Carissimi! Torno a farvi visita dopo un lungo periodo di tempo. Diciamo più o meno coincidente con l'ultimo attacco che avevo avuto... insomma, sono un po' una merdina!
Tant'è che ho dovuto addirittura riiscrivermi, in quanto ho perso gli estremi del mio account. Faccio comunque pubblica ammenda (se mai qualcuno si ricordasse di me
), e passo subito al punto...
Nonostante conviva con la cefalea da più di quindici anni, ancora non riesco a definire per essa un profilo preciso.
Il mio medico, infatti, (del centro cefalee di Roma, Policlinico Umberto I) mi ha diagnosticato una cefalea di "Choffard", e non una cefalea a grappolo. Ammesso che io ne abbia scritto bene il nome, cercando su google non esce a tal riguardo un bel niente. E questo mi lascia un po' perplesso...
Dal canto mio, se dovessi definire i miei attacci, non li descriverei in maniera diversa da quelli che avete voi.
Prevalentemente notturni, verso le due o verso le sei, con cadenza scandita da un orologio diabolico, con dolore trafittivo di inaudita potenza all'angolo interno dell'occhio sinistro, ma che in breve "attacca" tutta la tempia sinistra. Narice tappata, palpebra a mezz'asta, impossibilità a stare sdraiato, orrore dei profumi e degli odori forti, un po' della luce, molto dei rumori e soprattutto una rabbia furiosa che mi porta al desiderio di spaccare tutto. Non da ultimo, il terrore folle che gli attacchi non smettano mai più. Ogni volta provo questa tremenda fobia. Così come nelle fasi di remissione è come se non ci avessi mai convissuto.
L'unica differenza che personalmente ho riscontrato, sempre in base alle esperienze che ho trovato sul forum, è che ho un periodo d'attacco acuto di circa un mese (con due / tre attacchi nelle
24 / 36 ore) ogni uno o due anni. Nel mezzo, quasi sempre il nulla assoluto.
I miei trigger, o almeno presunti tali, sono quasi di sicuro il cambiamento delle abitudini sonno-veglia, il digiuno, problemi di digestione. Ieri l'essermi sdraiato dopo un paio d'ore aver mangiato mi ha causato uno scombussolamento della digestione, che la Bestia ha subito preso a spunto per massacrarmi.
Nota curiosa: in assenza di Imigran, e visto che stavo per demolire casa, il mio medico curante (quello generico, di famiglia) m'ha consigliato due compresse contemporanee di Tachipirina 500 (lo so che fa ridere... non c'ho sperato neanche un attimo neppure io), e l'attacco in trenta minuti è sparito.
Ultimissimi spunti, in breve... mi aiuta l'aria aperta (nel senso proprio di luoghi ameni, in mezzo alla natura), e al contrario di molti di voi un bicchiere d'acqua, magari a digiuno, può causarmi nel giro di pochi minuti un attacco.
Durante le crisi mi aiuta sciacquarmi la faccia con acqua molto fredda.
Voi cosa mi dite? Qualcuno conosce questo tipo di cefalea, e sa dirmi in cosa dovrebbe discostarsi da quella a grappolo?
Grazie a tutti per aver letto questo gigantesco post, ed un abbraccio forte. Ma soprattutto, grazie per aver creato quest'oasi nel deserto. Anche se "mal comune mezzo gaudio" nel nostro caso è una stronzata (non ho provato alcun sollievo nel vedere soffrire il povero Chuck nel video, ma solo impotente rabbia), esserci trovati ci aiuta veramente molto.
Ciao, Cristian.