ragazzi, sfogliando un mio vecchio diario ho trovato questa che non so come definire , cosa che scrissi anni fa in pieno grappolo, mi sembra carina e cosi ho pensato di riportarla qui
Tutto ha un inizio ed inevitabile, una conseguente fine.
E la vita corre cosi a scorrere, pulsandoti in tutta la sua pienezza nell'animo sempre più logoro, forte però del tempo che separa gli ormai remoti ricordi, rimarginando le laceranti ferite inflitte dal prprio destino, che immancabile segue passo a passo, la nostra fragile e complessa esistenza.
Scorrono così i giorni, ma in alcuni, come questo venerdi, è sufficente scorgere nubi grige, che addensandosi nel cielo creano un'oscura morsa, del quale ti senti preda ed il tuo stato d'animo precipita irrimediabilmente in una fredda e costante apatia che annulla ogni tantativo di reazione.
Ed è allora, che l'anima si avvolge al tuo cuore, comprimendolo, fino a far riaffiorare da quel recondito cantuccio sofferenti ricordi sino ad allora celati al pensiero.
Ricordi che ti rendono facile meta di dolci malinconie, che cullandoti, ti trasportano fra i più profondi meandri della ragione,confondendo la realtà con i sogni, il vero con il falso.
E perso in quest'incantesimo rimani lì, con i tuoi rimpianti,in attesa di un raggio di sole, denso di calore che ti aiuti a sublimare questo torpore vitale che rende schiavi i tuoi pensieri.
Naufrago in questo oblio rimani lì, con le passate delusioni, aspettando che un lampo di luce rischiari questa morsa tenebrosa che ti imprigiona, aiutandoti così a scorgere una nuova speranza.
casper