Nelle parti più buie del grappolo, se non prendo nulla un attacco mi dura dalle due ore e mezza alle tre ore e mezza, come molti di voi immagino.
Nell'ultimo (ora concludentesi) grappolo ne ho sopportati due interi, perché malauguratamente ho finito l'ossigeno ore prima che mi consegnassero la bombola successiva. E non mi sono fatto tentare dall'Imigran.
Appena arrivatami la bombola nuova, gli attacchi successivi arrivavano alla stessa ora, e li piallavo attaccandomi a rimbalzo per dieci minuti ogni 20-60 minuti, per quelle precise 2,5-3,5 ore tutte le notti, alla stessa ora. A volte rimaneva uno strascico a kip 5-7 per altre 1-3 ore, allontanabile con altre mini sessioni di o2 e/o ghiaccio, e comunque niente in confronto al fuoco nell'occhio del kip 10. Dopo di che cessava, e l'appuntamento era alla notte successiva, con precisione militare. Da una settimana a questa parte è scemato mollemente.
Questo mi dà da pensare che, con l'ossigeno e altri rimedi meno invasivi e più "meccanici", la causa primaria della CH, qualunque meccanismo cerebrale essa sia, ha modo di "sfogarsi" in qualche modo, senza essere inibita o "rimandata" a livello neurologico come coi triptani, ma solo annullata a livello sintomatico, "placandosi" in meno settimane. E' un pensiero empirico ed espresso in terminologia poco scientifica, ma quello che vedo dalle annotazioni degli ultimi anni è questo, visto che questo grappolo, come tutti quelli degli ultimi 3,5 anni gestiti quasi interamente a ossigeno salvo emergenze, sta avvizzendo alla 6° settimana contro la media di quando usavo Imigran, che erano 9-10 settimane.
Qualcuno ha avuto la stessa impressione?