sapete invece quale è il mio problema? Non tanto la ch di per se stessa, gli attakki il dolore, la gente che non la conosce, eccc... ma il fatto che la gente che ho intorno non è abituata ad affrontare le difficoltà in maniera forte e decisa e non sa cosa sia la PAURA.
La CH mi ha fatto capire che per VIVERE devo combattere, ogni giorno ogni ora, attacco dopo attacco, e non posso fermarmi. Anzi più sto male e più devo spingere e mi ha insegnato a non accettare la rassegnazione. Fuori dalla CH queste esperienze le porto in tutto ciò che faccio.
Sarebbe semplice spararsi 3/4 attakki (ne basta anche uno solo) e poi dire vabbè oggi mi riposo, ho passato un attakko mi merito di non fare un ca...o tutto il giorno, e invece no l'atteggiamento è completamente inverso, raccolgo quello che è rimasto del mio cervello e riparto. Poi ti ritrovi a lavorare , vivere, convivere con piccole persone che pur di non affrontare le proprie paure ed i propri limiti trovano scuse su scuse e si nascondono sempre....e sono lenti perchè tanto c'è sempre tempo per fare ogni cosa o cmq ci sarà qualcuno che porrà rimedio, sempre.
Questo è il danno più grande che la CH mi ha dato, mi ha tolto la compresione e la compassione verso gli altri.
a volte vedo gente che per un raffreddore o per un pò di tosse sta a casa oppure gira rincoglionita....Ca....zzzzzzzzzzzzzz........ooooooo sparatevi 4 attakki consecutivi in una notte, bevete due ettolitri di acqua, ficcate i piedi nel ghiaccio e state al freddo a petto nudo in giardino per ore e poi al mattino stampatevi il sorrivo in faccia e ascoltate pieni di comprensione chi vi dice che oggi fa fatica a lavorare perchè ha il raffreddddddddoooooooooorrrrrrrrreeeeeeeeeeeee.
Credo che la CH mi abbia fatto provare livelli tali di paura che mi ha tolto ogni tipo di sensibilità.
Il Jolly