve più, quando ha fatto il "lavoro sporco" per cui noi stessi l'abbiamo attivata. Ma voi, quando termina un grappolo, non vi sentite diversi? Io passo diverso tempo con una sensazione a metà tra svuotamento e relax. E non so se è dovuta alla semplice assenza di  crisi dolorose o piuttosto a qualcosa che è avvenuto durante il grappolo. Non sarà un modo per "spurgare"?

Marco

Offline Lucius

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Re: su grappolaiuto
« Risposta #3 il: Luglio 29, 2008, 11:35:04 Mar »
Non sarà un modo per "spurgare"?

Perchè no?!?

Luciano Patrucco
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Offline casper60

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Re: su grappolaiuto
« Risposta #4 il: Luglio 29, 2008, 12:06:23 Mar »
Non sarà un modo per "spurgare"?

Perchè no?!?

ma se cosi fosse il buon Signore al posto della ch non ci poteva dare la "dolce euchessina"?

casper ;)

evi

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Re: su grappolaiuto
« Risposta #5 il: Luglio 29, 2008, 12:25:50 Mar »
Ciao Evi, concordo con te che lo stare sotto sforzo sia un buon attivatore di energie altrimenti tenute nel cassetto (se leggesse questo post il direttore del posto dove lavoro, instrancabile fautore della teoria del "pepe al c@lo" sarebbe soddisfatto. Ovviamente non capendo che il "pepe..." dobbiamo produrlo da soli altrimenti non serve). Comunque, pur ammettendo che la mia riflessione sulla funzione latente possa essere un pò romanzesca, vorrei non abbandonarla. Ho infatti la sensazione che la Ch vada in remissione quando non serve più, quando ha fatto il "lavoro sporco" per cui noi stessi l'abbiamo attivata. Ma voi, quando termina un grappolo, non vi sentite diversi? Io passo diverso tempo con una sensazione a metà tra svuotamento e relax. E non so se è dovuta alla semplice assenza di  crisi dolorose o piuttosto a qualcosa che è avvenuto durante il grappolo. Non sarà un modo per "spurgare"?

Marco


In effetti, dal poco che credo d'aver capito, il grappolo è un ciclo biologico, magari francamente patologico, oppure "parafisiologico" (quantunque disgustosamente doloroso), ad ogni modo un ciclo - con il quale i farmaci palesemente interferiscono...è questo d'altra parte il loro scopo...- quindi la tua idea non mi pare affatto peregrina, a dirla proprio tutta...

                                                                                                                                                           Evi

Offline casper60

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Re: su grappolaiuto
« Risposta #6 il: Luglio 29, 2008, 13:35:43 Mar »
Ciao Evi, concordo con te che lo stare sotto sforzo sia un buon attivatore di energie altrimenti tenute nel cassetto (se leggesse questo post il direttore del posto dove lavoro, instrancabile fautore della teoria del "pepe al c@lo" sarebbe soddisfatto. Ovviamente non capendo che il "pepe..." dobbiamo produrlo da soli altrimenti non serve). Comunque, pur ammettendo che la mia riflessione sulla funzione latente possa essere un pò romanzesca, vorrei non abbandonarla. Ho infatti la sensazione che la Ch vada in remissione quando non serve più, quando ha fatto il "lavoro sporco" per cui noi stessi l'abbiamo attivata. Ma voi, quando termina un grappolo, non vi sentite diversi? Io passo diverso tempo con una sensazione a metà tra svuotamento e relax. E non so se è dovuta alla semplice assenza di  crisi dolorose o piuttosto a qualcosa che è avvenuto durante il grappolo. Non sarà un modo per "spurgare"?

Marco


In effetti, dal poco che credo d'aver capito, il grappolo è un ciclo biologico, magari francamente patologico, oppure "parafisiologico" (quantunque disgustosamente doloroso), ad ogni modo un ciclo - con il quale i farmaci palesemente interferiscono...è questo d'altra parte il loro scopo...- quindi la tua idea non mi pare affatto peregrina, a dirla proprio tutta...

                                                                                                                                                           Evi

aggiungo che, secondo il mio parere, i farmaci che contrastano la ch sono anche quelli che in qualche modo la peggiorano!

casper ;)

Offline DepeJo

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Re: su grappolaiuto
« Risposta #7 il: Luglio 29, 2008, 14:07:55 Mar »
...e concludo sottolineando,
lor signori,
il mio più totale
accordo nei riguardi
di quest'ultima
affermazione di
cotanto saggio e
anziano
signore che
nel più totale
sgomento e in questa
solita batracomiomachia,
ha ribadito quanto di
più vero e
granitico si potesse.

Effettivamente la migliore
delle cure per la CH sarebbe
il taglio della testa, nevvero...

...e certe notti me le
reciderei di un sol colpo,
sorbole.

evi

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Re: su grappolaiuto
« Risposta #8 il: Luglio 29, 2008, 15:02:05 Mar »
...e concludo sottolineando,
lor signori,
il mio più totale
accordo nei riguardi
di quest'ultima
affermazione di
cotanto saggio e
anziano
signore che
nel più totale
sgomento e in questa
solita batracomiomachia,
ha ribadito quanto di
più vero e
granitico si potesse.

Effettivamente la migliore
delle cure per la CH sarebbe
il taglio della testa, nevvero...

...e certe notti me le
reciderei di un sol colpo,
sorbole.

Mah...io tutta tutta la testa no...sebbene funzioni a stento e mi appaia un pò troppo grossa (chissà che ipotalamo...un ippotalamo ...) mi ci sono affezionata...a kip 9, il massimo dolore finora per me, ne reciderei una metà scarsa...

Sul conto di Casper ( :-* :-* :-* ) invece concordo quasi pienamente..."anziano signore" a chi?! >:(

                                                                                                                                    :-\ Evi
« Ultima modifica: Luglio 29, 2008, 16:11:41 Mar da evi »

Offline la zia Dany

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Re: su grappolaiuto
« Risposta #9 il: Luglio 29, 2008, 21:35:14 Mar »
concordo su tutto quanto detto da Lucius, da Casper e dalla mitica Evi
dopo quello che scrive  e come lo scrive  Evi non c'è più niente da dire...............


la zia Dany