Ho trovato questa cosa che forse, oltre a Skianta che l'aveva chiesto all'ultimo meeting, può interessare. Ovviamente si riferisce all'ossigenoterapia a lungo termine (quindi noi non ci rientriamo)... però è buono a sapersi......
Rischi dell'ossigenoterapia
Come detto l'intento dell'ossigenoterapia è quello di aumentare la disponibilità di ossigeno ai tessuti. L'ossigeno può però determinare progressiva riduzione della ventilazione in pazienti con ridotta sensibilità dei centri respiratori alla CO2, in quanto, come è noto, l'ipossia rappresenta uno stimolo per il mantenimento della ventilazione (sono quindi importanti i monitoraggi, anche attraverso la misurazione della PO1, espressione del drive respiratorio centrale). L'ossigeno determina vasodilatazione sul circolo polmonare e questo può contribuire all'effetto shunt (incremento di zone perfuse non ventilate), con diminuzione degli scambi gassosi. Si possono inoltre verificare alterazioni della clearance muco-ciliare e lesioni a carico dei pneumociti di 2° tipo. I rischi tossici a carico di altri tessuti sono da attribuire alla produzione in eccesso di radicali ossidanti da parte di cellule esposte all'iperossia.