Autore Topic: TERAPIA DEL FREDDO O SHOCK TERMICO  (Letto 179290 volte)

Skianta

  • Visitatore
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #180 il: Gennaio 16, 2010, 23:13:43 Sab »
Brava, io la penso come te.
Questa considerazione per coloro che hanno un minimo di profondità nelle loro esternazioni, la dice lunga  ;) ;) ;) ;) ;) 
Quello che tu citi è un semplice punto di partenza di un denominatore comune che non vuole essere accettato da coloro che, anzichè operare per il bene dei grappolati, si preoccupano invece, inconsciamente parlando, della soddisfazione che ne trae il proprio  EGO. A tal proposito ti dico che le soluzioni non potranno essere trovate su questo forum, che secondo me , è degenerato, ma, da un lavoro personale, individuale ed eventualmente condiviso da coloro che lo hanno intrapreso.

Personalmente da cronico farmacoresistente che ero, cui avevano proposto la DBS, oggi non so più, da anni cosa sia la CH. Questo è un dato di fatto che chi vuole condividere può contattarmi privatamente, perchè sul forum (secondo la mia personale opinione)ci sono troppe maschere, troppe fandonnie, troppe false realtà.

Io invece ho dei risultati concreti, non HO PIU LA CH DA ANNI.


RAGAZZI IO DALLA MIA ESPERIENZA E DA TUTTE LE VOSTRE TESTIMONIANZE UNA COSA L HO CAPITA....
che a tutti fa effetto qualkosa di diverso...a chi la redbull..a chi la cocacola..a chi la acqua ...a chi il gatorade....
percio è cosi difficile non si vede un filo conduttore in tutto questo...
una cosa in comune.,,,,,,
CMQ a me 3 volte è successo di bloccare un attacco urlando con tutta la forza che avevo in corpo in un cuscino............bèè una cavolate....ma è successo...
per ogni singolo soggetto  è diveso...
apparte imigram e ossigeno non ho ancora trovato altre cose che accomunano il blocco di un attacco...
forza ragazzi ..le ricerche continuano..e noi siamo i primi a non doverci fermare...

Offline lavinia

  • Socio Ouch
  • Utente junior
  • ******
  • Post: 109
  • "DAIDIAMANTINON NASCENIENTE,DALLETAMENASCONOIFIOR
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #181 il: Gennaio 16, 2010, 23:23:06 Sab »
bèèè..no è giusto che ognuno esponga la propria esperienza..io mi riferivo al fatto che ognuno è diverso..magari dire la propria è anche uno sfongo pe r il profondo dolore che ci affligge.. aprescindere da tutto...cmq......

Lavinia Savona
Referente Regionale Lazio OUCH Italia (onlus)
Cel. 346-3747155  e-mail  lavinia.savona@gmail.com

Offline lunalafata

  • Socio Ouch
  • Utente beato
  • ******
  • Post: 1.389
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #182 il: Gennaio 18, 2010, 11:56:50 Lun »
Benvenuta Lavinia in questo gruppo, anche se purtroppo ci accomuna un dolore grande...

Concordo con te e allo stesso tempo con altri.
Come per molti di noi la mia storia è travagliata tra diagnosi non imbroccate, ipotesi, cure varie più o meno utili.
Io cresco e mi trasformo, così anche la mia ch con me.

Così crescono e si trasformano le possibilità di cura, la loro efficacia o non efficacia e il mio stato d'animo nei confronti dei risultati che ottengo e del dolore che provo.
Oggi la mia storia si modella alla ch, che a sua volta si modella alla mia storia. La ricerca della cura migliore in un momento piuttosto che in un altro la affido al mio buon senso, alla consultazione di un medico al quale mi sento di affidarmi, e al confronto con chi come me ha provato molte strade.
E' un percorso individuale, ma trae enorme vantaggio, sostegno e incoraggiamento dagli altri, dalla loro esperienza e dalla loro competenza, spesso anche solo dal loro semplice affetto, privo di qualunque conoscenza della ch.

Quando sono approdata qui non ne sapevo assolutamente niente invece, ero sfiancata e intossicata da farmaci e dolore, stravolta da esperimenti e disperazione.
Esistono dati concreti e di fatto che valgono per tutti, poichè la ch è una malattia concreta e organica per quanto in ognuno di noi si manifesti (come tutte le malattie) colpendo la soggettività di ognuno e quindi in modo specifico diverso.
Esistono strumenti curativi che nella maggior parte di noi funzionano, farmaci che alla maggior parte di noi danno giovamento, rimedi che a buona parte di noi aiutano e trucchetti che statisticamente possono contribuire a migliorare la qualità della vita di molti di noi.
Poi esistono le sfaccettature personali, l'abbinamento di tutti questi strumenti, che è affidato alla nostra esperienza, alla nostra soggettività, e alla nostra intraprendenza.
Io ho sperimentato decine di strategie, abbinandole tra loro in decine di modi.
Ne viene fuori un puzzle enorme, che a me ha giovato.
Parlarne qui potrebbe consentire ad altri di trovare giovamento anche solo da un pezzettino di quel puzzle.

E magari domani di trovare strategie più funzionanti per tutti.

Contorta ma spero di essermi fatta comprendere.

Vi abbraccio.


Lidia Gandellini     OUCH Italia (onlus)
Cel. 339 7818408   e-mail  dd.inthesky@yahoo.it

Offline lavinia

  • Socio Ouch
  • Utente junior
  • ******
  • Post: 109
  • "DAIDIAMANTINON NASCENIENTE,DALLETAMENASCONOIFIOR
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #183 il: Gennaio 18, 2010, 12:04:06 Lun »
Hai perfettamente ragione......
perdonami se forse mi sono espressa male....
so bene che parlare da sia conforto che aiuto...
spero che ognuno riesca a trarre vantaggio dall altro....per non sentirsi mai soli..e avere sempre una speranza in piu...
 un abbraccio

Lavinia Savona
Referente Regionale Lazio OUCH Italia (onlus)
Cel. 346-3747155  e-mail  lavinia.savona@gmail.com

Offline lunalafata

  • Socio Ouch
  • Utente beato
  • ******
  • Post: 1.389
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #184 il: Gennaio 18, 2010, 12:17:25 Lun »
Non hai nulla di cui farti perdonare, nè ti sei espressa male, anzi.

Mi sento solidale con te in ogni aspetto, perchè partire da sofferenti è sempre uno svantaggio, e non venire compresi o sentire sminuire il proprio dolore è veramente demoralizzante.
Credo di poter affermare che la maggior parte di noi possa portare esperienze di questo tipo a iosa.
Ma, come ho spesso ricordato a tutti noi, e come hanno fatto e fanno tanti altri, esiste un fatto evidente e inoppugnabile che ci accomuna ed è la nostra capacità di reagire, di cercare e trovare soluzioni sempre nuove, di non lasciarci mai scoraggiare del tutto.
In questo siamo veramente al di sopra della media. E pure di parecchio!! ;) 8)

Ricordiamocelo sempre a vicenda.

ti abbraccio

Lidia Gandellini     OUCH Italia (onlus)
Cel. 339 7818408   e-mail  dd.inthesky@yahoo.it

Offline Mangon

  • Utente junior
  • **
  • Post: 82
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #185 il: Aprile 28, 2010, 09:05:02 Mer »
Ieri ho provato con l'acqua..........
Il risultato non è stato dei migliori, nel senso che alle prime avvisaglie ho cominciato a sorseggiare acqua fredda tenendola anche un po in bocca; ma dopo un po visto che il livello di dolore saliva sono ricorso al san imigran.

Offline mass

  • Nuovo utente
  • *
  • Post: 6
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #186 il: Maggio 13, 2010, 20:11:04 Gio »
Sono un nuovo iscritto, dal 2000 soffro di CH, non conoscevo la terapia dell'acqua e la proverò al prossimo attacco, accetto qualsiasi consiglio e sono contento di avere letto le vostre esperienze. Io sto usando Isoptin + Rivotril eper ogni attacco uso Imigran, ma tutto questo non ha molto effetto. grazie ciao a tutti.

Offline casper60

  • Amministratore
  • Utente galattico
  • ******
  • Post: 8.135
  • non tutto il male vien per nuocere
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #187 il: Maggio 13, 2010, 20:31:45 Gio »
benvenuto nella casa del grappolato Mass
leggi più che puoi e se hai dubbi chiedi

casper ;)

Offline RRODOLFO

  • Utente biotronico
  • *******
  • Post: 5.297
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #188 il: Maggio 13, 2010, 23:25:52 Gio »


Il titolo dovrebbe rendere l'idea del meccanismo!

 la questione è di cercare in maniera repentina di abbassare la temperatura corporea, appena si avverte il primo sintomo di attacco. Si puo tentare con molti sistemi , l'acqua è un sistema ma non è il sistema unico. ghiaccio ,ghiaccio secco, aria fredda, qualunque cosa !!!!!
La terapia è abbassare la temperatura corporea il piu velocemente possibile, superando la reazione del corpo con il tremore ,nel giro di 15 minuti l'attacco sparisce. l'importante è intervenire il prima possibile e rapidamente.
 Cosa importante non raffreddare il capo !!!!!!!!!!!!!!!!!! MAI !!!!!!!!!!.


a presto !
;)

Offline BRIZZ

  • Socio Ouch
  • Utente beato
  • ******
  • Post: 2.045
  • VIVA L'ACQUA
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #189 il: Maggio 14, 2010, 10:48:25 Ven »
benvenuto mass e ciao mangon

dopo vari grappoli di prova (e sofferenza) ho avuto successo con la tecnica dell'acqua vi allego la mia esperienza scritta per la prof. cerbo nella speranza che vi possa aiutare a prendere meno farmaci

ciao

brizz



Come richiesto dalla dott. Cerbo ecco la mia esperienza con la ''Terapia dell'acqua''

Cronistoria:
Sono un malato di cefalea a grappolo episoca, ogni due anni per 40-50 giorni, dalla meta' degli anni novanta

iI primi grappoli li ho trattati con zomig pasticche con un successo del 60%

poi nel 2003 scopro l'ouch che, di per se, e' gia un'ottima ''terapia'' per affrontare il dolore comunque, studio a fondo le esperienze di tutti gli utenti e mi faccio l''idea,del tutto personale, che l'accanimento medicinale porti ad un peggioramento notevole della malattia sia per numero di attacchi che per durata dei grappoli (aumento) e della remissione (diminuzione)

c'era la voce fuori dal coro (vai con cortisone,isoptin ed imigram) del grande Rodolfo che parlava della ''terapia dell'acqua e del freddo'' (e non finiro' mai di ringraziare)

a dire il vero era un po' dispersiva: ghiaccio sotto la lingua, acqua fredda, tuffi sulla neve,vasche da bagno piene di acqua e ghiaccio ( Sten parlava anche di bide' ghiacciati)ed altro ma il tutto aveva un senso.

per cui mi concentro sull'acqua fredda, piu' facile da reperire ovunque ed in qualsiasi momento

esperienza

1° grappolo con la ''terapia dell'acqua'' nel 2003

un fallimento totale su piu' di 100 attacchi i successi si contavano sulle dita di una mano, ho avuto un paio di congestioni con relativo vomito e sono riuscito a bere anche due litri di acqua senza alcun effetto

2° grappolo con la ''terapia dell'acqua'' nel 2006

su 100 attacchi ho avuto un successo del 60%, quando il grappolo e' finito avevo la sicurezza della tecnica

3° grappolo con la ''terapia dell'acqua'' 3 settembre 2009
su piu' di 120 attacchi  solo 3 non sono riuscito a fermare con l'acqua ed i successi sono passati al 98% (come per il famoso imigram)

TECNICA

1) l'acqua deve essere fredda (5-10 gradi)

2) come inizia l'attacco (iniziare dal dolore alla tempia non dalle prime avvisaglie) prendi una bottiglia e riempi il primo bicchiere

3) cominci a deglutire piccoli sorsi d'acqua, finche' non senti il nervo dolorante freddarsi

4) ti fermi, quando la sensazione di freddo sul nervo va via, ricominci

5) nervo freddo ti fermi

6) quando la sensazione del freddo va via ricominci

7) se avrai successo sentirai scorrere il dolore dalla tempia fin sopra la testa (con sensibilita' al cuoio capelluto) per poi sparire con una sensazione fantastica

PARTICOLARI

1) non funziona con acqua a temperatura ambiente (sopra i 10 gradi)

2) ho provato la tecnica fuori attacco e non avevo alcuna sensazione di raffreddamento del nervo

buon lavoro care Prof

brizz
« Ultima modifica: Maggio 14, 2010, 10:59:02 Ven da BRIZZ »
Fabrizio Amadio
Cel. 366-2683385 

Offline 53X13

  • Nuovo utente
  • *
  • Post: 48
  • W questo FORUM!!!
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #190 il: Settembre 06, 2010, 11:41:33 Lun »
Disgustato dai farmaci da un paio di grappoli mi sto indirizzando sulla "terapia del freddo". Nella mia esperienza il metodo migliore consiste nel mettere nel congelatore alcune buste refrigeranti (quelle che si usano per traumi muscolari tipo distorsioni) ed applicarle sul corpo ad inizio attacco. Io le passo sul collo, nell'incavo dei gomiti e delle ginocchia e sull'inguine. Uso questo sistema nella fase iniziale e finale del grappolo. Nella fase centrale, quando so che gli attacchi sono più forti, uso l'Imigran. Però in questo modo il ricorso ai triptani è minimo: in 30/40 giorni di grappolo posso arrivare a 15 imigran max. Il mio personale protocollo nasce da tentativi vari e da paziente autosperimentazione. I risultati sono buoni, gli attacchi si fermano, anche se non ho la controprova per quelli più forti (non me la sento ancora di rischiare). Ovviamente il metodo funziona per gli attacchi domestici (a meno che non si disponga di un frigorifero in ufficio). Il problema è il freddo: trovarsi semicongelato in piena notte  non è il massimo e capisco che molti preferiscano il farmaco.

Offline casper60

  • Amministratore
  • Utente galattico
  • ******
  • Post: 8.135
  • non tutto il male vien per nuocere
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #191 il: Settembre 06, 2010, 11:50:52 Lun »
Disgustato dai farmaci da un paio di grappoli mi sto indirizzando sulla "terapia del freddo". Nella mia esperienza il metodo migliore consiste nel mettere nel congelatore alcune buste refrigeranti (quelle che si usano per traumi muscolari tipo distorsioni) ed applicarle sul corpo ad inizio attacco. Io le passo sul collo, nell'incavo dei gomiti e delle ginocchia e sull'inguine. Uso questo sistema nella fase iniziale e finale del grappolo. Nella fase centrale, quando so che gli attacchi sono più forti, uso l'Imigran. Però in questo modo il ricorso ai triptani è minimo: in 30/40 giorni di grappolo posso arrivare a 15 imigran max. Il mio personale protocollo nasce da tentativi vari e da paziente autosperimentazione. I risultati sono buoni, gli attacchi si fermano, anche se non ho la controprova per quelli più forti (non me la sento ancora di rischiare). Ovviamente il metodo funziona per gli attacchi domestici (a meno che non si disponga di un frigorifero in ufficio). Il problema è il freddo: trovarsi semicongelato in piena notte  non è il massimo e capisco che molti preferiscano il farmaco.

suggerirei di provare anche con l'ossigeno.

casper ;)

Offline reno

  • Socio Ouch
  • Utente esperto
  • ******
  • Post: 466
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #192 il: Settembre 06, 2010, 12:11:32 Lun »
tieni anche un cubetto in bocca, è il punto migliore par raffreddare velocemente e senza patire freddo.
saluti reno

Offline Gabriele85

  • Super utente
  • ****
  • Post: 921
  • W l'OUCH!!!
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #193 il: Luglio 04, 2011, 09:46:23 Lun »
Ho "rispolverato" recentemente questa tecnica di raffreddamento della temperatura corporea NON in occasione di una crisi all'esordio ma bensì in presenza di shadow dolorose molto persistenti che interessavano l'occhio sx (nel mio caso il lato degli attacchi). Il risultato è stato senza dubbio soddisfacente nel senso che ho subito notato una regressione da parte di questi dolori retroculari. Il metodo è sempre lo stesso: ghiaccio  in bocca, sui polsi, sulle mani, sulla giugulare, acqua fredda a piccoli sorsi facendo appunto abbassare la temperatura del nostro organismo. Le shadow una volta cessate possono però ripresentarsi a distanza di ore (come le crisi acute del resto) e allora non bisogna fare altro che ripetere la trafila con tanta speranza e un po di pazienza, ripeto a me per le SHADOW ha funzionato bene di più non posso dire.

Offline Sten

  • Socio Ouch
  • Utente galattico
  • ******
  • Post: 6.599
  • Semper Fidelis et de Oppresso Liber
Re: TERAPIA DEL FREDDO E DELL'ACQUA: SPIEGAZIONE
« Risposta #194 il: Luglio 04, 2011, 11:24:09 Lun »
Grazie per la Testimonianza Gabry!

 ;)
Stefano Capurro
Socio Fondatore OUCH Italia (onlus)
Cell. +39 373 866 0245
e-mail  stefano.capurro@fastwebnet.it