io credo che stia tutto in due fattori
1° il tempo che passa tra l'insorgere dell'attacco e l'assunzione
2° la percentuale di ossigeno inalata
se l'ossigeno si assume ad attacco pieno non c'è la fa più ad imprimere l'effetto vasocostrittore, quindi attenua ma non stronca l'attacco
per ottenere il massimo dall'ossigeno, bisogna inalarlo al 100%, praticamente respirare solo ossigeno
Esiste un'altra componente che mi fa pensare, l'ossigeno agisce meccanicamente sulle vene , costringendole . Dopo svariati usi nell'arco di un grappolo, potrebbe essere che la vena ormai abituata a questo dilatarsi e costringersi, non risponda piu al meglio.
Questo in quanto io uso ossigeno da trent'anni e ad ogni grappolo l'ossigeno funziona sempre, capoita in grappoli tosti che perda efficacia a fine grappolo.
Ribadisco che queste sono mie supposizioni, che io non sono medico ma scrivo cio in base alla mia esperienza.
casper