Buona sera a tutti, ho 46 anni, donna, buona salute, vita e alimentazione salutare, normo peso, (non fumo, nè bevo, non prendo farmaci) e zero stress familiari o lavorativi.
All'età di 10 anni circa il primo episodio di dolore all'occhio, forte, con lacrimazione. I miei genitori erano convinti avessi preso una pallonata in faccia. Non era così!
All'età di 12 anni pochi giorni prima l'arrivo delle mestruazioni il primo episodio di aura: vedevo delle macchie scintillanti nel campo visivo e poi L'EMICRANIA. Sempre a metà testa, mai in tutta.
Intorno ai 16 anni un altro episodio di aura, questa volta ho pure dei formicolii al volto, alla lingua e poi l'emicrania.
Dai 16 ai 32 anni altri episodi rari, anche a distanza di anni, di aura visiva, anche della durata di 15/20 minuti, accompagnati da mal di testa, ma non sempre, oppure da formicolii a metà volto, al braccio, alla lingua.
Il fattore scatenante in alcuni casi è il riflesso del sole, oppure l'aria del finestrino dell'auto aperto che mi colpisce il viso, la stanchezza, gli sbalzi di temperatura.
In quegli anni non ero ancora preoccupata perchè prendevo un antidolorifico da banco e risolvevo il rpoblema in una giornata.
A partire dai 32 anni però gli episodi di DOLORE ALL'OCCHIO, (tempia, sopracciglio, arcata laterale dentale) con lacrimazione e narice otturata si iniziano a presentare con più frequenza, 7/8 volte l'anno.
Il dolore dura categoricamente tre giorni e poi sparisce anche per due/tre mesi. Durante questi tre giorni il dolore può regredire anche con il bere una camomilla calda, una doccia, a volte un oki è efficace, altre volte no. Ho notato che ha degli orari specifici: la mattina appena mi sveglio, il pomeriggio dopo pranzo, per poi passare...e riprendere in serata.
Quando ho il dolore all'occhio, ed è forte, lo stare sdraiata a letto mi aiuta, come il tenere un panno caldo sull'occhio, oppure un cappellino durante la notte. Mi accentua il dolore tenere il viso sul cuscino freddo.
La notte è tollerabile per via del sonno, ma a volte non fa dormire e devo prendere il mio ibuprofene per quietarlo.
Il dolore posso definirlo forte, non atroce, ma da piangere sì, tante volte tra me e me mi dico "se potessi mi strapperei l'occhio", si accentua se leggo al pc, se giro l'occhio per guardare a destra o sinistra, se faccio sforzi, o piango, o mi arrabbio...ed ormai assodato sulla mia pelle che a scatenarmeli sono le correnti di aria: climatizzatori, finestrini auto aperti...
Su consiglio di un neurologo dell'asl, che voleva indagare sui miei sintomi, da lui definiti come episodi di emicrania con aura ho fatto 8 anni fa una RM all'encefalo con contrasto. Putroppo, in quell'occasione mi diagnosticarono per errore un pineoma, poi fortunatamente, rivelatosi una piccola e innocua ciste della ghiandola pineale. Ogni due anni eseguo regolari RM all'encefalo con contrasto ed è sempre tutto ok. Non devo fare nessun altro controllo e per i medici del centro di radiologia questi sintomi da me riferiti sono definiti una semplice nevralgia dovuta al freddo, oppure emicrania perchè mi prende mezzo volto e spesso è associata all'aura (disturbi visivi).
Vivo questi esami con molta ansia, diffido molto dei medici, anche per l'esperienza negativa vissuta. Non voglio prendere farmaci di nessun genere, se non strettamente necessario, e finchè un semplice oki mi da aiuto sono soddisfatta così.
Però ho dei dubbi che mi iniziano ad arrovellare il cervello: non sarò per caso affetta da cefalea a grappolo? Andrò a peggiorare con il tempo? Potete aiutarmi a capire voi che ne soffrite? Grazie a quanti mi aiuteranno a fare chiarezza.