COMUNICATO STAMPA
Si è svolto a Torino il convegno “Ossigeno-ozono terapia: pratica medica tra certezze e prospettive terapeutiche???, organizzato dalla Società scientifica italiana di ossigeno-ozono terapia, col patrocinio dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino.
Ha aperto i lavori del convegno il prof. Alberto Angeli, Consigliere dell’Ordine e Ordinario Clinica Medica all’Università di Torino.
Il prof. Marianno Franzini, prof. a.c. di Ossigeno-Ozono Terapia all’Università di Pavia e presidente della Società Scientifica Italiana di Ossigeno-Ozono Terapia, è entrato nel merito delle indicazioni, controindicazioni e vie di somministrazione dell’ossigeno ozono terapia.
“Ringrazio l’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Torino – ha quindi sottolineato il dott. Vincenzo Simonetti, specialista in Chirurgia generale – per aver accolto positivamente la proposta della Società Scientifica Ossigeno Ozono di promuovere il primo convegno su questo argomento a Torino. E’ stata una giornata importante, che ha consentito di presentare alcune significative tesi ed esperienze sull’ossigeno-ozono terapia. In particolare, è stato evidenziato come sia possibile, attraverso l’ozonodiagnosi, riscontrare e interpretare quadri clinici relativi a vertigini, cefalee, contratture muscolari e rachialgie, tanto da capire se la motivazione è cerebrale o extracerebrale. Anche nel caso dell’ernia discale, l’ozonodiagnosi consente di valutare se sia necessario un intervento chirurgico o se siano sufficienti altre cure. E’ stato inoltre riscontrato che, per l’ernia discale, laddove si possa evitare l’intervento, l’ossigeno-ozono terapia consente di ottenere ottimi miglioramenti, come ha evidenziato con la propria relazione, frutto di quindici anni di esperienza, il professor Gaetano Torri dell'Università di Milano.
Di assoluto rilievo, nell’ambito delle relazioni presentate, lo studio della dott.ssa Cusella dell’Università di Pavia sugli effetti dell’ossigeno-ozono terapia sulle cellule staminali autologhe. “Quest’interessante ricerca – ha commentato il prof. Marianno Franzini, presidente della Società Scientifica Ossigeno-Ozono Terapia - consente di identificare, dal punto di vista anatomo-patologico, quindi qualitativo e quantitativo, come la rigenerazione tissutale venga influenzata dall’esposizione all’ossigeno-ozono. Il gruppo di ricerca sta attualmente utilizzando topi distrofici (privi del sarcoglicano, una proteina stabilizzatrice della membrana sarcoplasmatica) come modello per verificare – ha aggiunto il prof. Franzini-:
- se il trattamento con miscele di ossigeno-ozono rallenti la fibrosi e/o riduca la degenerazione tissutale e l’infiammazione tipiche di queste patologie;
- se il trattamento con miscele di ossigeno-ozono possa migliorare l’attecchimento e l’integrazione, nei tessuti in progressiva degenerazione, di cellule staminali già da noi utilizzate con successo in questo modello preclinico di terapia cellulare.
I risultati di tali esperimenti -ha concluso il cattedratico- oltre che farci meglio comprendere il perché di tanti benefici dell’ossigeno-ozono terapia, apporteranno
un notevole miglioramento al trattamento delle malattie muscolari anche a carattere degenerativo???.
il sito di riferimento:
http://www.ossigenoozono.it