Cari fratelli,amici grappolati. Dalla metà di febbraio, la bestia è tornata a farmi lacrimare
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Anche quest'anno le solite difficoltà, a parte il dolore, i risvegli nel cuore della notte e la continua caccia all'Imigran, il mio disagio più grande è (come sempre) dover "raccontare" il mio problema sul posto di lavoro. Solo voi sapete quanto è difficile spiegare la cefalea a chi non la conosce e, soprattutto a chi ha un ruolo superiore e di diffidenza. Alla fine di febbraio, mi sono messo in mutua per 15 giorni, risultato: viene messa in dubbio la mia "malattia" e, al mio rientro (grappolo ancora in corso), nessuno mi saluta, come se fossi un birbo che si è voluto riposare dicendo bugie. Oltre al grappolo devo anche combattere con queste cose, dopo tanti anni di impegno e dedizione, non credo proprio di meritarmelo. . e giù con turni massacranti e weekend al lavoro.
Se è vero che il grappolo ha anche una componente psicologica, fate voi!!!!
Premesso che ho la fortuna di fare il lavoro che mi piace e che ho voluto fortemente (lavoro a Radio Babboleo - Genova), ultimamente sto seriamente pensando di dare una svolta alla mia vita (all'alba dei 40 anni), mettendomi in proprio e, rilevare un negozietto, magari una tabaccheria (a basso rischio) e togliermi da tutto. Eppure ho sempre dimostrato passione e serietà.
Scusate lo sfogo, ma sò che voi mi capite!!!
Vi voglio bene, Massimo.