NON è CHE PER CASO ESISTE ANCHE LO STESSO PRINIPIO ATTIVO DELL'IMIGRAN SOTTO QUALCHE MARCA MENO CONOSCIUTA
NO, sino al 31.12.08 (scadenza del brevetto della glaxo del sumatriptan
in italia).
Per i suggerimenti che ci si propone di fare alla glaxo (fiale di 4mg e semplici ricariche),
pur augurandomi che diventino realtà, dubito fortemente che vengano addirittura prese in considerazione dalla casa produttrice.
Tanto in conseguenza del sistema sanitario italiano.
Mentre ritengo 'salutare' la confezione di 4mg (comunque diversamente ottenibile dalla dose di 6mg), non vedo proprio il beneficio che potremmo trarre dalla commercializzazione delle sole ricariche ed ancor più non vedo il beneficio che ne possa trarre la glaxo.
In altri paesi, dove il 'cliente' deve affrontare il costo del prodotto (oltre il consentito
se assicurato), è buona e basilare strategia economica renderlo più 'affrontabile', diminuendo i costi di produzione e quindi di offerta.
Ma con il sistema assistenziale totale che abbiamo in Italia, quale imprenditore rinuncerebbe ad un margine di utile derivante
anche dalla confezione della custodia?
Probabilmente (ma molto probabilmente) chi commercializzerà il sumatriptan (dopo la scadenza del brevetto), potrebbe considerarlo nei suoi programmi di marketing e concorrenziali (qualora eventuali -ma realistici- accordi stipulati fra le aziende non lo escludessero a priori).
Staremo a vedere
p.s.: mi stranizza molto il fatto che collaboratori della glaxo non sappiano dove vengono commercializzate le dosi di 4mg e le cartucce senza custodia e lo chiedano a noi