Cavolo sten!
come ho visualizzato la tua risposta si è criccato il vetro del monitor!
Ma come, diciamo sempre di dare un qualsiasi indizio anche se apparentemente insignificante (e questo secondo me non lo è) e poi mi distruggi cosi?
Sei così inkazzato da prendertela con me?
Dai, sopportami ti prego.
Cerco sempre di capire e di dare una motivazione per tutti gli attacchi di CH che devo sopportare, perchè secondo me e ripeto secondo me credo di capire quando l'attacco è "spontaneo" o "provocato" da qualche sostanza ingerita.
Rimango dell'idea che se ci sono alcuni alimenti che sono scatenanti , la stessa via mi ha provocato la malattia, se così la vogliamo chiamare.
Ipotesi: Dici che una volta hai avuto un attacco dopo aver mangiato le carote, a quanti è successo?
Potrebbe essere un'indizio, chi lo può dire? Un domani si potrebbe scoprire che nelle carote ci sono delle sostanze che............ oppure scoprire che l'acqua che beve rrodolfo contiene.............
Dato che la nostra situazione farmacologica sembra in stallo da diverso tempo mi sembra giusto scambiarci delle informazioni apparentemente insignificanti per poi arrivare ad un punto d'incontro.
Sono convinto che la soluzione è più semplice di quello che si pensa. (scusate l'ottimismo alla Guerra).
Un'ultima cosa: ho iniziato ad avere queste mie (ripeto mie) considerazioni dopo che, una cura di stomaco durata un mese, non ho avuto nessun attacco.
un saluto a tutti e sopportatemi!
Fredi, amico mio,
non mi sono inkazzato con te e non è assolutamente mia intenzione inibire il libero scambio di opinioni, riflessioni, pensieri etc... ...
Anzi, sono ben lieto che questo avvenga.
Il mio era solo lo sfogo di chi, dopo 34 anni di dolore e di riflessioni e tentativi e speranze e disillusioni e...
oggi ha più bisogno di una stoica capacità di sopportazione che di bei sogni...
Sabato mattina io sarò all'incontro a Bologna con Cocchi e Poggi per approfondire "l'ipotesi allimentar/metabolica" e quindi, come vedi, non sono certo quello che vuole fare lo "scettico blu" ad ogni costo.
Sono solo sempre più restio a gridare al "miracolo" e a fomentare illusioni in assenza di riscontri statisticamente significativi.
Il mio messaggio NON è di rassegnazione anzi, quello che voglio trasmettere è che dobbiamo per prima cosa trovare la forza di stare in piedi e affrontare il nostro male "a prescindere" dalle reali possibilità di trovarci un rimedio.
Per intenderci: NON TENGO DURO PERCHE' DOMANI TROVERO' UNA CURA... TENGO DURO PERCHE' SONO PIU' DURO DELLA BESTIA E BASTA!
Come dicevo, Sabato farò i "salti mortali" per essere a Bologna e sto' organizzando insieme all'AIC la GIORNATA NAZIONALE DELLE CEFALEE che si terrà a Milano il 6 Novembre...
Non è certo l'atteggiamento di chi si arrende.
Ripeto:
Scambiamoci tutte le opinioni che ci frullano nelle nostre povere testoline dolenti.
Tentiamo tutti i possibili percorsi terapeutici (ortodossi e non).
Informiamoci.
Dialoghiamo fra noi e con i medici.
Ma non perdiamo di vista il fatto che la soluzione al nostro dramma possa essere ancora terribilmente lontana.
Troppo spesso ho visto facili entusiasmi trasformarsi in cocenti disillusioni (e conseguenti depressioni) e questo è un rischio che preferisco nessuno di noi corra.
Non temete... Vi voglio bene !