Ciao a tutti, sono ancora Evi.
GRAZIE! La sollecitudine con la quale mi rispondete mi ha commossa... che bella cosa: supera ogni mia più rosea aspettativa!
Avete ragione, avrei dovuto essere ben più sollecita nel rivolgermi ad uno specialista ma, vedete, prima di vivere questa curiosa, dolorosa, onirica avventura con la mia ancora incognita Bestia Torturatrice Ipnica, io avevo un curioso e deprecabile atteggiamento nei confronti del dolore lato sensu: pensavo che lo si dovesse sopportare PUNTO. Pensavo che qualunque dolore fisico, per quanto atroce, una volta scomparso si dimenticasse senza lasciare traccia.
Questa esperienza di dolore, quale ne sia la causa, mi ha insegnato moltissimo. Mi ha resa infinitamente più sensibile alla questione del DOLORE-MALATTIA, all'annoso problema della terapia del dolore in Italia e soprattutto al dolore degli altri, a questo silenzioso e travolgente fiume di dolore che invade le nostre strade, le nostre città, le case, le famiglie , le vite di tante persone. Ho scoperto un mondo di cui ignoravo totalmente l'esistenza ed ho provato tanta pena ed insieme tanto amore, desiderio di essere vicina, essere capace di comprensione, di fare il possibile per alleviare tanta sofferenza. Perchè, consentitemi un'ulteriore banalità, chiunque soffra, si tratti di un ultracentenario, di un bimbo appena nato, di un santo, di un eroe o di un carcerato, genitore o figlio, donna o uomo, etc..., bè, semplicemente, NON DOVREBBE SOFFRIRE.
So che spesso la sofferenza sollecita le nostre migliori energie, che, com'è anche nel mio caso, può insegnare molto e consentire di acquisire nuove e critiche chiavi di lettura del mondo, di sè e del proprio prossimo; penso però anche che troppo spesso la sofferenza abbrutisca e, per così dire, "dimezzi" la vita, costringendoci ad accontentarci di tenere la testa fuori dall'acqua per non affogare, quando dovremmo invece aver la possibilità di nuotare, per uscirne, e tornare all'asciutto, dove gli esseri umani vivono normalmente le loro vite.
Spero di non essermi espressa in modo troppo contorto...sapete... l'insonnia prolungata...
Vi abbraccio tutti, Evi