PROTOCOLLO PER TRATTAMENTO SINTOMATICO DEGLI ATTACCHI DI CEFALEA A GRAPPOLO
ASSICURARE AI SOFFERENTI ASSISTITI, DI RIDURRE GLI ERRORI, MIGLIORARE L'ASSISTENZA , SULLE BASI E RECENTI EVIDENZE SPERIMENTATE DA PAZIENTI CRONICI.
ATTENZIONE!!!! QUALUNQUE SIA LA TECNICA UTILIZZATA, NON SI DEVE MAI RAFFREDDARE IL CAPO O LA ZONA DOLENTE (occhio, fronte, tempia)
L'ambiente deve essere fresco e ombreggiato, né luci né sole diretti al paziente, far compiere movimenti lenti e agire sulla respirazione.
ATTENZIONE
Attenzione a non raggiungere temperature tissutali inferiori ai 10° C.
Avvertenze:
Possibili eventuali lesioni cutanee, eritemi, ulcere, ustioni localizzate anche nel cavo orale per errato utilizzo dei cubetti.
Grave ipertensione arteriosa, orticaria da freddo, disturbi della sensibilità cutanea, vasculiti e vasospasmi periferici. Per il bagno o il pediluvio non è da escludere una crisi vagale.
Da evitare nel caso di pazienti con problemi respiratori e in patologie cardiovascolari, Mamme in allattamento.
CHE COSA E’
E' un trattamento termico superficiale della superficie cutanea, e della temperatura corporea.
Il trattamento mira ad una veloce e diffusa diminuzione della temperatura corporea, per indurre uno stato di ipotermia temporale o sbalzo termico.
QUANDO USARLO
Deve essere iniziato ad ogni avviso di attacco o shadow, o ad attacco in atto, e protratto fino ad arrivare e superare la fase del tremito.
COME FUNZIONA
Il trattamento consiste nel far subire al paziente un improvviso shock, cambio di temperatura che provocherà un rapido raffreddamento del corpo.
L’iniziale sollievo (o diminuzione del dolore), non è da considerarsi come termine della terapia, ma deve proseguire fino alla scomparsa totale del dolore, generalmente dopo 5 o 6 minuti, ma possono volercene anche 15-25 a seconda dell’intensità dell’attacco e della differenza di temperatura subita.
Superato questo momento il dolore diminuisce più rapidamente fino a cessare del tutto. A questo punto è necessario restare al freddo per un altro paio di minuti e poi rientrare gradualmente alla temperatura confortevole.
COME OTTENERLO
Un esempio molto semplice di come ottenere un cambio termico è portarsi improvvisamente da un ambiente a temperatura confortevole ad uno con temperatura più fredda, magari togliendo di dosso gli abiti più pesanti. Ad esempio d’inverno può esser facilmente raggiunto se, stando in casa, si esce fuori dal balcone a piedi nudi e con una t-shirt. D’estate con una prolungata doccia d’acqua fredda (senza bagnare la testa).
E’ fondamentale non sottovalutare l’importanza della rapidità con cui si subisce la differenza di temperatura, in quanto maggiore è questa, più rapidamente cessa il dolore. Il corpo deve subire un vero e proprio cambio repentino, come quando si entra nell’acqua del mare in estate dopo esser stati un po’ sotto il sole. entrando in mare si subiscono diversi impatti termici: al primo impatto con i piedi e le caviglie, poi alle ginocchia, per finire all’inguine/pancia.
La Terapia termica può essere ottenuto attraverso il raffreddamento di tutto il corpo o attraverso il raffreddamento mirato delle parti più sensibili:
- zona collo sulla giugulare
- zona inguinale e interno cosce
- addome
- schiena
- palato lato dolore con l’aiuto di ghiaccio
- mani e polsi
- piedi e caviglie, il punto PIù EFFICACE E RAPIDO è sotto la pianta dei piedi.
E’ preferibile, dal punto di vista della rapidità di risposta, raffreddare tutto il corpo, per esempio con questi modi:
- immersione totale in acqua fredda (magari con ghiaccio)
- introduzione in cella freezer
- uscire di casa molto leggeri d’inverno
IL cambio termico si ottiene anche con applicazioni di presidi medicali o artigianali refrigeranti, come:
- vasca per crioterapia
- sacchetti di ghiaccio istantaneo
- Panetti ghiaccio GEL
- spray raffreddanti
- bendaggio al freon
- telo termico (si lascia la faccia di colore argento esternamente rispetto al paziente in modo che la coperta abbia la funzione di facilitare la dispersione del calore corporeo e di proteggere da quello proveniente dall'esterno)
Aprile 2015.
aggiornato Maggio 2017.
aggiornato 28/02/23
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"La ragione per cui non è consigliato applicare il ghiaccio o esporre la testa al freddo è legata alla necessità del cervello di mantenere una temperatura costante per funzionare correttamente. Poiché il cervello è il principale recettore dei cambi di temperatura, è particolarmente sensibile a tali variazioni. Un esempio comune di questo fenomeno è la "cefalea da gelato", una sensazione dolorosa che può verificarsi in estate dopo aver mangiato un gelato. In questo caso, per un breve periodo di tempo, si può sperimentare dolore a causa dell'arteria cerebrale anteriore, uno dei quattro rami in cui si divide l'arteria carotide interna, che porta sangue al cervello e agli occhi. L'aumento del flusso sanguigno causa un'espansione dell'arteria (vasodilatazione), che a sua volta può comprimere alcune aree intorno ad essa, causando fitte dolorose. Ciò avviene perché l'ipotalamo, il recettore della temperatura del cervello, percepisce un improvviso abbassamento della temperatura, che rappresenta un potenziale pericolo per il cervello. Per ripristinare la temperatura corporea corretta, l'ipotalamo fa affluire sangue nella zona interessata, causando dolore. Nel caso dell'attacco di cefalea a grappolo, il meccanismo è inverso: durante l'attacco, la zona dolente è molto calda, in particolare la zona ipotalamica. In questo caso, la dilatazione arteriosa è già presente, e raffreddando il palato e le zone periferiche come gli arti, si favorisce un afflusso di sangue più fresco nella zona cerebrale, riportando la temperatura a un livello normale. Un effetto simile si verifica quando si stringe una palla di neve, che raffredda la mano fino a provocare dolore. Nel momento in cui si lancia la palla, la mano tende a surriscaldarsi, anche oltre il livello normale, a causa dell'afflusso di sangue caldo. Quindi, se si raffredda direttamente l'occhio o la testa, si potrebbe provocare un aumento del flusso sanguigno e quindi un aumento del dolore. La sensazione passeggera di sollievo locale è dovuta al fatto che il freddo è un vasocostrittore, che può provocare una temporanea costrizione dei vasi sanguigni. Tuttavia, essendo la zona interessata il cervello o la testa, il sistema di termoregolazione fa affluire sangue nella zona, ripristinando la temperatura normale e causando un effetto altalenante di sollievo e dolore.
Aggiornato al 28/02/2023
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QUESTO E' IL PRIMO POST mio, DELLA RICERCA, MAGGIO 2003
sperimento che procedimento vada eseguito ad ogni avviso di dolore o attacco.
Gli effetti benefici sono immediati ,nel senso che inizialmente I PRIMI ATTACCHI O I PRIMI GIORNI, sono quelli che devono dare la senazione di diluizione del dolore,in seguito , del numero di attacchi e il numero di frequenza.,e quasi da subito ANNULLA gli attacchi notturni.
AD oggi ,personalmente, ancora funziona.
HA interrotto un grappolo record per me ,a dicembre.
otto attacchi quotidiani ,dopo ottanta giorni ,dei previsti 120,annullando completamente quelli notturni dal primo giorno,sono rimasti quelle ombre di attacco anche quotidiane,che però ormai dopo nove anni di CH,mi danno la TRANQUILLITA' di vivere senza L'IMIGRAN in TASCA.In questi 5 mesi ,la CH posso dire che è diluita ,con un procedimento lento ma sensibilmente e quotidianamente EFFETTIVO.
IN america viene considerata una e propria terapia,ma solo dai pazienti,nella nostra associazione ci sono almeno altre due persone che comunque hanno notevolmente ottenuto dei benefici,
Al meeting di genova ,increduli ma attenti e interessatissimi medici del'organizzazione della Rgm, hanno assicurato che prenderanno in esame questa terapia .
"provate ,
forse questo terribile mostro AFFOGA semplicemente in un Bicchier D'acqua"!!!!!!!!!!!!!!!
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Lettera di xxxxxxxxxxx al referente toscana Ouch Italia :
Gentilissimo Rodolfo,
desidero con la presente ringraziarla di cuore per il suo aiuto umano e gratuito al mio caso. Lei non se ne è reso conto, perché io non l'ho mai contattata privatamente, poiché i suoi modi bruschi e la sua persona non mi hanno spinto a cercare nella sua figura, un sostegno in tal senso .
Per questo spero, che le mie parole le giungano ancor più genuine e prive di coinvolgimento personale.
La mia storia è quella di tanti . 15anni di dolore e di lotte, di solitudine e diagnosi sbagliate. Ci ho messo quattro anni per avere una diagnosi, e per ottenere i sintomatici appropriati ancora di più . Non volendo entrare nel merito della questione, perché sarebbe troppo lungo voglio semplicemente dirle che lei è stata l'unica voce che abbia avuto il coraggio e la misericordia di dirmi le cose come in realtà erano. La sua terapia del freddo mi ha salvato quando ormai le terapie sintomatiche come ossigeno e deltacortene non avevano più effetto; la forza con cui esprimeva la sua terapia, la sua idea, la verità che ho trovato in lei, che ho potuto leggere nei commenti postati ad altri mi hanno convinta a provare e riprovare e riprovare in un momento della mia vita che la disperazione la faceva da padrone, in cui guardavo al mio balcone come unico rimedio a tutto il male che provavo .
Non fosse stato per il suo impegno, la sua forza, la sua schietta sincerità, non avrei mai approfondito una terapia di cui avevo letto sul forum ouch, che mi sembrava tanto semplice quanto di impossibile riuscita.
Desidero inoltre specificare , che ouch Italia più di tre anni fa mi ha dato tutto ciò che era giusto a livello di assistenza per un grappolato. Un contatto con una illustre professoressa, una terapia sintomatica farmacologica efficace . Ma solo lei, mi ha dato la verità che in quindici anni ho cercato. La ringrazio per il suo volontariato, certamente pesante e incompreso da molti che anche nell' ouch le daranno filo da torcere. Nessuno la ringrazierà né avrà mai un posto di spicco all' interno di ouch, ma questo perché tutti coloro che si dedicano davvero, approfonditamente a chi ha bisogno, non hanno mai riconoscimenti.
Grazie, a nome mio e dei miei figli e di coloro che mi amano. Grazie a nome di tutti i grappolati davvero sofferenti.
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* con il tasTo "ricerca", freddo /ghiaccio / shock termico/ terapia del freddo/crioterapia/ termo terapia/acqua.
aggiornato al 17 dicembre 2017
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Grazie!!!!!, a chi ha capito ed è riuscita/o a ottenere risultati andando oltre l' apparenza del mio modo di scrivere.