Rodolfo,
come penso tu abbia capito, ciò che tu trovi più o meno comico non suscita in me il benchè minimo interesse.
La mia attitudine al dialogo e le mie capacità retoriche le esercito nei tempi e nei modi a me più consoni e sicuramente in nessun caso quando mi vedo aggredito e offeso solo perchè mi sono permesso di darti il bentornato.
(Il fatto che faccia, fra l'altro, l'oratore in sede di congressi e tenga seminari all'università è del tutto irrilevante)
Quanto alla degradazione del tono della discussione, in base a quanto sopra, è l'unico che ti puoi aspettare da me, in poche parole: il dialogo con te NON MI INTERESSA PIU', almeno fino a quando tu non faccia pubblica ammenda delle tue sciocche e offensive illazioni sulle "reali intenzioni di questa associazione" e non decida di smetterla di criticare senza agire con noi, in linea con gli scopi e i metodi di questa associazione.
...e poi, non eri tu quello che amava un po' di sana polemica?
Secondo quale misterioso principio dovrei agire/reagire in base alle tue regole?
Ribadisco: chi ti credi di essere?
In quanto alla "K",è una necessità tecnica dettata dall'impostazione del "censore automatico" del forum
(prova a scrivere i medesimi insulti in modo corretto e vedrai il risultato che ne viene fuori).
Questo dimostra ulteriormente la tua capacità di parlare (o meglio di scrivere) a vanvera.
Quale credibilità pensi di poter avere?
Cerca di comportarti in modo responsabile piuttosto:
- Offrire l'accesso gratuito a farmaci di non comprovata efficacia e di potenziale pericolosità senza la prescrizione di un medico (e noi, checchè tu ne pensi, non ne abbiamo trovato nemmeno mezzo disponibile a "sponsorizzare il trialino") oltre a essere ILLEGALE non mi sembra che si possa ritenere un comportamento responsabile.
- Cercare di istigare all'uso di un farmaco senza invitare a discuterne preventivamente con un proprio medico di fiducia, sottolineando il fatto che TU MEDICO NON SEI, non mi sembra un atteggiamento responsabile.
- Purtroppo per te (nonostante la tua presunzione di onniscienza) non sei assolutamete in grado di valutare la potenziale complessità del quadro clinico di nessuno di noi e il tuo modo di proporre/imporre la tua visione non mi pare nè maturo nè responsabile.
Sei un uomo intelligente e di sicuro valore e (giusto per tua informazione) sappi che, dopo le tue esternazioni al Meeting di Milano (e la tua ingiustificata aggressione al povero dr. Frediani), sono stato l'unico a difenderti dalle critiche nei tuoi confronti scaturite all'interno di questa associazione (della quale non sei mai stato parte attiva in alcun modo) perchè ero (e sono tutt'ora) convinto della tua sostanziale "buona fede".
Questo dovrebbe chiarirti quanto io non ce l'abbia con te "per principio" (mi sei fratello nel dolore e questo mi basta) e di quanto io sia anche disposto a sorvolare sulle tue "asperità caratteriali" se scusate dalla tua sostanziale volontà di essere di aiuto.
Ma non significa però che sia disponibile ad accettare,supinamente e in silenzio, le tue sterili e offensive critiche per ciò che, con tanta ovvietà , ancora non riesci a capire come il valore del gruppo di supporto in quanto tale e la nostra cautela nel promuovere azioni di sorta nè, tanto meno, la tua vuota arroganza nei miei confronti.
Se ciò mi ha portato e reagire in toni poco urbani che possano essere risultati in contrasto con l'armonia di questo forum me ne dispiaccio ma, perlomeno, ho dato dimostrazione di quanto sia in realtà difficile mantenere sempre quella lucida razio, che tu (con tanta presupponente superficialità ) hai scambiato per "buonismo", soprattutto quando si è in grappolo.
Che tu ci creda o meno, con il tuo contributo o meno, noi continueremo ad indagare l'ipotesi Aricept e molte altre ancora di cui tu (per la tua sostanziale latitanza) non sei neanche al corrente, ma nei modi e nei tempi che riterremo più opportuni (ovvero confrontandoci con tutti i neurologi e associazioni mediche che ci capiteranno a tiro) per la tutela dei sofferenti di CH e di questa associazione, cercando di mantenere il più possibile quell'atteggiamento responsabile, al quale ti invitavo poco sopra, che comporta anche l'attenzione a non dare mai false speranze a chi si danna in un dolore senza uguali (che tu dovresti ben conoscere) e che per questo potrebbe essere facilmente indotto a commettere passi falsi.
Luciano, e chiunque altro sia intenzionato a seguirti nella tua "navigazione a vista", abbia ben chiaro che lo fa A SUO RISCHIO E PERICOLO, se non supportato e monitorato da un professionista in grado di valutare l'impatto del farmaco sul suo organismo.
Risolutamente.
Sten