Autore Topic: siamo le cavie.....  (Letto 3976 volte)

ruby95

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Re: siamo le cavie.....
« Risposta #15 il: Gennaio 30, 2008, 13:17:09 Mer »
 :P Beh come cavia sono un esempio vivente, dato che su di me tanti disgraziati hanno priovato di tutto (persino il caffè ! o sostanze con all'interbo la caffeina - sandomigran).Però il mio neuro, ha iniziato così :
per stroncare gli attacchi = imigram
per prevenirli (a parte quest'anno che ho fatto di tutto) = isoptin + deserril (o equivalente).
per tenere a bada quelli leggeri = ossigeno.
Peccato che su di me l'ossigeno non funzioni e l'imigram funziona a volte.
Ora sono nel periodo in cui ho dei fenomeni strani (vedi post di Gabrielik - Gabry), per cui boh.
Però sono d'accordo che siamo delle cavie, d'altronde abbiamo una patologia che fino a pochi anni fa veniva considerata alla stessa stregua di un emicrania, quindi qualche tentativo devono pur farlo anche se spesso si tratta di un salto nel buio o magari solo di una convenzione con qualche casa farmaceutica.
Del resto "ognuno è medico di se stesso", quindi bisogna anche sapersi regolare.
Un beso ;)

Offline tony

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Re: siamo le cavie.....
« Risposta #16 il: Gennaio 30, 2008, 21:21:37 Mer »
Caro ruby, forse non hai letto bene il mio post :
....quindi qualche tentativo devono pur farlo anche se spesso si tratta di un salto nel buio
io inizio dicendo: ...e se vogliamo che si trovi una possibilià di sconfiggere la ch, dobbiamo convenire che la scienza non può fare a meno di usare gli esseri umani che soffrono di questa patologia ( i topi non possono essere usati al fine ).
Io mi lamento (pur sapendo bene che è una utopia) che non c'è una centralizzazione delle terapie/risultati onde scartare ciò che è stato provato e riprovato inefficente ed a volte dannoso.
...o magari solo di una convenzione con qualche casa farmaceutica.
questa asserzione è grave dal punto di vista etico/umano, perseguibile e condannabile dal lato penale. Le convenzioni (economiche) non dovrebbero prevalere sulla salute dei pazienti.
Del resto "ognuno è medico di se stesso", quindi bisogna anche sapersi regolare.
e questo è il nostro martellante invito: valutare le esperienze altrui e decidere se provare il 'metodo' riportato o disattenderlo (con l'avallo del proprio medico eventualmente).
Ciao



la medicina non deve dare più giorni alla vita, ma più vita ai giorni.

Life is a terminal disease resulting in death. Enjoy it while you can.