LA NOSTRA MATATTIA (PATOLOGIA) NON ESISTE,NON ANCORA, PER CUI SE AD UN COLLOQUIO DICI DI AVERE UN GRAVE TIPO DI MAL DI TESTA CHE POTREBBE FARTI ASSENTARE SPESSO,O RARAMENTE,O PER LUNGHI PERIODI,O BREVI,O AVERE ATTACCHI FURIOSI ANCHE DURANTE IL LAVORO....................................
MA CHI C.A.Z.Z.O TI ASSUME, SII SERIO
UN ABBRACCIO
BRIZZ
So malato anche io e non sono sempre stato un datore di lavoro.....
Per capirci però: nel caso di una CH grave tenuta nascosta, nel momento in cui viene fuori vuoi pechè nn si può vivere ad imigram, verapamil, ecc... come ti comporti?
Dici di esserti ammalato adesso?
Per i lunghi periodi di assenza cosa dici?
Torno a ripetere che è tutto in dipendenza della gravità della malattia e del posto di lavoro che si vuole andare ad occupare.
Purtroppo c'è una grande verità che nessuno, o pochi, vogliono affrontare:
Non sempre tutti possono fare tutto. Ci sono delle limitazioni nella vita, vuoi per patologie, vuoi per caratteristiche fisiche ed intellettuali ed è necessario averne consapevolezza.
Ho assunto persone "non completamente sane" ma con le caratteristiche giuste per il loro ruolo aziendale e non ho avuto e non ho tuttora problemi.
TORNO A RIPETERE:
a mio parere il consiglio di tacere senza riserve potrebbe mettere Gabriele in brutte situazioni future. Nessuno di noi sa che tipo di lavoro vuole andare a fare, con quali responsabilità con quali orari, ecc... ma tutti avete detto di tacere...
Se Gabriele vuole andare a fare pontista sui grattacieli? O firma un contratto con resposabilità propria per negoziazioni in borsa?
Forse non riesco a trasmettere bene il concetto:
Il tacere a prescindere non è la via giusta (sempre a mio parere).
Sono troppe le variabili possibili ed il consiglio di tacere a prescindere (sempre ovviamente a mio parere) è un consiglio qualunquista.
Poi Brizz, quando si parla di cose serie, IO SONO SEMPRE SERIO.
Tony, sai che ti stimo tanto, ma ho una domanda per te?
La nostra bella Italia chi la fà? Noi o gli americani?
Non lamentiamoci sempre di ciò che abbiamo, ciò che abbiamo è quello che ci meritiamo.
Alfonso