Salve a tutti,
Non prendetemi per un ipocrita se mi iscrivo in questo forum e come primo post faccio una richiesta di aiuto, ma veramente non sò più cosa fare; il problema che vi espongo riguarda la mia compagna, che ha 24 anni.
Lei soffre da tempo di quello che volgarmente ho sempre definito mal di testa, in forme lievi e meno lievi, tenuto sotto controllo con dei FANS, con frequenza di 3-4 attacchi al mese, che mai si sono prolungati in passato nella totalità per più di 1 giorno, max 2, senza comunque impedirle di svolgere le attività giornaliere.
Il problema serio è iniziato circa 10 giorni fà, quando ha avvertito dei giramenti di testa, un'annebbiamento della vista, un formicolio al braccio, e, a suo dire, una "visione rallentata delle immagini", seguito poi da un violento attacco di "mal di testa" con dolore alla base del collo e alla nuca sopportabile, e dolore lancinante alla tempia e all'occhio (che gli ha impedito quasi di tenerlo aperto), della durata di quasi due ore. Ha assunto i soliti fans senza alcun risultato. Questa crisi si è prolungata per circa 2 ore, poi è scomparso il dolore alla tempia e all'occhio, lasciando solo quello meno lancinante al collo.
Le crisi si sono ripetute per circa 4 volte nell'arco della giornata, il particolar modo nel pomeriggio e quando si è sdraiata per andare a letto la sera.
Il dolore alla nuca è praticamente perenne e le crisi lancinanti alla tempia e spesso all'occhio sono continuate nei 7 giorni successivi, più volte al giorno, pressapoco con le stesse cadenze, in particolar modo quando và a letto (tanto che ormai è terrorizzata dall'andare a dormire), senza avvisaglie di preavviso, tanto da impedirle persino di uscire di casa se non accompagnata; ha continuato a prendere dei FANS senza alcun effetto.
Dopo 7 giorni ho ritenuto fosse il caso di andare al pronto soccorso, ma si sono limitati a farle una flebo di antinfiammatorio, tuttavia le crisi sono tornate alla sera del giorno stesso.
Al che l'ho portata per una visita da un neurologo il quale dopo una visita ha escluso problemi dal punto di vista neurologico e ha supposto la diagnosi di cefalea tensiva alla base della nuca. Le ha prescritto Optalidan supp e orudis supp per bloccare questi dolori ma non c'è stato nessun segno di miglioramento, nessuna attenuazione delle crisi, nessun risultato apprezzabile.
Si è continuato due giorni con l'Optalidan e l'Orudis, ma nessun risultato, praticamente le è impossibile sdraiarsi per riposare perchè le viene subito un forte attacco che la fà agitare molto, stesso attacco che si ripete praticamente da un momento all'altro più volte al giorno, sempre con violento dolore alla tempia, e difficoltà anche a tenere aperto l'occhio interessato; talvolta anche difficoltà a parlare.
Oggi il neurologo, visti gli scarsi risultati, ha rincarato la dose mantenendo l'optalidan supp, e sostituendo l'orudis supposte con una intramuscolo di Orudis fiale mischiata con muscovil fiale, effettuata alle 13 circa. Neanche a farlo a posta, venti minuti dopo l'intramuscolo ha avuto un altro attacco pesante, sempre poco dopo aver provato a sdraiarsi, un altra crisi c'è stata nel pomeriggio di oggi e una circa 2 ore fà, particolarmente violenta, aggravata poi dall'esasperazione di non riuscire più a riposare.
Durante questa ultima crisi non ce l'ho fatta a vederla di nuovo contorcersi sul divani in preda al dolore, con le mani sulle tempie. Il neurologo aveva detto di fare un altra intramuscolo di orudis e muscovil se il dolore fosse tornato durante la notte ma l'ho ritenuto inutile, sò che non si dovrebbe fare ma senza sentire nessun medico (essendo le due di notte) le ho fatto prendere il difmetrè supp, un antidolorifico che ho usato quando mi sono operato ad un ginocchio, che è praticamente uno stordente; in venti minuti finalmente è caduta addormentata per l'effetto del difmetrè e ora, almeno, stà dormendo, ma io sinceramente non sò più cosa fare; ritengo che a questo punto continuare con Orudis e Optalidan sia inutile e ritengo anche che la supposizione di diagnosi iniziale di cefalea tensiva possa essere non corretta, visto che la cosa và avanti da 10 giorni e non si è avuto risultato apprezzabile anche con antinfiammatori sempre più potenti. Ho il sospetto che possa trattarsi di Cefalea a Grappolo, ed essendo domani il 25 aprile, vista la ridotta possibilità di consultare il neurologo nella giornata, non sò proprio cosa fare (tanto che sono qui, alle 5 di mattina,
a scrivere questo messaggio).
Sono a chiedervi se secondo voi può trattarsi di questo tipo di cefalea o se (spero) i miei sospetti sono infondati.
Nel caso le mie supposizioni potrebbero essere veritiere, con che farmaci si contrastano gli attacchi di questo tipo di cefalea? Purtroppo c'è la forte probabilità che, domani, al risveglio, finito l'effetto stordente del difmetrè, la cosa ricominci tale e quale (tra l'altro il difmetrè è l'unica cosa che ha avuto un seppur minimo risultato, permettendole di dormire ora). Farle assumere domani di nuovo l'orudis-muscovil e l'optalidan, dopo giorni di uso senza risultati, mi sembra più dannoso che altro.
Se qualcuno sente di potermi rispondere, glie ne sarei veramente grato.
P.S. riassumo l'andamento della crisi, siccome sono molto stanco ora che scrivo, non sò se possa capirsi bene dal post:
La crisi TALVOLTA inizia con giramenti di testa, quasi mancamenti, TALVOLTA inizia con un annebbiamento della vista e altri problemi legati sempre alla percezione visivo.
TALVOLTA un formicolio al braccio.
La crisi inizia QUASI SEMPRE con un fastidio/dolore sopportabile alla base della nuca/collo e sempre con un malessere generale.
TALVOLTA la crisi si blocca qui, ma circa 3/4/5 volte al giorno la crisi degenera il un lancinante dolore alla tempia (a volte destra, a volte sinistra) e al lato corrispondente della fronte, nonchè all'occhio corrispondente. questo dolore le impedisce di praticamente di stare ferma e a volte non riesce neanche a parlare.
TALVOLTA, ma non di frequente, questo dolore dice che si estende su tutta la fronte e su tutte e due le tempie
Quando ha questo dolore spesso fatica a tenere l'occhio interessato aperto.
Quando è in preda al dolore ha una sudorazione anormale sul palmo della mano.
Durante la crisi deve per forza alzarsi dal letto, altrimenti le peggiora.
La crisi più scadenziata regolarmente della giornata è quella che ha quando tenta di andar a dormire la sera.
Le crisi durano dai 40 minuti a più di un ora e la durata della crisi non varia se assume l'antidolorifico optalidan o non lo assume.
Grazie a tutti per ciò che vi sentirete di rispondermi