Autore Topic: Tristezza acuta  (Letto 9696 volte)

Offline gabrielik

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #45 il: Dicembre 18, 2005, 23:20:56 Dom »
Ciao Skianta e si più o meno il senso del mio post è quello che descrivi tu  purtroppo viviamo con questa maledizione nella testa e dobbiamo saper affrontare in tutto le situazioni senza nemmeno sapere bene se stiamo sbagliando o meno soprattutto con la famiglia............

sarei felicissimo di poter venire a Milano però purtroppo anche facendo miracoli non potrei la mia situazione non me lo permette ancora e mi dispiace moltissimo....
cercherò di prepararmi per il prossimo incontro
per me sarebbe importante saper se he una cosa genetica per la presenza in famiglia su mio figlio......
ma per adesso non so proprio come fare
spero tantissimo alla prossima  :)

su con la vita Skianta arriverà  il giorno del sole  :)


Dietro ogni nuvola c'è sempre un raggio di sole.......

Offline Lucius

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #46 il: Dicembre 20, 2005, 17:57:00 Mar »
In merito al mestiere di "genitore"... io intanto prendo appunti... fra non molto mi torneranno utili!

Luciano Patrucco
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Offline gabrielik

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #47 il: Dicembre 20, 2005, 20:29:34 Mar »
A Lucià  com'è che diceva quella canzone....?
hai ahi ahi.....se faccio un figlio.......... :P :D

a proposito tutto bene mi sa che manca poco per sentire nghueee....nghue......stai facendo pratica con il biberon.....?  :P
ciao Luciano. :)
« Ultima modifica: Dicembre 20, 2005, 20:33:27 Mar da gabrielik »
Dietro ogni nuvola c'è sempre un raggio di sole.......

Offline Lucius

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #48 il: Dicembre 20, 2005, 20:52:31 Mar »
Col biberon ancora no (anche se ne ho già  uno superteknologico regalatomi dalla ns Barbie!), ma sabato ho fatto un po' di pratica
 imboccando la Fiaba (una delle 2 stupende bimbe di Skianta)!
 :D

Luciano Patrucco
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Offline Dori

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #49 il: Gennaio 08, 2006, 00:16:49 Dom »
Io non sono daccordissimo con te...sai che ho una figlia di 8 anni...Figlia di non piu' uno ma ben due grappolati...io ne soffro da 12 anni mio marito da circa tre(e dicevano che non atacca :P)
Con la mia figlia ci ho dovuto parlare...nel modo semplice e compreso da lei...cercando di trovare le parole adatte...lei c vede spesso con la bombola...fare punture...camminare come impazziti e piangere dal dolore...come pensi potrebbe credere che non sia nulla?

I nostri figli credono in noi ed hanno bisogno che noi crediamo in loro...io da quando posso...creco di parlare con la mia figlia..di tutto...della vita...anche come tu la chiami:piena di M......perche con questa vita lei un giorno fara conti...ma parlate non vuol dire caricare di responsabilita' ne riempire di paure...parlare vuol dire affrontare il discorso...sopportare le domande e cercare di trovare le risposte adatte all'eta e modo di ragionare del bambino...dare possibilita di esprimere le paure di ascoltarle e di rassicurare.
In questo credo io.Le cose sucedono se noi lo vogliamo o no...i bambini fingono in cerca d'attenzioni quando queste mancano...e quando si trova tempo per parlare ,per giocare,per dare sicurezza non c'e' posto per fingersi malato...la domanda arriva diretta e chiede di coccole...ma quando non c'e' tempo,ne dialogo,ne minima attenzione partnao altre forme di communicazioni.
Spero con tutto il cuore che il tempo di relax duri piu' lungo possibile e che la CH si dimentichi di te...per sempre.
E ancora un BUON ANNO!

Stek

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #50 il: Gennaio 08, 2006, 15:28:15 Dom »
Ciao Dori. :)
Ma scusa un po', fammi capire...dopo 9 anni che tu soffrivi di ch questa si è "attaccata" a tuo marito??? :-[
Credo che questa sarebbe una cosa abbastanza sconvolgente che metterebbe in crisi anche il più convinto assertore della totale organicità  delle cause dellla ch.
Le probabilità  che ciò sia successo per caso e che quindi tuo marito fosse un grappolato latente, data la rarità  della malattia, sarebbero bassissime. Quindi ci sarebbe da ammettere un importante contributo di fattori psicologici nella genesi della malattia.
Ma scusa, e i medici che hanno detto su questo punto??

Ciao :)

Offline Sten

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #51 il: Gennaio 09, 2006, 19:45:45 Lun »
Eh sì... Dori, condivido lo stupore e le domande di Stek perchè, se è pur vero che la s.fi@a ci vede benissimo, è anche vero che c'è un limite a tutto e il vostro caso è sicuramente un caso a limite estremo delle possibilità  statistiche.

Davvero: ma i medici che hanno detto ?


Ah... quasi dimenticavo, concordo anche con la tua visione del "mestiere di genitore"...

Grazie del contributo.

 ;)
Stefano Capurro
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Skianta

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #52 il: Gennaio 09, 2006, 20:03:49 Lun »
I miei complimenti stek per l'associazione che hai fatto.

Sono quasi sicuro che un contributo della mente ci sia ed in OUCH ci si sta già  lavorando sopra.

In quale misura abbia o contribuisca non è ancora chiaro. Meglio esprimersi che non si sa se sia nata prima l'uovo o la gallina, ma lo scopriremo.

Di fatto pensieri e biochimica sono connessi. Io ho la mia teoria, sia sulla nascita della malattia che sulla cura. Siamo ancora agli albori e necessita un coinvolgimento interdisciplinare piuttosto tosto.
Se quello che penso fosse sostenibile, si potrebbe , forse debellare il male per sempre.  



Ciao Dori. :)
Ma scusa un po', fammi capire...dopo 9 anni che tu soffrivi di ch questa si è "attaccata" a tuo marito??? :-[
Credo che questa sarebbe una cosa abbastanza sconvolgente che metterebbe in crisi anche il più convinto assertore della totale organicità  delle cause dellla ch.
Le probabilità  che ciò sia successo per caso e che quindi tuo marito fosse un grappolato latente, data la rarità  della malattia, sarebbero bassissime. Quindi ci sarebbe da ammettere un importante contributo di fattori psicologici nella genesi della malattia.
Ma scusa, e i medici che hanno detto su questo punto??

Ciao :)

Skianta

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Re:Tristezza acuta
« Risposta #53 il: Gennaio 23, 2006, 21:30:54 Lun »
Scusate la mia cocciutaggine, ma anche se non siete daccordo ribadisco i concetti suddetti, sull'influenza che le sofferenze dei genitori possano essere pericolose per i figli.

Per me è meglio tenerli alla larga finchè non sono più cresciuti.

Attenzione che la sofferenza può anche essere strumentalizzata, attenzione alla vostra mente che mente.  Attenzione a come siete quando soffrite come dei cani, diventate più deboli dei bambini e più egoisti dei politici, perchè ci siete solo voi con la vostra sofferenza.

Io dico lasciate che i figli affrontino le loro sofferenze, sono già  nella fase più dura della vita, non caricateli e non fateli crescere prima del tempo.

Una caratteristica che condivide alcuni di noi è l'essere cresciuti, per forza di cose, troppo presto; l'essersi presi, nostro malgrado, responsabilità  che non erano nostre.

Lasciate a Cesare quel che è di cesare, la CH è vostra tenetevela, e non passatela ai vostri figli.  Dei ragazzi è la gioia di vivere, non portategliela via trasmettendo, vostro malgrado, preoccupazioni, che lavorano in una mente che ancora non è pronta per reggerle.

E' dovere e funzione naturale di ogni genitore proteggere i figli dai pericoli della vita (osservatelo nel regno animale)ed avere il coraggio di lasciarli andare e fargli sbattere il naso solo dopo che si sono costruiti la loro corazza.


Con affetto skianta