neuroimmunomodulatin Plenum Press, New York, 1991, pagg. 329. ARENDT J.: Melatonin and the Mammalian Pineal Gland - Chapman & Hall, London, 1995, pagg. 214.
Le citazioni riportate contengono quanto basta per formarsi un'idea apparentemente equilibrata sulla fisiologia della melatonina (MLT).
Il numero e l'estensione dei lavori riguardanti l'influenza della MLT sul ritmo circadiano e sullo sviluppo delle gonedi sopravanzano di gran lunga lo spazio dedicato ai rimanenti argomenti. Cominciano intanto timidamente le osservazioni sull'attività antiblastica della M LT.
I rimanenti studi concernono la distribuzione della MLT nei vari distretti dei Sistema
Nervoso Centrale, I'influenza sui fotocettori, i rapporti con Neuropeptidi, mediatori sinaptici, endorfine, numero distribuzione e struttura dei recettori' composti agonistici ed antagonistici sintetici, influenza sui radicali liberi ecc. Nulla tuttavia riguarda l'influenza della MLT sul sangue, forse perché chi ne ha parlato per primo è stato un italiano, colui che vi parla. Grazie alle decantata libertà sono stato anche punito ed ho dovuto ricorrere ad un valente avvocato per far valere le mie ragioni. L'ostracismo continua, in Italia più che altrove, in obbedienza al principio di far degli italiani i peggiori nemici degli italiani.
Nell'ottobre scorso ricevetti da Parigi una lettera della d.ssa B. Guardiola che mi piace tradurre letteralmente: "Caro Collega, gli ultimi sviluppi della farmacologia della MLT (in campo recettoriale o a seguito della sintesi di nuovi analoghi agonisti o antagonisti) hanno promosso questa molecola ad uno stato che è divenuto molto più importante di un semplice ormone sintetizzato dalla pineale. Attraverso le sue interazioni con diversi sistemi (centraie, cardiovascolare, metabolico, immunitario, ecc.) la MLT è un autentico composto multidisciplinare. A causa di ciò è essenziale che scienziati. qualunque sia il loro campo d'interessi, scambino le loro idee e le loro conoscenze.
Nel creare il MELATONIN CLUB noi ci ripromettiamo di promuovere una comunicazione sociale scientifica, soprattutto sponsorizzando e conducendo attività scientifiche relative una delle nostre attività potrebbe consistere nell'organizzare un pranzo nel corso della riunione della SOCIETY FOR NEUROSCIENCE a Miami Beach, Florida dal 13 al 18 novembre).
Ci preme sottolineare che il MELATONIN CLUB non è una nuova società scientifica, ma che esso diverrà un autentico punto di riunione e di scambio informale di idee. Ciò diverrà evidente se dedicherete un minuto nel leggere le proposte relative accluse. Abbiate la compiacenza di diventare membro. Se acconsentite, il che sinceramente lo spero, fate il piacere di completare il questionario e di rispedirlo quanto prima. Benvenuto nel Club!
Oltre alla proponente figuravano fra i firmatari le più alte ed indiscusse autorità mondiali della Fisiologia della pineale. Purtroppo nella riunione di MIAMI, cogliendo lo spunto di un furioso monsone, solo il prof. DANIEL CARDINALI di Buenos Aires era presente, oltre ai membri della Società di Neuroscience. Il prof. WURTMAN giustificò col monsone la sua assenza ed io me ne tornai indietro con la dimostrazione che avevo portato, non senza aver pagato 40 dollari per una cena che mi son guardato bene dal consumare. Il succo di quella dimostrazione la riferisco nei seguenti punti:
1) La pineale non è l’unico organo capace di formare la M LT, perché anche la retina, le gh. di Harder, la mucosa gastro-intestinale, i megacariociti e le piastrine la formano.
2) Per la formazione della MLT è necessaria la HIOMT, per la cui trascrizione genica della retina non è necessaria la presenza di un oscillatore circadiano.
3) L'HIOMT mRNA della pineale, della retina e del retinoblastoma umano Y 19 ha caratteristiche peculiari; solo quello del retinoblastoma è controllato da un fattore serico.
4) Le proteine specifiche dei fotocettori - come la rodopsina e l'antigene S - sono espresse selettivamente dalla retina, dai pinealociti, dal retinoblastoma dal Pinealoblastoma e dal medulloblastoma. Per tali motivi il significato della presenza dell'HIOMT e della NAT va profondamente modificato ed affinato.
5) I megacariociti formano le piastrine dalle "committed membrane systems" di BEHNKE, ma con diverse modalità alla periferia e nella zona perinucleare.
6) La piastrinopoiesi è condizionata dai sistemi microtubulari e dalle reti actomiosiniche, la cui attivazione dipende dalla concentrazione serotoninica, a sua volta dipendente dalla sintesi melatoninica, nonché da alcuni mediatori come la adrenalina ed il Neuropeptide Y.
7) L'attività delle fibre nervose del midollo si estrinseca attraverso mediatori probabilmente per esocitosi e reuptake.
La MLT esercita la più fisiologica attività antiaggregante delle piastrine, attraverso l'adenosina, I'ADP e l'ATP sul citosol piastrinico ed il legame d'idrogeno con la M LT.
9) Attraverso la liberazione di adrenalina e serotonina, regolato dalla sintesi della M LT, le piastrine inducono la liberazione dell'EDRF e NO, ed anche dell'EDCF ed intervengono in tal modo sull'entità degli scambi emo-tissutali, particolarmente anche attraverso la lipoproteinlipase.
10)Le piastrine liberano anche il P A F intervenendo sulla fosfolipase e, attraverso i sistemi lipo- o ciclossigenasici, sulla liberazione di prostaglandine, prostacicline, leucotrieni.
11)Dalle piastrine si libera infine il P D G F, potente fattore di crescita.
È agevole comprendere intuitivamente quanti fattori, dal SNC ai mediatori, dall'integrità dell'Endotelio al metabolismo generale, incidano sull'eziopatogenesi sia delle trombocitemie come su quella delle piastrinopenie.
4) LA MELATONINA NELLA TERAPIA DEL CANCRO
Poco si è scritto e molto si è discusso sull'impiego della MLT nella terapia del cancro; la gravità delI'affezione, la confusione delle idee, la mancanza di cure specifiche, ed altri fattori hanno contribuito a generare la confusione generale.
I precedenti cenni sulla fisiologia della MLT possono già, con qualche forzatura contribuire a spiegare una qualche azione favorevole della MLT sullo sviluppo dei tumori.
La mia esperienza acquisita nel trattamento di molti casi, mi porta all'affermazione che la MLT non guarisce nessun tumore, ma che senza MLT è difficile o impossibile guarire un tumore. Questa drastica affermazione discende anche da apparentemente lontani, ma molto numerosi, esperimenti su ratti timectomizzati entro le prime 72 h dalla nascita, sulI'influenza della timectomia sull'increzione del GH, misurato biologicamente attraverso l'influenza sulla crescita della coda di ratti, dall'influenza dell'ipofisectomia sul peso del timo; esperimenti tutti fatti quasi clandestinamente, a spese mie, per evitare potenziali mali.
I risultati raggiunti finora mi sembrano confortanti, soprattutto se messi a raffronto con quelli ufficiali e se si considera la mancanza di mezzi, I'ostracismo, la calunnia ed il disprezzo delle sfere ufficiali.
I primi risultati li comunicai nel 1o Congresso mondiale sulla somatostatina (Atene, 1981 ) e li ribadii sul IUPS Daily News del 1986 a Vancouver. Li ho comunicati con Poster in vari Congressi nazionali ed internazionali ed ebbero particolare eco nel Congresso di Brema.
Nelle linee essenziali le conclusioni raggiunte finora sono le seguenti:
1) Molti tumori maligni della mucosa oro-rinofaringea, dell'esofago, dello stomaco; epiteliomi spinocellulari, basaliomi, carcinomi, anche a piccole cellule dell'apparato respiratorio, della mammella, delle gh. saliveri, linfomi maligni non Hodgkin, possono essere adeguatamente curati ed anche guariti.
2) Caratteristica essenziale della cura proposta è l'associazione di: inibitori di fattori di crescita, M LT, d-lalfa tocoferolo acetato o citrato, ac. retinoico. Uno solo dei quattro elementi può migliorare la sintomatologia, mai guarire.
Il meccanismo d'azione della MLT nella malattia cancerosa non è unico, né identico in ogni caso. Le più probabili modalità d'azione sembrano essere le seguenti:
1) Capacità della M LT, per le sue caratteristiche di solubilità e polarità, di attraversare tutte le membrane biologiche, particolarmente quella del nucleo, dove rapidamente si concentra.
2) Regolare gli scambi emo-tissutali, con tutte le conseguenze sul trofismo dei tessuti e sulle metastasi.
3) Assicurare un'ottima crasi sanguigna. 4) Inibire l'espressione e la trascrizione dei fattori di crescita e dei relativi recettori.
5) EPICRISI
Gli aspetti essenziali della fisiologia della pineale e della fisiodinamica della MLT sono stati accennati per giustificare l'impiego pratico della MLT, soprattutto nelle eteroplasie di varia natura.
Non sono certo solo questi gli unici campi in cui la MLT può riuscire di valido aiuto, in quanto in numerose affezioni del S.N.C., dell'emopoiesi, ecc. il ricorso all'uso sapiente della MLT può riuscire determinante. Eppure ci si balocca nel consigliare la MLT nei disturbi da "jet lag", nelle dissonnie, nella Seasonal Depressive Syndrome, ecc., mentre si fa il vuoto intorno al suo ben più importante impiego nelle eteroplasie, nelle emopatie, ecc.; non diversamente da come i cartesianofili difesero strenuamente per 150 anni gli spiriti vitali, filtrati e distribuiti saggiamente dalla pineale attraverso i tubicini dei nervi.
Come sempre i più reboanti clamori vengono dalle scatole vuote.
Sarei sufficientemente ricompensato se fossi riuscito, con questa conversazione, a destare maggiore interesse sulle proprietà e sull'eccezionale potenza fisiologica di quella sfuggente, dinamica e multidisciplinare molecola.
Prof. Luigi Di Bella
Per Vivere 10/09/2002