Ciao a tutti!
Mi chiamo Martina, ho 29 anni e sono in attesa di essere visitata in un centro cefalee.
In breve, credo di essere nel vortice del mio primo grappolo.
Sono anni che soffro di emicrania, ma è sempre stata gestibile, si limitava a 3 o 4 attacchi l'anno che sedavo con considerevoli quantità di Coefferalgan (sono sempre stata alquanto refrattaria ai comuni FANS), quindi non avevo mai avuto la necessità di seguire terapie di profilassi, dato che non incidevano più di tanto sul mio stile di vita, al più un esame o un allenamento di calcio saltato. Già, perchè sono 15 anni che gioco a Calcio a 5.
Stavolta però è stato diverso. L'esordio è stato nella notte di Domenica 8 Marzo. Per la festa della donna preferivo una mimosa, grazie tante! Sono balzata in piedi in piena crisi e miracolosamente sono riuscita a raggiungere il bagno per buttare nel cesso 20 Euro di cena (che rabbia! Quella pizza era buonissima, e la birra anche meglio!). Il dolore era indescrivibile, come se mi piantassero un coltello nell'occhio destro a ripetizione, credevo che mi sarebbe esploso da un momento all'altro. La nausea era forte, e sono andata nel panico: non riuscendo a tenere nello tomaco neanche un bicchiere d'acqua, come potevo prendere qualcosa per far passare il dolore? L'unica soluzione era la guardia medica.
Mi è capitato altre volte di chiamarla, soffro di colite e quando stravizio troppo (non è colpa mia se vinciamo e dobbiamo brindare per ogni goal fatto...) poi la sconto, ed in questi casi tocca la puntura di Buscopan. Stavo troppo male per chiamare, così sveglio il mio compagno e gli chiedo di telefonare. Essendo notte fonda ha impiegato un po' a capire che stavo male sul serio, e sono diventata una iena..Testuali mie parole: "Alza quel ca@@o di telefono o inizio a battere la testa contro il muro finchè non me la spacco". Ora, solitamente non sono una persona aggressiva, tantomeno con lui che è "una pasta d'omo", come si dice da me, ma ero veramente arrabbiata, nervosa, sofferente..morale della favola, la guardia medica arriva dopo mezz'ora e mi fa una puntura di Voltaren + una di Plasil. Il farmaco fa effetto dopo circa 45 minuti ma non elimina il dolore, lo fa solo diminuire, però riesco a riaddormentarmi. Leggendo sul forum credo che non mi abbia fatto una cippa, è l'attacco che è passato da solo...una fiala di Voltaren intramuscolo raggiunge il picco di concentrazione plasmatica massimo in 15 minuti.
Da domenica scorsa ho circa 1 attacco al giorno, per ora non si sono più avvicinati al livello del primo, anche perchè il mio medico di base mi ha prescritto un Triptano (che ho preso solo 3 volte dal primo attacco) ma il tipo di dolore è sempre uguale: inizia con fitte dolorose all'occhio destro che si irradiano in zona retroculare, ho dolore anche alla tempia, ma è il punto meno doloroso, è tutto concentrato sull'occhio, che peraltro lacrima, e sudo in fronte. Durante l'attacco di ieri sera mi sono anche resa conto di una dilatazione della pupilla del lato dolorante.
Quello che è sfiancante è il dolore sordo che mi accompagna da quando mi sveglio a quando vado a dormire. E' accompagnato da una sensazione di agitazione, ansia, irrequietezza che non sono mie. Per la prima volta in vita mia ho paura, paura che l'attacco del giorno sia di nuovo forte come il primo. Infatti in questa settimana penso di aver provato 4/5 farmaci diversi. La novità di oggi, il Difmetrè (Indometacina + caffeina + proclorperazina) è l'unico che mi ha fatto passare il dolore, ma mi ha causato vertigini, capogiri e disattenzione per buona parte della giornata. Mettiamola così, mi son fatta un viaggio ad Amsterdam seduta sul divano di casa!
Se mai qualcuno leggerà questo mio sfogo, lo ringrazio in anticipo. Sono logorroica di persona, figuriamoci se non ho davanti nessuno che mi interrompe il flusso creativo
Martina