Ciao! Non voglio aumentare la tua angoscia e quella della tua famiglia, ma ci tengo a sottolineare il fatto che chi soffre di questa malattia è scoraggiato anche dal fatto che chi lo circonda non riesce a capire mai fino in fondo quanto stia soffrendo. Lo slogan OUCH parla chiaro: la cefalea a grappolo NON E' UN MAL DI TESTA. Quello comportato da questa patologia è' uno dei dolori più atroci e invalidanti esistenti in natura. Quando si è sotto attacco non si sopporta neanche vedere lo spostamento della lancetta dei secondi di un orologio. Non si può assolutamente stare sdraiati, e quasi sempre ogni contatto con gli altri è solo fonte di altro dolore. La rabbia sale alle stelle e la sola cosa che si desidera è spaccarsi la testa addosso a qualche spigolo. Insomma... in qualsiasi modo un grappolato descriva le proprie sofferenze, sappi che non sta mai esagerando. Mi permetto di dirti questo perchè talvolta la cosa viene sottovalutata, o, al contrario, per eccesso di desiderio di aiuto alla persona colpita si finisce col farla soffrire ancora peggio.
Un altra cosa importantissima. Dì a tuo fratello di andarci piano con l'Imigran. Quì sul forum è ormai quasi certo (di sicuro ne siamo tutti convinti) che un abuso del farmaco (e capita facilmente) porta ad una cronicizzazione degli attacchi. In parole povere i periodi di remissione si accorciano sempre più. Se tuo fratello soffre di grappoli "episodici" per quanto possibile a livello del tutto personale gli consiglio di ricorrere all'Imigran il meno possibile. Lo so che è dura, ma è meglio così.
Un abbraccio ad entrambi.