Autore Topic: ch e cuore  (Letto 2466 volte)

mauro81

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ch e cuore
« il: Agosto 23, 2007, 12:15:16 Gio »
Un amico vedendo una trasmissione televisiva mi ha detto che sono state recentemente effettute delle scoperte che legherebbero gli attacchi della malattia al malfunzionamento di un ventricolo del cuore. Con una semplice (forse semplice) operazione il problema dovrebbe risolversi.... la cosa mi sembra assurda e pertanto chiedo conferma a voi che sicuramente ne sapete di più.
ciao

Skianta

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Re:ch e cuore
« Risposta #1 il: Agosto 23, 2007, 12:31:42 Gio »
Ne ho sentito parlare ed alcune ricerche sono state fatte a Genova.

Non si tratta tanto di una valvola, ma della mancata chiusura di un setto che normalmente si chiude dopo la nascita. Se questo setto non si chiude , manca l'ossigenazione del sangue.

Sono stati sempluicemente trovati alcuni sofferenti di CH che avevano il setto parzialmente aperto, ma tanti altri che questo problema non ce l'anno.


LAa dott.ssa  Finocchi (se non ricordo male) disse che si esclude che l'origine della Ch sia questa.

Se ritrovo la mail che mi mandò a suo tempo, la pubblico


Offline Lucius

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Re:ch e cuore
« Risposta #2 il: Agosto 24, 2007, 11:47:37 Ven »
Esatto Skianta, è proprio lo studio fatto dalla Dott.ssa Finocchi di Genova.

Mauro benarrivato!
Abbiamo contattato la Dott.ssa Finocchi subito dopo che è stato pubblicato l'articolo sulla "pervietà del forame ovale" per avere maggiori delucidazioni a riguardo.
Sostanzialmente hanno scoperto che in alcuni soggetti con CH è stata rilevata una pervietà del forame ovale in percentuale maggiore rispetto alla popolazione "sana" (il forame ovale di per se non comporta problemi e non è raro trovarlo anche in chi non soffre di CH!). La Dott.ssa stessa ha comunque escluso che ciò possa essere la o una delle cause della CH!
Qui di seguito trovate l'articolo dello studio.
 

Cluster headache and right-to-left shunt on contrast transcranial Doppler
Finocchi C, Del Sette M, Angeli S, Rizzi D, Gandolfo C
Neurology 2004;63:1300-1310


La pervietà del forame ovale (PFO) sembra essere più frequente nei soggetti affetti da emicrania con aura rispetto ai controlli sani, anche se la definizione del rapporto tra queste due patologie è controversa e ancora oggetto di discussione tra gli esperti del settore. In questo studio sono stati considerati 40 pazienti con cefalea a grappolo (CG) (32 maschi e 8 femmine - 38 con CG episodica e 2 con CG cronica) afferiti al Centro Cefalee dell'Università di Genova e 40 pazienti neurologici, appaiati per sesso ed età ( 5 anni), non affetti da CG, da altre cefalee primarie e da patologie cerebrovascolari. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad un doppler transcranico con iniezione di mezzo di contrasto gassoso e la presenza di almeno una microbolla a livello dell'arteria cerebrale media, entro 22 secondi dalla somministrazione della soluzione salina miscelata con aria a livello della vena anticubitale, è stata considerata indicativa della presenza di uno shunt destro-sinistro. Il numero di microbolle è stato registrato a riposo e dopo esecuzione di manovra di Valsalva.
Nel 42.5% dei casi con CG è stato rilevato uno shunt destro-sinistro, mentre solo il 17.5% dei controlli ne è risultato portatore (p = 0.029; OR = 3.48; IC 95% 1.13-10.69). Il numero medio di microbolle registrato è pari a 4.2 6.7 nei pazienti con CG e 3.7 1.1 nei controlli. Durante l'esecuzione della manovra di Valsalva il numero medio di microbolle è maggiore negli affetti da CG (13.3 13.7 vs 3.7 1.1) rispetto ai controlli, anche se la differenza non è statisticamente significativa. Gli autori commentano che l'associazione tra CG e PFO potrebbe essere geneticamente determinata sulla base delle seguenti considerazioni: a) anche nell'emicrania con aura è stata ipotizzata un'associazione con il PFO geneticamente determinata; b) recentemente Leone et al. hanno osservato una familiarità positiva in 44 dei 220 pazienti con CG considerati ed hanno concluso che il rischio di ammalare di CG nei parenti di primo grado degli affetti (39 su 1135 soffrivano di CG) è ben 39 volte superiore rispetto alla popolazione generale; c) il PFO è stato descritto come disordine familiare. La logica conseguenza di questa ipotesi è che il PFO, se geneticamente associato alla CG, non può essere implicato nell'eziologia e tantomeno nella fisiopatologia di questa forma di cefalea. Come ipotesi alternativa, gli autori suggeriscono che la presenza di uno shunt destro-sinistro, associato ad apnee ostruttive notturne, può causare un livello di ipossiemia tale da favorire l'insorgenza delle crisi di CG. Saranno necessari ulteriori studi per verificare l'effettiva presenza dell'associazione descritta e per accertare le ipotesi che ne derivano.


Luciano Patrucco
O.U.C.H. Italia
Referente I.C.H.A. (International Cluster Headache Alliance)

mauro81

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Re:ch e cuore
« Risposta #3 il: Agosto 24, 2007, 13:02:29 Ven »
grazie mille, davvero per la celerità e la completezza delle risposte.
ciao