Il mondo di chi soffre diventa molto piccolo. Più feroce e urgente il dolore, più piccolo il mondo.
L'universo intero può ridursi a gemere dentro un solo corpo, tutto ciò che esiste a contorcersi ed urlare dentro una piccola parte di un piccolo corpo.
Eppure nessun mondo è asfittico e minimo quanto quello di chi placido marcisce dentro il suo bozzolo per paura di vedere, per paura di capire, per paura di soffrire.