Pubblico qui un articolo appena uscito, di cui ho sentito parlare per radio.
Non è diretto alla CH, ma potrebbe essere interessante per prenderne spunto.
Viaggi/ Contro il jet lag, 16 ore di digiuno
Sabato 24.05.2008 13:22
Il jet lag? E' tutta una questione di digiuno. Regolare il tempo dei pasti durante i viaggi lunghi, evitando di mangiare per 16 ore aiuta ai viaggiatori ad adattarsi al fuso orario della destinazione ed evitare gli effetti del cosiddetto jet lag. A sostenerlo è un gruppo di ricercatori del Centro medico Beth Israel di Boston in uno studio pubblicato sulla rivista 'Science'.
La ricerca ha dimostrato come oltre all'orologio 'primario', ovvero quello che regola i ritmi dell'organismo in risposta alla luce e all'oscurita', esiste un altro orologio interno situato in un'area precisa del cervello, che adatta le risposte del corpo in funzione dell'avere o meno cibo nello stomaco. L'orologio 'alimentare', il cui funzionamento è stato studiato nel cervello dei topi e che è attivo soprattutto in alcuni mammiferi, assume il comando della risposta interna dell'organismo in assenza di pasti.
Il meccanismo funzionerebbe così: il 'nucleo soprachiasmatico', ovvero il gruppo di cellule situate nell'ipotalamo che l'organismo utilizza come orologio biologico principale, riceve i segnali del ciclo della luce e dell'oscurità attraverso la vista. L'informazione viene dunque passata a un altro gruppo di cellule, conosciuto come 'nucleo dorsomediale' che si incarica di organizzare i cicli del sonno e della veglia. "Questo sistema funziona molto bene perché i segnali luminosi che riceve la retina aiutano a stabilire e adattare il ritmo circadiano a quello del giorno e della notte", hanno spiegato gli autori dello studio.
I risultati dello studio possono essere utili soprattutto per chi viaggia in aereo o ha turni lavorativi notturni. "Se una persona fa un viaggio di molte ore deve regolare il suo organismo a una differenza di orario molto alta", hanno proseguito i ricercatori. Poichè l'orologio biologico principale del corpo umano assimila solo una piccola quantità
di questo cambiamento, all'individuo ci vuole in media una settimana per adattarsi al nuovo fuso orario. Ma attraverso
l'orologio alimentare, il viaggiatore potrebbe adattarsi più facilmente e rapidamente: basta non mangiare per almeno 16 ore. Ovvero, evitare di mangiare a bordo e magari spizzicare qualcosa una volta atterrati.