Quali siano le cause prime del mal di testa non è ancora perfettamente chiaro. Tuttavia sui meccanismi che lo scatenano si sono fatti enormi progressi.
E se l’emicrania fosse utile?
Sai che l’emicrania è nota fino dall’antichità e che importanti personaggi del passato come Giulio Cesare e Sigmund Freud ne soffrivano?
Sai che l’emicrania si è conservata inalterata nella evoluzione della specie umana? Forse l’emicrania ... è un vantaggio per l’uomo! Questa è almeno l’opinione di una importante ricercatrice americana, la dr.ssa Elisabeth Loder.
Ma cerchiamo di capire perché.
L’emicrania è come un sistema di allarme che suona a vuoto. Questo sistema di allarme è presente in tutti gli individui. Ma mentre nelle persone non emicraniche si mette a suonare solo in casi estremi (ad esempio in corso di malattie infettive o stress psico-fisici violenti), nel paziente emicranico la soglia di attivazione è più bassa del normale. In altre parole, volendo fare il paragone con l’antifurto di una automobile, nel soggetto normale l’antifurto (cioè l’emicrania) suona solo in situazioni molto particolari, come quando il ladro forza lo sportello.
Nell’emicranico, invece, questo allarme suona a vuoto e troppo spesso, come capita a quelle autovetture il cui antifurto suona al semplice movimento di aria prodotto dal passaggio di un autobus nelle vicinanze. Ma come potrebbe tutto questo essere utile alla specie umana?
Secondo la dr.ssa Loder l’emicranico è in qualche modo privilegiato proprio in quanto possiede un allarme così sensibile, perché suonando per un nonnulla suonerebbe prima di altri in caso di vera necessità, consentendo un intervento più precoce ed una migliore difesa. Sì, perché l’attacco di emicrania provoca una dilatazione delle arterie del cervello che consente l’arrivo di maggiore nutrimento, ossigeno, cellule di difesa ecc.
Può bastare tutto questo per consolare l’emicranico? La risposta, ovviamente, spetta a voi…